Un parassita minaccia i globuli rossi del tuo micio: cos’è l’anemia infettiva felina, cosa la provoca e come combatterla.
Alle volte il nemico della salute dei nostri amici a quattro zampe non è facile da individuare, per questo bisogna prestare attenzione ad alcuni importanti segnali. Uno di questi casi riguarda l’anemia infettiva felina, una patologia molto pericolosa che intacca i globuli rossi fino alla loro distruzione. Ecco cosa bisogna sapere su questa patologia, sebbene col tempo abbia ormai mutato il suo nome in FHM ovvero Mycoplasma haemofelis.
Nel tempo questa patologia che riguarda i globuli rossi, conosciuta come anemia infettiva, ha mutato il suo nome evidenziando il batterio che attacca proprio le cellule del sangue citate, ovvero il Mycoplasma Haemofelis. L’anemia è la conseguenza dello ‘sforzo’ compiuto dal sistema immunitario dell’animale che, avvertendo la presenza di questo batterio estraneo, cerca di attaccarlo con un inevitabile affaticamento generale.
Il problema di questa patologia è che non è affatto semplice da individuare, o meglio, essere palese solo quando il sistema immunitario del felino è ormai troppo compromesso e non solo: il gatto sarà infettivo per gli altri felini coi quali entrerà in contatto e l’agente patogeno si diffonderà rapidamente. Ma quali sono i segnali che appariranno?
Per fortuna è possibile capire se si tratta di anemia sottoponendo l’animale a un test, il PCR, che utilizza una tecnica in grado di rilevare il batterio se presente e che è efficace già a pochi giorni dall’infezione. Questo esame inoltre consente di individuare a quale delle due specie di haemoplasma felino infetta l’esemplare malato.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Anemia da carenza di ferro nel gatto: causa, sintomi e trattamento
Ma quali sono i soggetti felini più a rischio? E’ più facile riscontrare la malattia in esemplari maschili, non di razza e di età avanzata. Ma, come abbiamo visto, l’infezione può essere trasmessa anche da soggetto malato a quello sano, e di solito questo accade a causa dei combattimenti tra gatti. Inoltre anche se il gatto ha le pulci potrebbe andare incontro ad anemia.
Una volta arrivati alla diagnosi, magari precoce in modo da arrestare l’evolversi della malattia, l’obiettivo è quello di eliminare l’agente patogeno che sta distruggendo i globuli rossi e che causa dunque l’anemia al nostro amato felino. Il veterinario, in base alla situazione e alle condizioni dell’animali, potrà consigliare una terapia antibiotica o dei farmaci corticosteroidi (l’una non esclude l’altra). Ma nei casi più gravi è possibile che il medico consigli una trasfusione di sangue al gatto.
Ad ogni trattamento è necessario associare uno stile di vita corretto, a partire dalla giusta alimentazione che rafforza il sistema immunitario del gatto e una costante idratazione.
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