I gatti si sa sono animali molto complessi, e non sempre amano essere coccolati, a differenza dei cani. Ma come si fanno le coccole al gatto correttamente?
Una credenza comune è che i gatti non amano le coccole nè essere baciati o accarezzati. A differenza dei cani, infatti, il micio è un animale meno bisognoso di affetto, apparentemente. Ma in realtà non è esattamente così. Inoltre, baciare un gatto può avere dei rischi per la nostra salute o no? Esistono ovviamente una serie di comportamenti che queste piccole palle di pelo potrebbero trovare fastidiose o anche minacciose, anche se le nostre intenzioni sono le migliori. Come possiamo quindi far capire al nostro micio che vogliamo dimostrargli affetto, e come possiamo fare le coccole al gatto in maniera corretta e piacevole per lui/lei?
I rischi dei baci al gatto
Innanzitutto dovremmo chiederci: quali sono i reali rischi del baciare il nostro gatto? Proprio come tendiamo ad evitare il contatto ravvicinato con gli umani che sono malati, dovremmo evitare di baciare il nostro micio quando lei/lei è malato. La difficoltà maggiore con gli animali domestici è però che potremmo non sempre sapere quando portano infezioni o malattie.
Anche se ci sono alcune malattie che non possiamo prendere dal nostro micio (come l’influenza ad esempio), ci sono un certo numero di malattie che rischiamo di contrarre. Le malattie zoonotiche possono essere infatti trasmesse dagli animali all’uomo. Queste includono:
- Batteri comuni, come Pasteurella, Staphylococcus, E-coli e Salmonella, tutti altamente contagiosi.
- Tigna, un’infezione fungina comune che è altamente contagiosa e può diffondersi facilmente dai gatti all’uomo. Sebbene relativamente innocua, è particolarmente diffusa nei bambini e può essere molto frustrante da trattare.
- La febbre da graffio di gatto o Bartonella a volte può essere trasmessa all’uomo.
- I parassiti, come la toxoplasmosi, a volte possono essere trasmessi agli esseri umani attraverso il contatto non sicuro con la lettiera del gatto.
Se sappiamo che il nostro pelosetto ha una delle malattie sopra elencate, dovremmo fare attenzione a mantenere le distanze finché non sta di nuovo bene ed evitare per un po’ le coccole al gatto.
Un bacio sulle labbra?
C’è chi dice che la bocca di un gatto sia in realtà più igienica di quella di un essere umano. È vero che i batteri nella bocca di questi felini sono abbastanza simili a quelli umani; pertanto, in qualsiasi momento, la bocca di un micio potrebbe non essere più sporca della nostra. Tuttavia, i gatti contengono alcuni altri batteri nella loro bocca, che causano malattie gengivali.
Come predatori, i mici mangiano anche animali e insetti che possono ospitare malattie. Per sicurezza, dobbiamo quindi evitare di baciare il gatto sulle labbra. Un bacio sulla testa è altrettanto affettuoso e comporta molte meno possibilità di contrarre qualche malattia. Per garantire l’igiene orale del nostro micio, comunque, potremmo prendere in considerazione la possibilità di lavare i suoi denti regolarmente o somministrare del collutorio apposito. Il veterinario sarà in grado di consigliarci i modi migliori per farlo e i prodotti da utilizzare (ovviamente non saranno dentifricio e colluttorio per umani).
Se abbiamo un sistema immunitario sano e il nostro gatto è libero da malattie e parassiti, dare bacetto veloce al nostro amico peloso probabilmente avrà pochissimi rischi. Tuttavia, ci sono un certo numero di persone per le quali il contatto con gli animali può rappresentare un grande rischio. Le persone che dovrebbero evitare un contatto stretto con i gatti includono:
- Bambini molto piccoli
- Donne incinte
- Persone immunocompromesse (come quelle con HIV, o in cura per il cancro)
- Le persone con sistema immunitario debole
Se noi o un membro della nostra famiglia siamo in una categoria ad alto rischio, è meglio chiedere consiglio al proprio medico.
Se il nostro sistema immunitario è debole o il gatto è malato, evitiamo il contatto ravvicinato. Tuttavia, vale la pena notare che, in generale, avere un gatto in casa può effettivamente migliorare la nostra salute. Molti studi suggeriscono che avere un animale domestico migliora l’umore, abbassa la pressione sanguigna e rafforza il sistema immunitario. I ricercatori hanno anche scoperto che i bambini che crescono con animali hanno meno allergie, probabilmente a causa dell’esposizione precoce a vari batteri e virus.
Ma ai gatti piace essere baciati?
Ai gatti piace comportarsi in modo distaccato, ma le ricerche dimostrano che amano veramente i loro padroni umani. Solo che i modi in cui esprimono il loro amore sono diversi da ciò a cui siamo abituati: ma questo significa solo che è qualcosa che possiamo imparare. Ci sono modi migliori per mostrare il nostro affetto verso il micio?
Probabilmente non dovrebbe sorprenderci sapere che i gatti possano essere incerti su quando, dove e che tipo di affetto ricevono. Se ad alcuni gatti sembra infatti piacere e richiedono i baci umani, altri sicuramente non li amano. È probabile che sappiamo già benissimo da che parte sta il nostro micio, tra le due.
La simpatia o antipatia di un gatto verso il nostro affetto ovviamente può anche cambiare di giorno in giorno (o di ora in ora). Lo stesso micio che di mattina ama essere coccolato, la sera a tali attenzioni potrebbe soffiare e dare segni di intolleranza: queste palle di pelo possono essere creature lunatiche, ma imparare a parlare la loro lingua può fare molto per imparare a gestire le coccole al gatto, e a capirle un po’ meglio.
Il comportamento fisico
Tanto per cominciare, i baci dei gatti sono molto diversi da quelli che diamo noi umani. Se abbiamo mai notato che quando il micio è rilassato e felice, chiude lentamente gli occhi mentre ci guarda, allora dovremmo sapere che in realtà non sta solo dormendo. Ci sta in realtà mandando un vero e proprio bacio! Quando i gatti chiudono gli occhi verso di noi stanno avvisandoci che per noi sono vulnerabili: e se non è questo amore…
Ancora una volta, dobbiamo conoscere i segni particolari del nostro gatto per capire cosa significano: gli occhi socchiusi e le orecchie piegate a mezz’asta, non mostrano amore o affetto, anzi. In quel momento, il gatto non vuole essere infastidito nemmeno per una coccola.
Come fare le coccole al gatto, allora?
Per capire davvero perché i nostri pelosetti hanno questi comportamenti lunatici quando si tratta di affetto (e non solo, a dirla tutta), dobbiamo prima sapere qualcosa di più sui loro antenati. È probabile che gli antenati del gatto domestico (il gatto selvatico africano) fossero considerati un semplice animale da guardia per i parassiti, ma i gatti di oggi vengono spesso trattati come nostri preziosi compagni o addirittura “figli con la pelliccia”.
Si ritiene che questo spostamento sociale nella relazione uomo-gatto sia avvenuto circa 4000 anni fa, poco più tardi del cane domestico. Sebbene questo possa sembrare un lasso di tempo sufficiente affinché una specie si adegui completamente alle crescenti esigenze sociali, è improbabile che ciò avvenga per il nostro amico coi baffi. I gatti domestici mostrano infatti anche una divergenza genetica relativamente minima rispetto ai loro antenati, il che significa che il loro cervello è probabilmente ancora programmato per pensare come un gatto selvatico. I gatti selvatici vivono una vita solitaria e investono molto tempo e fatica a comunicare indirettamente – attraverso messaggi visivi e chimici – solo per evitare di vedersi tra di loro. Quindi è improbabile che i gatti domestici abbiano ereditato molte abilità sociali complesse dai loro parenti.
Gli umani, d’altra parte, sono una specie intrinsecamente sociale, che favorisce la vicinanza ed il contatto durante le manifestazioni di affetto. Siamo attratti anche da elementi dall’aspetto infantile (occhi e fronte grandi, naso piccolo e viso tondo): ecco perché la maggior parte di noi trova i volti dei gatti così carini. Non sorprende, quindi, che la nostra reazione iniziale quando vediamo un micio o ancora di più un gattino è quella di volerli accarezzare e coccolare. Anche se non dovrebbe sorprenderci che molti gatti possano trovare questo tipo di interazione un po’ travolgente.
Sebbene a molti gatti piaccia essere accarezzati, e in certi contesti ci sceglieranno anche rispetto al cibo, l’interazione umana è qualcosa che devono imparare a godersi durante il loro periodo sensibile relativamente breve, tra le due e le sette settimane di vita. Quando si tratta di interazioni uomo-gatto, anche le caratteristiche dell’uomo sono importanti. Le nostre personalità ed il genere, le regioni del corpo del micio che tocchiamo ed il modo in cui generalmente gestiamo i nostri animaletti, possono tutti svolgere un ruolo importante nel modo in cui il gatto risponderà ai nostri gesti affettivi.
E mentre alcuni gatti possono reagire in modo aggressivo a un’attenzione fisica indesiderata, altri possono semplicemente tollerare i nostri progressi sociali in cambio di cose buone (cibo e alloggio). Detto questo, un gatto tollerante non è necessariamente un gatto felice. Livelli di stress più elevati sono riportati nei gatti che sono descritti dai loro proprietari come tolleranti alle carezze, piuttosto che non volerne proprio sapere.
Come accarezzare un gatto
La chiave del successo è concentrarsi sul fornire al gatto la massima scelta e controllo durante le possibili interazioni. Ad esempio, la scelta di indicare se vogliono essere accarezzati o meno, e controllare dove li tocchiamo e per quanto tempo. Ma questo lavoro di autocontrollo potrebbe alla lunga ripagarci molto, perché le ricerche mostrano che le interazioni con i gatti durano più a lungo quando il micio, piuttosto che l’essere umano, le inizia.
È anche molto importante prestare attenzione al comportamento ed alla postura del gatto durante le interazioni, per assicurarci che sia a proprio agio. Quando si tratta di toccare questi animaletti, è sempre meglio mantenersi al minimo possibile. Come linea guida generale, i gatti più amichevoli si divertiranno a essere toccati nelle regioni in cui si trovano le loro ghiandole facciali, compresa la base delle orecchie, sotto il mento ed intorno alle guance. Questi luoghi sono generalmente preferiti rispetto ad aree come la pancia, la schiena e la base della coda.
Segni di godimento dei gatti:
- Coda tenuta in posizione verticale, e la scelta di iniziare il contatto.
- Fare le fusa e il toccarci ripetutamente con le zampe anteriori.
- Agitare delicatamente la coda da un lato all’altro, mentre la tiene in aria.
- Postura ed espressione facciale rilassate, orecchie dritte e rivolte in avanti.
- Ci dà una leggera spinta se ci fermiamo mentre li accarezziamo.
Segni di antipatia o tensione:
- Ci scansa, si sposta o allontana la testa da noi.
- Rimane passivo (nessuna fusa o sfregamento).
- Battito degli occhi eccessivo, scuotendo la testa o il corpo, o leccandosi il naso.
- Rapide e brevi leccate al pelo come a lavarsi.
- Pelle increspata o contratta, generalmente lungo la schiena.
- Coda che schizza, che batte o che si agita.
- Orecchie che si appiattiscono ai lati o ruotano all’indietro.
- Un brusco improvviso giro della testa, per affrontare noi o la nostra mano.
- Morde, strofina o colpisce la nostra mano con la zampa.
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Fabrizio Burriello