Purtroppo succede anche al nostro gatto di stare male. Le sue urine possono assumere vari colori, ma quando bisogna preoccuparsi?
Solo chi ne possiede uno sa che avere un gatto in casa significa non annoiarsi mai. La sua astuzia e la sua intelligenza fanno da cornice al suo essere un gran curiosone: è in grado di combinare ogni marachella possibile ma, poi, come faremmo a rimproverarlo quando viene ad arruffianarsi? Ebbene sì, sa di tenerci in pugno. A volte, però, il nostro Micio può stare poco bene e ce ne accorgiamo da come cambia nei nostri confronti e nelle sue abitudini. È molto importante tenere sotto controllo il colore delle sue urine: ci sono casi in cui bisogna preoccuparsi.
Sappiamo che la natura del gatto è di essere cacciatore e, da tale, marca il suo territorio per mettere in chiaro chi comandi.
Sono molte le situazioni in cui un gatto potrebbe utilizzare l’urina per mettere la sua firma nello spazio in cui si muove:
Di norma, però, il gatto espleta la sua funzione fisiologica scegliendo lui stesso il posto dove urinare: a volte non coincide con la lettiera e bisogna intraprendere una serie di meccanismi per insegnargli ad usarla.
L’indole felina del gatto si manifesta anche nel momento in cui fa la pipì: scava a fondo per poi coprirla e tutto ciò esclusivamente per far in modo che la preda non senta il suo odore e possa fuggire.
Senza interferire troppo nel suo modo felino di vivere, bisognerebbe osservare il gatto anche quando fa i suoi bisogni, per capire se stia bene o ci sia qualche problema.
È importante fare attenzione anche al comportamento di Micio durante la minzione, a parte il suo colore, notando se:
Già questi sono dei campanelli di allarme che ci fanno propendere a consultare il veterinario: in base a quello che abbiamo notato noi, dopo aver visitato il gatto ed analizzato la sua urina ci saprà meglio spiegare la situazione.
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Sappiamo che gli scarti di molte sostanze vengono espulsi tramite le urine, sia se si tratti di alimenti sia eventualmente di farmaci, per cui è normale se a volte queste appaiano un po’ cariche.
E se invece il nostro gatto mangiasse sempre le stesse cose e non assumesse nessun medicinale ma avesse le urine di un colore strano?
In effetti le urine potrebbero avere varie colorazioni e, di conseguenza, vari significati clinici:
Solo il veterinario potrà meglio capire quale causa precisa comporti una colorazione delle urine piuttosto che un’altra, e di certo indirizzarci al meglio verso la terapia.
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È di fondamentale importanza cercare sempre aiuto al medico e mai affidarsi al fai da te; a rischiare per un nostro approccio sbagliato alla situazione sarebbe solo il nostro Micio.
Portare il gatto periodicamente a controllo dal veterinario ci permetterebbe di stare tranquilli; ogni eventuale problema di salute sarebbe preso in tempo e dunque il nostro Micio non rischierebbe complicazioni.
Senza dubbio un’alimentazione equilibrata per il gatto è sempre un’ottima prevenzione, insieme magari ad una corretta igiene ed a una vita non troppo sedentaria.
Il gatto potrebbe essere predisposto ad avere dei problemi epatici: non bisogna perciò sovraccaricare il fegato inserendo nella sua dieta alimenti molto proteici o che contengano proteine complesse, difficilmente metabolizzabili.
Qualora ci fosse una condizione di calcoli renali nel gatto è bene far in modo che beva molto, per diluire il più possibile l’urina, e che mangi quegli alimenti consigliati dal veterinario. In questo caso Micio avverte tanto dolore e solo il medico saprà escludere un tappo uretrale, potenzialmente fatale.
Molto frequenti sono le infezioni urinarie nei gatti, come la cistite: il veterinario ci prescriverà degli antibiotici da dare al nostro Micio e ci raccomanderà un’alimentazione semplice e priva di sostanze irritanti, da associare quasi sempre all’uso di fermenti lattici.
A meno che non si tratti di un tumore, in quasi tutte le patologie che colpiscono l’apparato urinario nel gatto è sconsigliata l’assunzione di cibo contenente troppi minerali quali calcio (Ca), fosforo (P) e magnesio (Mg): comportano formazione di sabbiolina renale fino ad arrivare ai calcoli.
Anche dare la vitamina C al gatto contribuirebbe ad aiutarlo nel caso soffrisse di un’infezione batterica: la sua acidità modifica il pH delle urine e favorisce l’eliminazione dei batteri, aiutando così anche l’azione degli antibiotici.
In ogni caso, garantire un ambiente casalingo tranquillo e privo di stress per il nostro gatto è sicuramente positivo per la riuscita della terapia. Gli animali sono abitudinari, al minimo cambiamento che dovessimo notare è bene rivolgersi al veterinario.
Michela
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