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Salute dei Gatti

Salute del British Shorthair: le malattie comuni della razza

Stai pensando di adottare un British Shorthair e vuoi sapere tutto su salute e malattie comuni di questa razza? Scopriamo insieme quali sono.

(Foto Adobe Stock)

Preservare la salute del proprio amico a quattro zampe, facendo in modo che la sua vita sia lunga e serena, è tra i principali obiettivi di tutti coloro che scelgono di accogliere un pelosetto nella propria casa e nel proprio cuore. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle malattie comuni del British Shorthair.

Malattie comuni nel British Shorthair

Il British Shorthair è un micio proveniente dalla Gran Bretagna, la cui speranza di vita è davvero lunga. Essa, infatti, è compresa tra i 14 e i 20 anni.

(Foto Pixabay)

Sebbene questo felino domestico sia tendenzialmente robusto e in salute, ci sono una serie di patologie di natura ereditaria cui risulta maggiormente predisposto.

Per questo, è fondamentale rivolgersi ad un allevamento serio, chiedendo di mostrare i genitori dell’esemplare richiesto.

In tal modo, avremo la garanzia che si tratta di un quattro zampe forte e vigoroso. Tra le malattie comuni del British Shorthair ci sono:

  • Cardiomiopatia ipertrofica
  • Sindrome del rene policistico
  • Deficit di piruvato chinasi
  • Isoeritrolisi neonatale

Da non sottovalutare, naturalmente, anche la comparsa di disturbi cutanei come irritazioni, allergie e arrossamenti. Come far fronte al problema? Sottoponendo il micio ad una pulizia frequente.

Per sapere di più su come prendersi cura del British Shorthair, leggi questo articolo totalmente dedicato all’argomento.

Cardiomiopatia ipertrofica

La cardiomiopatia ipertrofica è una patologia cardiaca, trasmessa per via ereditaria.

(Foto Pinterest)

Tra le malattie più comuni nel British Shorthair, essa provoca un ispessimento delle parete cardiaca ventricolare, determinandone una riduzione di volume.

Potendo raccogliere meno sangue del normale, la normale capacità di pompaggio del cuore risulta compromessa. In un primo stadio, la patologia appare asintomatica. Successivamente, si manifestano i seguenti sintomi:

  • Soffio cardiaco;
  • Dispnea;
  • Edema polmonare;
  • Versamento pleurico.

Sfortunatamente, ad oggi non esistono cure risolutive per la cardiomiopatia ipertrofica. La speranza di sopravvivenza dell’animale dipende dalle sue condizioni.

Qualora la malattia non presenti sintomi, la prognosi potrebbe risultare favorevole. Al contrario, la durata di vita del gatto potrebbe essere molto ridotta.

Come prevenire la comparsa della cardiomiopatia ipertrofica? Il passo fondamentale è quello di impedire la riproduzione ad animali malati. Inoltre, si consiglia di effettuare screening ecocardiografici ogni anno, per tenere sotto controllo la salute del micio.

Sindrome del rene policistico

La sindrome del rene policistico rientra nelle malattie più comuni del British Shorthair.

(Foto Flickr)

Questa patologia determina la crescita di piccole cisti all’interno e sula superficie dei reni dell’animale. Durante la prima fase, tale malattia rimane asintomatica e progredisce in maniera lenta.

Successivamente, con l’aumento di volume delle cisti, si verifica una compromissione della funzionalità renale del micio. In questo stadio compaiono i seguenti sintomi:

  • Dimagrimento;
  • Nausea;
  • Alitosi;
  • Aumento della sete;
  • Disidratazione;
  • Frequenza di minzione aumentata.

Sfortunatamente, ad oggi non esiste una cura definitiva per la sindrome del rene policistico. Tuttavia, esistono dei trattamenti a cui sottoporre il micio per ridurre sintomi e progressione della malattia.

Potrebbe interessarti anche: La cardiomiopatia ipertrofica nel gatto: cause e sintomi della malattia

Deficit di piruvato chinasi

Tra le malattie più comuni nel British Shorthair c’è la carenza di piruvato chinasi.

(Foto Pixabay)

Si tratta di una patologia trasmessa per via genetica, che comporta la distruzione precoce dei globuli rossi, causando l’anemia nel gatto. Tra i principali sintomi della malattia ci sono:

  • Ittero;
  • Mucose pallide;
  • Disturbi alimentari;
  • Perdita di appetito;
  • Diarrea;
  • Perdita di peso.

Vista l’incurabilità della patologia e la sua potenziale letalità, è fortemente raccomandato sottoporre il micio a un apposito test del DNA.

In questo modo, sarà possibile individuare gli esemplari portatori di carenza di piruvato chinasi, impedendo loro di riprodursi.

Potrebbe interessarti anche: Rene policistico nel gatto: cos’è, come si manifesta, quali sono le cure

Isoeritrolisi neonatale

Infine, l’isoeritrolisi neonatale chiude l’elenco delle malattie più comuni nel British Shorthair.

(Foto Pixabay)

Tale patologia consiste nell’incompatibilità tra il gruppo sanguigno fetale e quello materno. Fortunatamente, si tratta di una malattia molto rara, ma con alta percentuale di mortalità.

Essa provoca la distruzione dei globuli rossi del cucciolo, da parte degli anticorpi materni. I sintomi dell’isoeritrolisi neonatale sono:

  • Debolezza;
  • Anoressia;
  • Mucose pallide.

Sfortunatamente, entro poche ore dalla nascita, la malattia può determinare la morte improvvisa di gattini apparentemente sani.

Laura Bellucci

Laura Bellucci

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