Il gatto è un animale desertico, predisposto allo sviluppo di calcoli renali. Come si manifestano, quali sono le cure e come evitarli?
Ci sono delle malattie che possono colpire sia i felini che gli esseri umani. È proprio il caso dei calcoli renali, che si manifestano anche nel gatto. Vediamo insieme come individuarli e trattarli tempestivamente, con un occhio di riguardo alla prevenzione per tutelare la salute del nostro amico a quattro zampe.
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Cosa sono i calcoli renali nel gatto
Anche noti come uroliti, i calcoli renali nel gatto consistono in un accumulo di minerali all’interno del tratto urinario. Come è comprensibile, questa condizione è molto fastidiosa per il micio, soprattutto al momento della minzione.
A seconda della composizione chimica dei minerali, è possibile distinguere diverse tipologie di calcoli. Tra quelle più comuni che si manifestano nel felino ci sono:
- Calcoli di acido urico, anche detto urato, che consiste nella degradazione della purina, ossia una molecola organica che può essere assunta in quantità eccessiva tramite l’alimentazione;
- Calcoli di struvite, provocati dal magnesio;
- Calcoli di ossalato di calcio, composti da calcio e acido ossalico, sono particolarmente difficili da rimuovere;
- Calcoli di cistina, solitamente si manifestano quando il micio ha difetti congeniti ai reni.
Quali sono i rischi provocati dalla presenza di calcoli renali nel gatto? Oltre alla comparsa di infezioni del tratto urinario, se non tempestivamente trattati, in sole due settimane gli uroliti possono causare un’insufficienza renale nel gatto e provocare la morte dell’animale.
Quali sono le cause e come si manifestano
Cosa provoca l’insorgenza dei calcoli renali nel gatto? A volte, potrebbero essere dovuti a un problema congenito del micio. In altri casi, invece, alla somministrazione di farmaci per la cura di altre patologie o a un’alimentazione errata e non bilanciata.
Quali sono i sintomi dei calcoli renali nel gatto? Scopriamo le manifestazioni più comuni di questa patologia:
- L’animale fa poca pipì, ma molto spesso;
- Il gatto trascorre molto tempo all’interno della lettiera senza riuscire ad urinare;
- Ci sono tracce di sangue nell’urina del micio;
- Il gatto lecca ripetutamente le sue parti intime;
- L’animale prova dolore durante la minzione e può esprimerlo tramite miagolii e lamenti.
Oltre a questi sintomi specifici, possono manifestarsi anche comportamenti più generici, che indicano malessere nell’animale:
- Stress;
- Debolezza;
- Vomito;
- Mancanza di appetito.
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Diagnosi e cura
Cosa fare in caso di uroliti nel micio? Occorre intervenire tempestivamente, portando il gatto dal veterinario. Il professionista potrebbe chiedervi di raccogliere un campione di pipì di Fuffi, per procedere con l’analisi delle urine.
Tra gli altri esami e accertamenti necessari, c’è una visita completa e approfondita del micio, durante la quale viene effettuata la palpazione dell’addome del micio, per individuare la presenza di gonfiore e dolore.
Inoltre, per verificare la tipologia di calcoli da cui è affetto l’animale, occorrerà esaminarne un campione tramite dei test di laboratorio. Come si curano i calcoli renali nel gatto? A seconda del tipo di uroliti e della gravità della situazione, si potrà ricorrere a diverse soluzioni:
- Cambio di alimentazione, il micio dovrà seguire un’apposita dieta, assumendo mangime medicato;
- Intervento chirurgico: nel caso di calcoli di ossalato, sarà necessario sottoporre l’animale ad una operazione per la rimozione degli uroliti. Si tratta di un intervento di routine, che necessita di monitoraggio post operatorio per evitare recidive;
- Catetere, può essere impiegato per eliminare i calcoli dalla vescica, ma causa molto fastidio al micio;
- Farmaci, si dovranno somministrare per via orale al gatto antinfiammatori e antibiotici, per alleviare il dolore e combattere eventuali infezioni.
Oltre alle terapie mediche, è importante assicurarsi che il gatto beva acqua fresca, che contribuirà allo scioglimento degli uroliti. La dose consigliata oscilla tra i 50 e i 100 ml per 1 kg di peso del micio al giorno.
Come prevenire i calcoli renali nel gatto
Cosa fare per prevenire l’insorgenza dei calcoli renali nel gatto? Vediamo tutti gli accorgimenti per tutelare la salute del micio.
- Acqua pulita sempre a disposizione: elemento fondamentale per il benessere di tutti gli esseri viventi, assicurati che il gatto ne assuma a sufficienza, fornendogliela sempre fresca e pulita.
- Alimentazione bilanciata: alterna l’utilizzo di mangimi secchi e umidi, verificando che contengano una ridotta quantità di sale.
- Controlli periodici: monitora lo stato di salute del micio, portandolo ogni 6 mesi dal veterinario e richiedendo di effettuare l’esame delle urine.
Laura Bellucci