Il nostro gatto può essere inappetente o soffrire di anoressia. Vediamo come invogliarlo a mangiare secondo i consigli del medico.
L’anoressia è una tra le malattie più subdole. Varie possono essere le cause per cui il nostro Micio ne soffra, ma l’importante è seguire le indicazioni dei medici ed adottare piccoli accorgimenti.
Di punto in bianco notiamo che nel nostro Micio qualcosa non va. La ciotola col cibo suo preferito è sempre piena oppure mangia ma subito dopo è colpito da nausea e vomito, non in ultimo accantona anche i giochi con cui ci passava le giornate.
Che succede? È solo inappetenza momentanea o c’è da preoccuparsi? Senza dubbio chi saprà darci tutte le risposte del caso potrà essere solo il veterinario.
Dopo aver calcolato il fabbisogno calorico giornaliero del nostro gatto, in base alla quantità di peso perso, ci indicherà lo stadio della malattia. Non è facile individuare una causa:
Il nostro gatto non mangia, è sotto stress:
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Sono dovute a delle patologie di cui il gatto potrebbe soffrire:
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Il veterinario, già alla prima visita, potrebbe rendersi conto che la situazione è abbastanza grave. Ci dirà probabilmente che sarà opportuno intervenire subito con un’alimentazione tramite supporto nutrizionale e ricoverare il gatto in clinica perché è malnutrito.
Successivamente effettuerà tutte le analisi del caso per capirne la causa e, al contempo, stimolerà il gatto a riavvicinarsi al cibo, anche con terapie farmacologiche se fosse necessario.
Tuttavia non tutti i gatti inappetenti soffrono di anoressia, per fortuna. Il veterinario potrebbe riscontrare come causa un fattore di ansia e stress nel gatto e ci raccomanderà alcuni modi per ridurlo:
Se ciò non dovesse funzionare o funzionare poco, il veterinario ci potrà prescrivere degli stimolatori dell’appetito come le benzodiazepine per qualche giorno oppure la ciproeptadina.
Di fondamentale importanza è assicurarsi che il gatto assuma vitamine del gruppo B (leggi anche Carenza da vitamine nel gatto: ecco quali sono i rischi e le cause), ricordandoci che per molte malattie è importante curare prima l’anima che il corpo.
Michela
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