Il gatto è un animale desertico, predisposto allo sviluppo di calcoli renali. Come si manifestano, quali sono le cure e come evitarli?
Ci sono delle malattie che possono colpire sia i felini che gli esseri umani. È proprio il caso dei calcoli renali, che si manifestano anche nel gatto. Vediamo insieme come individuarli e trattarli tempestivamente, con un occhio di riguardo alla prevenzione per tutelare la salute del nostro amico a quattro zampe.
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Anche noti come uroliti, i calcoli renali nel gatto consistono in un accumulo di minerali all’interno del tratto urinario. Come è comprensibile, questa condizione è molto fastidiosa per il micio, soprattutto al momento della minzione.
A seconda della composizione chimica dei minerali, è possibile distinguere diverse tipologie di calcoli. Tra quelle più comuni che si manifestano nel felino ci sono:
Quali sono i rischi provocati dalla presenza di calcoli renali nel gatto? Oltre alla comparsa di infezioni del tratto urinario, se non tempestivamente trattati, in sole due settimane gli uroliti possono causare un’insufficienza renale nel gatto e provocare la morte dell’animale.
Quali sono le cause e come si manifestano
Cosa provoca l’insorgenza dei calcoli renali nel gatto? A volte, potrebbero essere dovuti a un problema congenito del micio. In altri casi, invece, alla somministrazione di farmaci per la cura di altre patologie o a un’alimentazione errata e non bilanciata.
Quali sono i sintomi dei calcoli renali nel gatto? Scopriamo le manifestazioni più comuni di questa patologia:
Oltre a questi sintomi specifici, possono manifestarsi anche comportamenti più generici, che indicano malessere nell’animale:
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Cosa fare in caso di uroliti nel micio? Occorre intervenire tempestivamente, portando il gatto dal veterinario. Il professionista potrebbe chiedervi di raccogliere un campione di pipì di Fuffi, per procedere con l’analisi delle urine.
Tra gli altri esami e accertamenti necessari, c’è una visita completa e approfondita del micio, durante la quale viene effettuata la palpazione dell’addome del micio, per individuare la presenza di gonfiore e dolore.
Inoltre, per verificare la tipologia di calcoli da cui è affetto l’animale, occorrerà esaminarne un campione tramite dei test di laboratorio. Come si curano i calcoli renali nel gatto? A seconda del tipo di uroliti e della gravità della situazione, si potrà ricorrere a diverse soluzioni:
Oltre alle terapie mediche, è importante assicurarsi che il gatto beva acqua fresca, che contribuirà allo scioglimento degli uroliti. La dose consigliata oscilla tra i 50 e i 100 ml per 1 kg di peso del micio al giorno.
Cosa fare per prevenire l’insorgenza dei calcoli renali nel gatto? Vediamo tutti gli accorgimenti per tutelare la salute del micio.
Laura Bellucci
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