Anemia infettiva nel gatto: cause, sintomi e trattamento

Anemia infettiva nel gatto: cause, sintomi e trattamento

Anemia infettiva nel gatto: una malattia grave ma che può essere curata con un trattamento appropriato. Vediamo cause, sintomi e cura.

gatto dal veterinario per prelievo
Gatto dal veterinario per la diagnosi dell’anemia infettiva. (Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

L’anemia infettiva nel gatto è una patologia complessa che coinvolge il sistema ematico, causando una riduzione dei globuli rossi e di conseguenza influenzando il benessere generale del felino.

Scopriamo insieme, cosa causa questa malattia, come si manifesta nel gatto, come si diagnostica e quale è il miglior trattamento disponibile.

Che cos’è l’anemia infettiva nel gatto?

Anemia significa che c’è una riduzione nel numero dei globuli rossi o dell’emoglobina nel sangue.

Il nome “anemia infettiva felina” è usato spesso, ma risulta essere impreciso poiché ci sono diversi tipi di malattie che possono causare anemia nel gatto.

Quindi, per essere più precisi, il nome giusto è micoplasmosi emotropica felina. Tuttavia, l’uso comune preferisce ancora il termine anemia infettiva.

Ad ogni modo, l’anemia infettiva felina abbreviata in FIA, è una malattia causata da un batterio chiamato Mycroplasma. Questo batterio, vive all’interno dei globuli rossi del gatto e può danneggiarli fino a distruggerli.

Segni e sintomi

A volte, un gatto colpito da anemia infettiva potrebbe non mostrare segni evidenti della malattia.

gatto con termometro
La febbre: sintomo dell’anemia infettiva nel gatto. (Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

Perciò, la malattia può rimanere nascosta e diventare evidente solo quando il sistema immunitario del gatto è indebolito.

Proprio in questi casi, il gatto malato potrebbe trasmettere il batterio ad altri gatti senza che nessuno se ne accorga.

Mentre, quando i sintomi si manifestano, i segnali più comuni possono includere:

  • aumento della frequenza cardiaca;
  • debolezza;
  • difficoltà a respirare;
  • febbre nel gatto;
  • ingrossamento della milza e o dei linfonodi;
  • letargia;
  • pallore delle mucose come occhi e gengive che diventano bianche;
  • perdita di appetito perdita e di peso corporeo.

Cosa provoca l’anemia infettiva felina?

Dopo che il gatto viene infettato, il batterio ( Mycoplasma harmofelis) attacca e danneggia i globuli rossi nel corpo del gatto.

Questo processo, avviene dopo un periodo di attesa di circa 6 – 17 giorni, dopodiché, il sistema immunitario del gatto, reagisce attaccando il batterio.

Questo processo, però può anche danneggiare i globuli rossi causando la distruzione di queste cellule del sangue.

Il danno che avviene a discapito dei globuli rossi, causato sia dal batterio che dal sistema immunitario, genera anemia nel gatto.

Trasmissione

La principale modalità di trasmissione dell’infezione si pensa possa avvenire attraverso il morso di parassiti, come pulci e zecche o le punture di zanzare.

Anche le trasfusioni di sangue da un donatore infetto possono trasmettere l’infezione. Infine, alcuni studiosi, come possibili vie di trasmissione, indicano anche la possibilità durante la gravidanza delle gatte e durante l’allattamento.

Tuttavia, ci sono ancora incertezze e non è ancora compreso completamente come ciò possa avvenire.

Sembra invece, improbabile che l’infezione si diffonda attraverso oggetti condivisi, come ciotole per il cibo o per l’acqua, la saliva e l’urina del gatto.

Diagnosi

In passato, la diagnosi era molto difficile, perché l’unico modo era cercare il parassita sulla superficie dei globuli rossi nei campioni di sangue.

gatto dalla veterinaria
Visita per diagnosticare l’anemia infettiva nel gatto.(Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

Oggi, invece, è possibile utilizzare un test chiamato PCR che può risultare positivo già dopo 4-15 giorni dall’infezione.

Con questo test, si possono amplificare i piccoli pezzi di DNA del gatto, rendendo più facile trovare il batterio anche se è presente in piccole quantità.

Insieme a questo test, il veterinario seguirà anche degli esami del sangue per valutare il numero dei globuli rossi il livello di emoglobina e altri parametri ematici.

Questi dati, aiuteranno a confermare la presenza e la gravità dell’anemia. Perciò, la combinazione di questi esami, fornisce al veterinario un quadro completo per poter poi diagnosticare e trattare l’anemia infettiva nel gatto.

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Trattamento

La scelta del trattamento dipenderà dalla valutazione del veterinario, sarà poi fondamentale seguire le sue indicazioni.

La terapia per eliminare l’anemia infettiva nel gatto, ha lo scopo di eliminare il batterio una volta che il veterinario avrà confermato che questo tipo di batterio è la causa dell’anemia nel gatto.

Successivamente, potrà prescrivere degli antibiotici specifici. Inoltre, per ridurre l’azione del sistema immunitario che contribuisce alla distruzione dei globuli rossi, durante l’infezione, il veterinario potrà anche raccomandare dei farmaci corticosteroidi.

Nei casi invece di anemia grave, potrebbe anche essere necessaria una trasfusione di sangue. Detto ciò, se avete ancora dei dubbi e avete bisogno di ulteriori chiarimenti, potete chiedere consiglio al vostro veterinario.

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