Come pulire le orecchie al gatto: la procedura e le cose non fare
Il gatto è un animale molto attento all’igiene personale e riesce a pulire in parte anche dietro l’orecchio. A volte però ha bisogno dell’aiuto dell’uomo per pulire l’interno delle orecchie. Ecco come fare.
Chi possiede un gatto sa che Micio, durante la giornata, dedica moltissimo tempo alla toelettatura. Tuttavia per la pulizia della parte interna dell’orecchio, a volte, il felino ha bisogno dell’aiuto dell’essere umano. Come fare quindi a pulire le orecchie del gatto? Ecco alcuni consigli sulla procedura da seguire e su cosa non fare assolutamente per evitare problemi di salute al gatto.
Perché è importante pulire l’orecchio del gatto?
L’orecchio del gatto è composto da tre parti: parte esterna, quella visibile che generalmente termina a punta; il canale auricolare che porta al timpano e l’orecchio interno attraverso il quale il suono arriva al nervo acustico.
La pulizia delle orecchie di Micio è di fondamentale importante per evitare lo sviluppo di batteri e per la rimozione immediata di frammenti che finiscono nelle orecchie mentre il gatto gioca o e in giro per boschi, prati, parchi al fine di evitare problematiche di salute anche gravi (si pensi, ad esempio, al forasacco nell’orecchio di un cane o di un gatto).
Malattie all’orecchio nel micio: quali sono i rischi
Come abbiamo anticipato, le orecchie sporche potrebbero causare l’insorgenza di patologie nell’animale.
Tra le più comuni rientrano:
Acariasi, ovvero la proliferazione di particolari parassiti, noti come acari, all’interno del canale uditivo del micio. In questo caso, il gatto scuote spesso le orecchie e presenta croste scure sul padiglione auricolare;
Otite, si tratta di un’infezione auricolare spesso causata da una scarsa igiene dell’orecchio;
Rogna notoedrica, ovvero una parassitosi pruriginosa causata dalla proliferazione di un parassita, la cui diffusione risulta agevolata da una cattiva pulizia delle orecchie del gatto.
Come pulire le orecchie del gatto in pochi passaggi
Come abbiamo visto, i rischi associati a una cattiva igiene delle orecchie del micio sono numerosi.
Pulire le orecchie del gatto non è difficile: basta seguire alcuni semplici passi, ecco quali.
Fai un controllo delle orecchie tenendo presente che puoi ispezionare solo la parte più esterna e non l’interno del canale uditivo o del timpano. Scegli di controllare le orecchie del gatto in una zona della casa ben illuminata e solo quando il gatto è in uno stato di sonnolenza o si avvicina in cerca di coccole. Afferra la parte superiore dell’orecchio, gira delicatamente il padiglione auricolare esterno e guarda all’interno.
Valuta se è necessario pulirgli le orecchie. Le orecchie sono pulite quando sono di colore rosa pallido, il cerume è minimo, non c’è sporcizia o residui e non emettono alcun odore. In questo caso non c’è bisogno del tuo intervento, il gatto provvederà da solo alla toelettatura.
Se invece il gatto ha un po’ di sporcizia o un lieve accumulo di cerume devi pulirgli le orecchie. Porta il tuo Micio in una stanza tranquilla dove non ci sono altri animali domestici e, se necessario, chiedi l’aiuto di un’altra persona che tenga delicatamente fermo il gatto senza stringerlo forte e senza fargli male.
Procurati un detergente liquido adatto, applica il dosaggio indicato sull’etichetta (o quanto indicato dal veterinario) nell’orecchio del felino e massaggia delicatamente e senza premere troppo la base dell’orecchio per 20-45 secondi. Ripeti l’operazione per l’altro orecchio.
Si può anche togliere il cerume con del cotone inumidito con acqua ossigenata oppure olio d’oliva. Inumidisci un batuffolo di cotone o una garza per tamponare delicatamente le orecchie, ma non spingere troppo in profondità del canale uditivo; potresti compattare lo sporco, anziché rimuoverlo.
Lascia tranquillo il gatto per qualche minuto vedrai che scuoterà la testa per rimuovere ulteriormente il cerume o lo sporco accumulati.
Termina la pulizia con coccole e premio ricompensa.
Pulizia delle orecchie del gatto: gli errori da evitare
Dopo aver visto come effettuare la pulizia delle orecchie del gatto, vediamo quali sono gli errori più comuni, le procedure da evitare e le situazioni in cui bisogna allarmarsi e rivolgersi al veterinario.
Ecco 10 consigli e avvertimenti:
se riscontri fuoriuscite o perdite, pus verde o giallo, secrezioni rosse, rosso scuro o nere, arrossamento o del gonfiore dentro e intorno ai padiglioni auricolari, o senti degli odori insoliti provenire dalle orecchie consulta subito il veterinario, Micio potrebbe avere un’infezione o una malattia dell’orecchio;
non usare i cotton fioc; sono dannosi per le orecchie dell’uomo e anche per quelle del gatto;
non usare mai l’acqua, rischi di procuragli delle micosi;
se le orecchie del gatto sono pulite non tormentarlo con inutili stress;
assicurati che Micio sia rilassato e se non collabora prova ad avvolgergli saldamente tutto il corpo (compresi gli arti) in un asciugamano come se fosse un “involtino”;
se vedi che in un qualunque momento del processo di pulizia il gatto inizia ad agitarsi troppo, fermati; non devi farti mordere o graffiare;
assicurati che la soluzione detergente sia a temperatura ambiente, la sensazione di gocce fredde nelle orecchie è fastidiosa per tutti, te compreso;
non andare troppo in profondità durante la pulizia potresti danneggiare il condotto uditivo. La fuoriuscita di sangue dopo aver pulito le orecchie non è normale, se noti del sangue consulta il veterinario;
non cercare di pulire le orecchie al gatto quando sta giocando, correndo o saltando, non si farà prendere e ti graffierà;
se sei in difficoltà e non riesci a pulire le orecchie al gatto, chiedi aiuto al medico veterinario che ti mostrerà la procedura corretta.
Si tratta di accorgimenti importanti da seguire: ne va del benessere del nostro amico a quattro zampe.
Santa
Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.