A volte può essere necessario adottare degli accorgimenti per rafforzare il sistema immunitario del gatto. Ecco come fare secondo gli esperti!
Prendere con sé un animale domestico è una grande responsabilità, nonché un impegno per la vita. Il proprietario di un gatto ha l’obbligo di curare il suo benessere psicofisico e far sì che possa vivere in un ambiente adeguato. A volte però, è necessario rafforzare il sistema immunitario del gatto, che può essere debilitato per varie ragioni. Scopriamo come fare
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I gatti sono animali liberi ed indipendenti, e spesso dipinti nell’immaginario collettivo come animali che sanno cavarsela da soli. In realtà non è proprio così; ancor di più se si tratta di animali domestici, nati e vissuti per tutto il tempo in casa, ed ormai abituati ad altri ritmi.
Un buon sistema immunitario è fondamentale per la salute del gatto. Se nella maggior parte dei casi non dovrai fare alcun intervento particolare sul loro stile di vita, potranno esservi delle situazioni in cui invece sarà necessario attivarsi per rafforzare il sistema immunitario del gatto.
Indubbiamente una delle fasi più delicate per le difese immunitarie del gatto è quando è ancora cucciolo. Il sistema immunitario del gattino appena dopo la nascita non è in grado di rispondere alle infezioni adeguatamente.
Ci penserà mamma gatto con il suo latte, il colostro, che fornirà ai piccolini quanto necessario per poter sopravvivere. Piano piano poi si potenzierà il loro sistema immunitario. Se per qualche ragione il micetto non ha la possibilità di prendere il latte direttamente dalla madre, l’opzione migliore sarebbe quella di trovare un’altra mamma gatto che ha appena partorito.
Ovviamente in questi casi è sempre consigliato un consulto con il proprio veterinario di fiducia, sia per la prima visita del gattino, sia per valutare eventuali soluzioni alternative (si pensi alla somministrazione al gattino del siero di un gatto adulto).
Ovviamente la nascita e le prime fase di vita sono in ordine cronologico le prime tappe che possono mettere a dura prova il sistema immunitario del gatto, ma ovviamente non sono le uniche. Anche la situazione inversa, ovvero un’età avanzata, può mettere a dura prova le sue difese naturali.
Non solo il gatto che invecchia tuttavia. Anche patologie specifiche di lungo corso (si pensi al gatto diabetico), possono indebolire il suo sistema immunitario; così come una cura di antibiotici per una malattia passeggera.
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Far seguire al gatto una dieta equilibrata è fondamentale, sia per sviluppare che per mantenere in buono stato il sistema immunitario del felino. Va sempre rispettata la natura del gatto, che ricordiamo come sia un animale carnivoro. Quindi, ogni tanto va bene variare leggermente il suo regime alimentare; purché non si dimentichi che la sua dieta deve essere costituita al 90% di carne.
Tanti e piccoli pasti, sempre freschi, nel corso dell’arco dell’intera giornata è l’ideale per il nostro micio. E’ fondamentale il ruolo degli antiossidanti, che sono vitamine e minerali presenti nel cibo. Irrinunciabili per il metabolismo felino sono ad esempio la taurina, la vitamina C ed E .
L’alimentazione è fondamentale per rinforzare il sistema immunitaria del gatto, ma è necessario che sia coadiuvata da altri accorgimenti. Un ambiente a prova di gatto è l’ideale; ovvero una casa in cui la curiosità del micio sia sufficientemente stimolata e lo tenga sempre attivo e in forma.
Percorsi verso l’alto, giochi appositi per lui possono essere l’ideale; in mancanza il gatto potrebbe presentare segni di stress, e sfogare la sua insoddisfazione nel cibo, aumentando di peso, con tutti i problemi correlati ai chili di troppo. Insomma, non è un aspetto da sottovalutare.
Purtroppo in alcuni casi questi accorgimenti potrebbero non bastare, e potresti dover prendere il considerazione l’idea di dare degli integratori alimentari al gatto. Evitate nel modo più assoluto diagnosi fai da te.
Se avete un sospetto che il gatto abbia bisogno di integrare determinate sostanze che non riesce ad assorbire, rivolgetevi al vostro veterinario di fiducia. Sarà lui a fare gli opportuni esami al micio e verificare se effettivamente sussiste una carenza alimentare.
Antonio Scaramozza
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