Come si manifesta l’asma felina e che cosa bisogna fare per gestirla? Ecco le istruzioni degli esperti su questo patologia dei gatti.
Ci sono alcune malattie che così come possono manifestarsi nelle persone possono manifestarsi anche negli animali domestici. In questo articolo proveremo ad esaminare più da vicino una di queste che può creare difficoltà respiratorie al gatto in particolare.
Parleremo di asma felina, di come si manifesta, quindi, quali sono i sintomi ai quali fare attenzione e poi come affrontarla e gestirla per far stare meglio il proprio micio. È molto importante osservarlo sempre in tutti i suoi movimenti e atteggiamenti per cogliere anche il più piccolo segnale di disagio.
Alcuni segni potrebbero essere banali e non avere nessuna conseguenza sulla sua salute, altri potrebbero essere l’inizio di una patologia molto seria per la quale intervenire tempestivamente per evitare complicazioni gravi.
L’asma felina è una forma di bronchite cronica che colpisce i bronchioli del gatto. Gli esperti la chiamano anche bronchite allergica oppure malattia allergica delle vie aree. Ci sono delle cause specifiche che possono provocarla e dei sintomi ai quali fare attenzione.
Le cause potrebbero essere le seguenti:
I sintomi che di solito si manifestano nel gatto sono:
Tutto questo può manifestarsi anche a periodi, come in primavera con i pollini, oppure in inverno con l’aria secca delle abitazioni. Ma può anche avere carattere cronico e manifestarsi tutto l’anno.
Dopo aver osservato bene il comportamento del gatto è opportuno portarlo a fare una visita dal veterinario in modo che possa fare tutti gli accertamenti più opportuni, stabilire se si tratta di bronchite o asma e intervenire.
Il veterinario deve essere in grado di individuare la causa, anche se a volte può essere molto difficile farlo. Come abbiamo visto, le cause potrebbero essere diverse ed essere concatenate tra loro.
Dal momento che il problema potrebbe essere cronico, anche la cura è difficile. Va fatta in modo continuativo a lungo termine. Ma è possibile che ci siano delle ricadute. La terapia consiste nel somministrare aerosol e cortisone.
Occorre poi intervenire direttamente sulla causa, quindi, far stare il gatto in un ambiente sano senza la presenza di pollini in primavera, di aria secca in inverno. Bisognerebbe eliminare prodotti che causano reazioni allergiche come quelli usati per le pulizie e non far respirare il fumo di sigaretta.
La combinazione di questi due aspetti dovrebbe garantire una buona prognosi al gatto. Basta fare attenzione, dedicargli il giusto tempo e seguire precisamente le indicazioni del veterinario. Ricordiamo che fare di testa propria su esperienze passate o su consiglio di altre persone non è una scelta giusta.
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