Acidosi tubolare renale nel gatto: cause, sintomi e trattamento

Acidosi tubolare renale nel gatto: cause, sintomi e trattamento

Acidosi tubolare renale nel gatto (RTA), una sindrome rara che può essere pericolosa. Vediamo le cause, i sintomi e il trattamento.

gatto dal veterinario
(Foto AdobeStock)

L’acidosi tubulare renale nel gatto (RTA) impedisce al rene di eliminare (espellendolo) l’acido attraverso le urine, e in questo modo, il sangue del gatto diventa estremamente acido.

Questa sindrome è presente sia nei gatti che nei cani, ma raramente si verifica nei gatti. Nonostante ciò, è bene essere pronti a saper riconoscere eventuali segnali di malessere nel gatto, per poter capire quando e come intervenire.

Vediamo, quindi, quali le cause, i sintomi e il trattamento da eseguire per l’acidosi tubolare renale nel gatto.

Cause dell’acidosi tubolare renale nel gatto

Le cause che si possono riscontrare alla base dell’RTA possono essere:

Tuttavia, non sempre c’è una causa a cui appellarsi ma, ci sono casi in cui l’RTA è senza causa apparente, in gergo medico è chiamata idiopatica.

Sintomi

I segnali di malessere che si possono individuare nel gatto affetto da acidosi tubolare renale, possono essere molteplici.

gatto malato
(Foto AdobeStock)

I principali sintomi che si manifestano nell’animale sono:

Alcuni sintomi comuni che possono essere osservati includono:

  • affanno;
  • anoressia;
  • debolezza muscolare;
  • difficoltà a urinare (a causa di calcoli alla vescica);
  • disidratazione nel gatto;
  • febbre;
  • letargia;
  • minzione frequente (poliuria);
  • perdita di peso nel gatto;
  • sete eccessiva (polidipsia);
  • urine sanguinolente (ematuria);

I segnali più specifici che riguardano la patologia, poi, si distinguono a seconda della tipologia, in quanto esistono due tipi primari di RTA: RTA di tipo 1 e RTA di tipo 2.

  • RTA di tipo 1 (o distale): comporta una ridotta secrezione di ioni idrogeno nel rene;
  • RTA di tipo 2 (o prossimale): è caratterizzato dall’incapacità di espellere l’acido nelle urine.

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Diagnosi e trattamento dell’acidosi tubolare renale nel gatto

Per poter eseguire una diagnosi, il veterinario dovrà effettuare un esame fisico completo sul gatto e nel frattempo prelevare campioni di sangue per effettuare i seguenti test:

  • profilo chimico del sangue;
  • emocromo completo;
  • analisi delle urine;
  • pannello elettrolitico.

È importante, anche, fornire una storia completa della salute del gatto prima della comparsa dei sintomi.

I risultati dell’emogasanalisi, insieme a quelli del pannello elettrolitico, servono ad indicare un gap anionico normale (somma dei cationi meno gli anioni nel plasma) con acidosi metabolica, determinando che l’urina alcalina è anormale.

Il veterinario utilizzerà i risultati delle analisi del sangue per escludere o confermare una malattia sistemica sottostante.

Stabilita la diagnosi, il veterinario potrà stabilire il trattamento in base alla causa sottostante.

Il gatto sarà ricoverato in ospedale, dove gli saranno somministrati citrato di potassio e citrato di sodio, fino a quando l’acidosi metabolica e i bassi livelli di potassio non si saranno normalizzati.

Per fortuna, quando la condizione è stata trattata in modo tempestivo, appropriato ed efficace, i gatti senza alcuna patologia sottostante hanno una buona prognosi.

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