Considerato l’antenato del Siamese, il gatto Thai è uno splendido felino originario della Thailandia: ecco cosa sapere sul suo conto.
Grandi occhioni azzurri, folto mantello bianco, atteggiamento regale: grazie al suo meraviglioso aspetto il Thai è un gatto che non lascia certo indifferenti. In questa scheda completa a lui dedicata, esploriamo insieme l’universo felino di questo micio: dalla storia della razza alle più incredibili curiosità sul suo conto, ecco tutte le informazioni da conoscere.
Iniziamo le presentazioni con il gatto Thai elencando una serie di informazioni base da conoscere su questo felino.
Ti piacerebbe accogliere un gatto Thai nel tuo cuore e nella tua casa? Il costo di un esemplare di questa razza oscilla tra gli 800 e i 1000 euro.
Molto dipende dall’allevamento a cui ci si rivolge, oltre che dal sesso e dall’età del micio.
Le spese di mantenimento dell’animale, invece, si assestano intorno ai 30 euro al mese.
Per via del suo mantello corto, il gatto Thai tende a soffrire le basse temperature. Per questo, è essenziale mettere a sua disposizione un ambiente confortevole e piacevole.
Non è raro, in ogni caso, che durante le belle giornate estive il micio voglia uscire per regalarsi dei piacevoli bagni di sole.
In questo caso, è fondamentale che la zona all’aperto sia posta in sicurezza, in modo che il micio non rischi di allontanarsi e cacciarsi nei guai.
Via libera all’adozione del pelosetto da parte di famiglie con bambini e altri animali.
Gli anziani, invece, dovrebbero tenere in considerazione che questo quattro zampe necessita di numerose attenzioni per via della sua indole giocosa e vitale.
Adottare il gatto Thai, infine, è fortemente sconsigliato a chi trascorre alcune ore fuori casa.
Infatti, si tratta di un micio che soffre la solitudine e, se lasciato solo a lungo, rischia di sviluppare depressione e gravi disturbi del comportamento.
Considerato il nome della razza, non è affatto difficile intuire la sua provenienza.
Il gatto Thai, infatti, viene dalla Thailandia. Nel 1981, il Re del Siam regalò una coppia di mici di questa razza all’ambasciatore del Regno Unito.
L’uomo, dopo averli portati nel suo Paese di origine, diede avvio all’allevamento della razza, da cui deriva anche il meraviglioso Siamese.
L’aspetto del Thai è davvero inconfondibile: ecco tutte le peculiarità che rendono davvero unico questo gatto.
Il Thai è un gatto di taglia media, con un peso compreso tra i 3 e i 5 kg, per una lunghezza massima di 35 cm.
La sua corporatura è tondeggiante e risulta più tarchiata rispetto al suo discendente, il Siamese.
La testa di questo micio è triangolare e paffuta. Le orecchie risultano ampie alla base e arrotondate sulla punta.
Gli occhi del gatto Thai sono grandi, penetranti e di un blu incredibilmente intenso.
Il pelo degli esemplari di questa razza è corto e soffice. Il disegno del mantello è colourpoint.
Secondo lo standard, le estremità del manto del micio devono essere più scure rispetto al pelo che ricopre il resto del corpo. Anche il muso del felino deve presentare la tipica mascherina, con l’alternanza di tonalità chiare e scure.
Le colorazioni che la pelliccia del gatto Thai può assumere sono cioccolato, blu e lilla.
Le zampe del gatto Thai sono muscolose e ben proporzionate rispetto al resto del corpo.
Oltre all’aspetto magnetico e affascinante, il gatto Thai ha un carattere davvero irresistibile: scopriamo di più sul suo temperamento.
In primo luogo, si tratta di un quattro zampe incredibilmente affettuoso nei confronti del suo umano del cuore, che ama seguire fino a rivelarsi… un pelino appiccicoso!
Quanto a vitalità, gli esemplari di questa razza non hanno nulla da invidiare ad altri mici.
La tranquillità non fa parte del loro DNA: si tratta di pelosetti incredibilmente vispi, attivi ed energici.
Grazie al suo carattere affettuoso, divertente e sempre pronto al gioco, il gatto Thai è un perfetto amico a quattro zampe per i più piccoli.
Questo felino è adatto anche alla convivenza con cani e gatti, purché adeguatamente socializzati.
Gli esemplari di questa razza hanno una vita davvero lunga. Basti pensare, infatti, che possono vivere anche fino a 20 anni.
La loro costituzione è davvero robusta: non esistono particolari malattie comuni nel gatto Thai, che si trasmettono per via ereditaria da una generazione all’altra.
Ciò non toglie, tuttavia, che il micio possa contrarre patologie che comunemente colpiscono i felini domestici. Tra queste rientrano:
Come prendersi cura al meglio del gatto Thai? Trattandosi di un micio a pelo corto, non sono richieste particolari attenzioni.
Infatti, è sufficiente spazzolare il suo mantello 2-3 volte a settimana, in modo da rimuovere completamente lo strato di pelo morto e favorirne la ricrescita.
Quali cibi somministrare al gatto Thai, per fare in modo che la sua salute sia sempre di ferro?
I felini domestici sono carnivori obbligati. Ciò significa che devono assumere principalmente proteine di origine animale, da cui traggono nutrienti essenziali per il loro benessere, che il proprio organismo non è in grado di produrre autonomamente.
Via libera, quindi, alla carne, in particolare di pollo, manzo e tacchino.
Meno regolarmente, il gatto Thai può mangiare anche del pesce, come spigola, sogliola e alici.
Infine, attenzione alle dosi quotidiane: sebbene, infatti, gli esemplari di questa razza non risultino particolarmente golosi, l’ideale sarebbe individuare delle razioni di pappa giornaliere con l’aiuto del veterinario.
In questo modo, faremo sì che il quattro zampe soddisfi il suo fabbisogno nutrizionale senza il rischio di ingrassare.
Ecco tutte le informazioni da conoscere se desideri far accoppiare il tuo gatto Thai.
Lo standard consente l’unione esclusivamente tra esemplari della stessa razza.
La gestazione ha una durata di circa 65 giorni, al termine dei quali vengono alla luce 2-4 cuccioli.
I mici raggiungono la dimensione adulta intorno al primo anno di vita.
Dopo l’adozione del gatto Thai, tra le più importanti decisioni da prendere c’è la scelta del nome per il tuo nuovo amico a quattro zampe.
Del resto, l’appellativo prescelto accompagnerà il pelosetto per tutto il resto della vostra vita insieme. Per questo, è fondamentale sceglierlo con cura.
Come fare? Oltre a trarre ispirazione dal mondo della letteratura o del cinema per trovare un nome davvero originale, sarebbe preferibile rispettare un paletto di natura “pratica”.
Meglio prediligere parole brevi, composte dalla ripetizione di sillabe simili o uguali tra loro. La ragione? Ciò facilita la comprensione e la memorizzazione da parte del micio.
Sei alla ricerca di suggerimenti e proposte? Consulta questo articolo, con più di 6500 nomi di gatto femmina e maschio. Tra gli appellativi più in voga per il gatto Thai ci sono:
Giunti al termine della nostra scheda completa, esploriamo insieme tutte le imperdibili chicche e curiosità sul gatto Thai.
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Laura Bellucci
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