Hai mai sentito parlare di riflessi tonali nel gattino? Scopriamo insieme di cosa si tratta e quando si manifestano.
Il gattino, appena nato, è un piccolo essere indifeso. Ma nonostante ciò ha i suoi assi nella manica. Parliamo di alcuni automatismi, che lo assistono nei primissimi giorni di vita. Tra essi si annoverano anche i riflessi tonali, alcuni dei quali fondamentali per la sopravvivenza stessa del gattino. Scopriamo insieme di quali si tratta.
Siamo soliti pensare al gatto come ad un animale libero, fiero ed indipendente, capace di cavarsela in ogni situazione. Ma dimentichiamo che anche il felino più amato del mondo, quando è solo un cucciolo, non è altro che un essere indifeso.
Appena nato il piccolo, incapace di muoversi, non assistito da alcun senso, è un batuffolo in balia del mondo. L’unico baluardo a sua difesa è la madre. Ma una grossa mano la danno anche alcuni automatismi, come ad esempio il riflesso perineale del gattino, che ne assicura la sopravvivenza.
Si tratta di una breve fase di vita: dopo poche settimane, cominceranno a svilupparsi i sensi del gatto, che lo accompagneranno per tutta la vita alla scoperta del mondo.
L’udito, molto sviluppato, che sarà una preziosa arma sia nella caccia che nella difesa da possibili predatori o pericoli: basti pensare che il felino ha un udito 4 volte più potente del nostro.
Anche le capacità olfattive, seppur non al livello di quelle di Fido, sono comunque eccezionali; senza dimenticare la vista, che costituisce un altro grande alleato a sua disposizione, soprattutto durante le ore notturne.
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Ma prima che le sue capacità sensoriali si sviluppino a pieno regime, saranno la madre e i suoi automatismi ad assisterlo: e fra questi ultimi rientrano i riflessi tonali, che accompagneranno il gattino in un meccanismo bifasico.
Esso è osservabile nell’attuazione del riflesso di portage: quest’ultimo è automatismo che comporta l’immobilizzazione del gattino, quando la madre lo afferra per la collottola, facilitando enormemente il suo compito.
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Durante le prime due settimane di vita, all’atto della presa, le zampine del piccolo si flettono, facendogli assumere una forma fetale; successivamente, invece, si estenderanno all’atto del sollevamento.
Per l’appunto un meccanismo bifasico, che accompagnerà il cucciolo nella prima parte della sua esistenza.
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A. S.
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