Cura dell’Angora Turco: dalla toelettatura, all’igiene. Tutti consigli di bellezza per il benessere di questa razza di gatto.
Prendersi cura di un animale va ben oltre l’occuparsi del cibo e dei suoi bisogni fisiologici.
In particolare se parliamo di avere cura di un gatto, vuol dire impegnarsi ad amarlo nonostante i suoi comportamenti a volte sfuggenti.
Vediamo cosa consigliano gli esperti su come prendersi cura dell’Angora Turco in merito al pelo e alla sua igiene.
L’Angora Turco è un gatto a pelo medio-lungo e anche se questa caratteristica può preoccupare i principianti, non è poi così complicato.
L’Angora Turco è un gatto che affascina sia gli appassionati che i principianti grazie al suo pelo lungo, che si contraddistingue per la sua consistenza setosa.
Si tratta di un mantello che non ha sottopelo, cade direttamente sul corpo del gatto e ciò lo rende di facile gestione.
L’Angora Turco come lo si può intuire dal nome, è originario della Turchia e il clima di quella zona lascia comprendere il motivo per cui questo gatto, in inverno mostra un pelo fitto e spesso, con addirittura una maggiore consistenza sul collo.
Mentre d’estate la pelliccia è molto più corta, ma soprattutto leggera e setosa.
Ciò significa che questa razza si è perfettamente adeguata alle estati calde e agli inverni freddi dei territori montuosi e caucasici, tipici della zona.
Per quanto riguarda i colori, per quanto meno importanti ai fini della cura del pelo, occorre fare attenzione in particolare all’Angora Turco bianco.
Questa razza di gatto di colore bianco, fino agli anni ‘90 veniva riconosciuta come unico colore previsto per l’Angora Turco e tutt’oggi, in Turchia, vige la regola per cui l’Angora Turco debba avere il pelo bianco.
Nel tempo furono introdotte anche le varietà colorate presso la FIFe (Federazione Internazionale Felina).
Ragion per cui oggi il gatto d’Angora Turco è riconosciuto da tutte le associazioni anche nelle colorazioni nero e rosso e nelle varianti diluite e argentate di questi colori e presentare i motivi come il Tabby.
In base a quanto è stato detto prima, sul pelo medio lungo del gatto d’Angora Turco, in merito alla toelettatura, in casi del genere, occorre spazzolare il gatto tutti i giorni.
Laddove possibile anche più volte al giorno, a differenza delle 2 alle 3 volte a settimana di un qualsiasi altro gatto a pelo lungo.
Gli esperti per provvedere alla spazzolatura consigliano una spazzola adeguata, un accessorio utile che sia adatto al pelo particolare di questa razza e che lo renda pulito e lucido.
Diverse sono le tipologie di spazzole adatte ai gatti dal pelo lungo. In merito al pelo medio lungo dell’Angora Turco occorrono i seguenti accessori:
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Come abbiamo potuto leggere nel paragrafo precedente, l’Angora Turco necessita di una particolare attenzione per il suo mantello lungo. Vediamo ora invece cosa consiste la sua igiene del corpo.
È noto a tutti, anche a quelli che non hanno la fortuna di condividere la propria vita con un gatto, che questo animale è estremamente pulito, quasi fissato per l’igiene del proprio corpo.
Addirittura la maggior parte del loro tempo lo trascorrono a leccarsi pulendo tutte o quasi tutte le parti del corpo.
Esistono però alcune aree che per quanto atletico ed elastico non riesce proprio a gestire.
In questi casi è opportuno che tu intervenga per poter accertarti che orecchie, denti, unghie siano pulite. Cosa puoi fare per aiutare il tuo Angora Turco a completare la sua pulizia?
Ecco i suggerimenti per la sua igiene:
Per quanto riguarda il bagnetto occorrerà abituarlo fin da piccolissimo.
Questo è l’unico modo per permettergli di non infastidirsi quando è ora del bagnetto. Uno al mese, a meno che non si sporchi pesantemente, il suo candido mantello potrebbe bastare.
È fondamentale utilizzare prodotti specifici per la pulizia del gatto. Evitando prodotti destinati alla cura dell’igiene umana che potrebbero danneggiare la pelle del gatto.
Se poi si riesce ad evitare il bagno, in quanto non si tratta di uno sporco intenso è possibile utilizzare delle salviette igieniche per pulire il pelo.
Raffaella Lauretta
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