L’accumulo di acido lattico nel gatto, una condizione dovuta al malfunzionamento del corpo. Vediamo quali le cause, i sintomi e la cura.
Dai muscoli, dell’uomo, come pure da quelli del gatto, durante l’attività fisica non normale, ma sotto esercizio e sforzo, viene prodotta una sostanza chiamata acido lattico.
In un organismo sano, sono il fegato e i reni a lavorare per mantenere l’equilibrio tra la produzione e la rimozione di questa sostanza.
Tuttavia, quando l’acido lattico non viene adeguatamente eliminato, si verifica un accumulo di questa sostanza e il corpo si ammala.
Occorrerà, perciò capire da cosa dipende questo cattivo funzionamento del corpo e cosa ha eventualmente danneggiato l’accumulo di acido lattico nel gatto.
Vediamo, quindi, le cause, i sintomi e il trattamento dell’acidosi lattica felina.
Cause dell’accumulo di acido lattico nel gatto
La causa principale per cui si verifica l’accumulo di acido lattico nel gatto, deriva da una quantità non adeguata di ossigeno nel sangue o anche da uno scarso uso di ossigeno da parte dell’organismo dell’animale.
Tra le cause che possono portare a questa condizione può esserci il troppo esercizio fisico, svolto per troppo tempo e senza riposo o anche la carenza di vitamina B nel gatto.
Questa condizione si verifica maggiormente nei soggetti giovani o in quelli anziani.
I gatti giovani sono quelli che principalmente sono più a rischio e sono anche soggetti a shock traumatico per lo stesso motivo.
I gatti invece più anziani hanno maggiori probabilità di incorre, sempre per lo stesso motivo, a: insufficienza renale (renale), insufficienza cardiaca, malattie del fegato, cancro, anemia nel gatto.
Sintomi
La maggior parte dei sintomi che si manifestano in presenza di acido lattino nel gatto, sono legati alla causa sottostante e non alla condizione effettiva.
Per quanto sia normale la produzione di acido lattico dopo un certo esercizio fisico, questo deve essere poi smaltito con l’aiuto del fegato e dei reni del gatto.
Se invece, l’animale dovesse mostrare dolori muscolari, questo vorrebbe dire che c’è un accumulo insolito di acido lattico.
I sintomi più comuni, quando si verifica l’accumulo di acido lattino nel gatto, sono:
- respiro pesante;
- vomito nel gatto;
- dolore addominale;
- zoppia;
- debolezza;
- rigidità muscolare;
- grave impatto sulla funzione degli organi.
L’accumulo persistente di acido lattico nel corpo del gatto, invece, potrà influenzare la funzione e la produzione del cuore.
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Diagnosi e trattamento dell’acido lattico nel gatto
Il veterinario per poter eseguire una diagnosi procederà con , un esame fisico sul gatto, una serie di esami del sangue, in quanto ciò che conta è individuare la causa della condizione, per poi stabilire l’adeguato trattamento da prescrivere.
Molto spesso al momento della diagnosi, l’acidosi lattica si rivela piuttosto grave e questo richiederà una terapia aggressiva per poterla tenere sotto controllo.
La terapia che poi il veterinario deciderà di prescrivere, come precedentemente indicato, sarà in base alla causa sottostante.
Il riposo può essere un ottimo rimedio, altrimenti si deve ricorrere al supporto di ossigeno.
Tuttavia, la capacità del corpo del gatto di eliminare il sale dell’acido lattico, potrà indicare se il trattamento sta procedendo con successo.
Tale indicazione potrà determinare anche la sopravvivenza dell’animale.
In alcuni casi invece, possono sopraggiungere insufficienza multiorgano e un aumento del tasso di mortalità.