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Salute dei Gatti

Carenza di sodio nel gatto: tutto ciò che c’è da sapere

Carenza di sodio nel gatto: una condizione che può colpire il nostro amico peloso. Vediamo quali sono le cause, i sintomi e trattamento per aiutare Micio.

(Foto Unsplash)

Il sodio è un componente chimico molto importante per l’organismo di ogni essere vivente, in quanto regola il passaggio dei fluidi e dei nutrienti all’interno e all’esterno delle cellule dell’organismo.

E’ un elettrolita molto importante per la vita del nostro amico a quattro zampe, e non solo. Tuttavia possono verificarsi dei problemi e il corpo del Micio potrebbe presentare bassi livelli di sodio. Vediamo insieme quali sono i sintomi e le cause della carenza di sodio nel gatto.

Carenza di sodio nel gatto: sintomi e cause

Come detto in precedenza, il sodio è un componente molto importante per la vita di ogni essere vivente, compreso il nostro amato felino.

(Foto Adobe Stock)

A volte però può capitare che i livelli di sodio si abbassino e il corpo del Micio non funzioni correttamente, tale condizione viene chiamata iponatriemia, o carenza di sodio.

La carenza di sodio nel gatto può presentarsi sia rapidamente sia nel tempo lentamente. Nel primo caso il cervello del felino potrebbe andare in shock, causando problemi neurologici.

Le cause per cui il gatto presenti una carenza di sodio sono davvero tante, in quanto ogni condizione che elimina liquidi o scioglie il sangue può abbassare i livelli di sodio. Tuttavia le principali cause di iponatriemia sono:

  • Ipotiroidismo gatto;
  • Insufficienza cardiaca congestizia;
  • Morbo di Addison (Ipoadrenocorticismo);
  • Polidipsia psicogena;
  • Insufficienza renale;
  • Vomito eccessivo;
  • Ustioni gravi;
  • Peritonite gatto;
  • Dissenteria;
  • Sindrome nefrosica.

I principali sintomi da osservare nel caso in cui il felino presentasse una carenza di sodio sono i seguenti:

Dato che molto spesso la carenza di sodio è causata da altri problemi di salute, ai sintomi dell’iponatriemia si possono associare anche altri sintomi. Nel caso in cui il nostro amico peloso presenti i sintomi sopraelencati, è necessario contattare il veterinario.

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Iponatriemia nel gatto: diagnosi e trattamento

Per diagnosticare tale patologia, il veterinario dovrà effettuare molti esami, il principale sarà un esame fisico completo.

(Foto Adobe Stock)

Dopodiché il gatto sarà sottoposto ad un esame del sangue, un esame emocromocitometrico completo ed un profilo biochimico. Inoltre lo specialista potrà effettuare uno screening per evidenziare eventuali carenze ormonali come la tiroide, e i seguenti esami:

  • Ecografia;
  • Risonanza magnetica;
  • TAC;
  • Analisi delle urine.

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Una volta diagnosticata la patologia, il veterinario potrà prescrivere la terapia giusta al nostro amico peloso. Nel caso in cui la condizione sia grave, è necessario il ricovero, affinché il felino non si riprenda.

Nel caso in cui la carenza di sodio sia avvenuta con il tempo e lentamente, il trattamento può essere svolto anche direttamente a casa. Per aumentare i livelli di sodio nel corpo del Micio, vengono somministrate al gatto attraverso flebo, soluzioni di sodio.

Se il nostro amico a quattro zampe ha un lento abbassamento di sodio, lo specialista potrebbe prescrivere una dieta ricca di proteine.

In caso di presenza di problemi ormonali, il veterinario potrebbe prescrivere invece degli integratori ormonali per migliorare la carenza ormonale.

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Marianna Durante

Diplomata al Liceo Scientifico e iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Le mie passioni più grandi sono la scrittura, la lettura e soprattutto il mondo animale. Amo tutti gli animali, in particolare i cani, i quali solo con la loro presenza ti stravolgono la vita. Come ha fatto il mio amico a quattro zampe, che nonostante la sua età (14 anni) è sempre molto attivo e affettuoso.

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Marianna Durante

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