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Salute dei Gatti

Avvelenamento da etanolo nel gatto: sintomi e trattamento

L’avvelenamento da etanolo nel gatto, un incidente da evitare per non compromettere la vita del micio. Vediamo sintomi e trattamento.

(Foto Pixabay)

Seppur vero che il gatto è un animale molto attento e diffidente, come la maggior parte degli esseri viventi, è curioso e per questa sua caratterista, molto spesso si trova nei guai.

Perciò, se avete intenzione di adottare un gatto, è importante che sappiate a cosa andate incontro, in modo tale da poter prendere le giuste precauzione e le dovute informazioni.

In particolare è opportuno sapere quando e come intervenire in caso di avvelenamento. In questo articolo, infatti parleremo dell’avvelenamento da etanolo nel gatto.

Vediamo quali le cause, i sintomi (da identificare in tempo per potere il gatto dal veterinario il più presto possibile) e il trattamento dell’avvelenamento da etanolo nel gatto.

Cause dell’avvelenamento da etanolo nel gatto

Le cause dell’avvelenamento da etanolo nel gatto possono essere molteplici e tutte però dovuto all’ingestione di prodotti che contengono questa sostanza.

Le principali cause sono:

  • prodotti fermentati (impasto del pane e le mele marce)
  • cibo che scava nella spazzatura;
  • bevande;
  • farmaci contenenti alcol;
  • prodotti contenenti alcol utilizzati per la pelle.

Ad ogni modo tutti prodotti che contengono etanolo possono essere nocivi per il gatto.

Sintomi

I sintomi di avvelenamento da etanolo sono piuttosto vari, per tale motivo potrebbe essere difficile individuare la problematica nell’animale.

(Screen Twitter)

Talvolta, i sintomi possono anche essere simili alle prime fasi dell’avvelenamento da antigelo (glicole etilenico).

I segnali che si manifestano possono essere:

  • aumento dell’acido corporeo totale (acidosi metabolica);
  • cambiamenti comportamentali nel gatto (che vanno dalla depressione all’eccitazione);
  • diminuzione della temperatura corporea (ipotermia);
  • flatulenza;
  • infarto;
  • incontinenza;
  • rallentamento della frequenza cardiaca;
  • rallentamento della respirazione;
  • riflessi lenti;
  • urinare o defecare involontariamente;
  • morte del gatto.

Inoltre i sintomi variano a seconda della quantità di etanolo ingerita e se lo stomaco del tuo gatto era pieno o vuoto.

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Diagnosi e trattamento dell’avvelenamento da etanolo nel gatto

Per poter diagnosticare l’avvelenamento da etanolo nel gatto, il veterinario dovrà per forza di cose eseguire diversi test sul sangue del gatto.

Gli esami sono:

  • esami del sangue (per misurare le concentrazioni di etanolo nel sangue nel flusso sanguigno del gatto);
  • test delle urine (per il basso livello di zucchero nel sangue e può anche indicare un avvelenamento da etanolo);
  • test del pH (per misurare i livelli elevati di acido nel corpo).

Una volta ricevuto le risposte dal laboratorio di analisi, in merito ai test fatti sul sangue del gatto, il veterinario sarà in grado di stabilire la diagnosi e iniziare il trattamento.

La terapia sarà differente a seconda del livello di gravità. Ad ogni modo la terapia di base prevede:

  • liquidi per via endovenosa (per la disidratazione);
  • farmaci per alleviare la depressione del sistema nervoso centrale ed inibire il metabolismo dell’alcol.

Nei casi più gravi procederà anche con la ventilazione artificiale (per favorire la respirazione). Mentre nel caso in cui si sia verificato un infarto nel gatto, per prima cosa precederà con la terapia cardiaca.

Una volta iniziato il trattamento i sintomi troveranno sollievo dopo circa 8-12 ore.

Nel frattempo il gatto verrà monitorato con i controlli della presenza di prove di acidità corporea anormalmente elevata fino a quando il pericolo non sarà passato ed effettuerà misurazioni del pH del sangue e delle urine del gatto.

Naturalmente, l’avvelenamento da etanolo nel gatto, come tutti i tipi di avvelenamento, potrebbe essere evitato.

La prevenzione è fondamentale in questi casi, ovvero cercando di tenere lontano il vostro gatto da prodotti contenenti etanolo come vernici, profumi, collutori, cibi fermentati e altri ancora.

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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