Scheda completa sul gatto Dwelf: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla razza felina i cui esemplari assomigliano a degli elfi.
Il Dwelf è un gatto dall’aspetto che non lascia indifferenti: privo di mantello e dalle orecchie arricciate, conquista tutti con il suo fascino magnetico. Chi è, da dove viene e cosa sappiamo sul suo conto? Scopriamo insieme tutte le informazioni che lo riguardano, dall’alimentazione ideale alla salute di questo quattro zampe.
Signori e signore, ecco a voi il gatto Dwelf: conosciamolo meglio presentando le informazioni essenziali su questo micio.
Ti piacerebbe spalancare le porte della tua casa e del tuo cuore a un esemplare di questa razza?
Il costo del gatto Dwelf è compreso tra i 2000 e i 3000 euro. La cifra specifica dipende da una serie di fattori, come età e sesso del micio, oltre che allevamento cui ci si rivolge.
Per quanto riguarda le spese di mantenimento dell’animale, si aggirano intorno ai 40 euro al mese.
L’habitat ideale del gatto Dwelf è la casa. Questo micio, infatti, tende a soffrire le basse temperature a causa dell’assenza di pelo.
Per lo stesso motivo, è esposto a scottature e bruciature. Per questo, è fondamentale predisporre un ambiente confortevole per il quattro zampe, che possa soddisfare ogni suo bisogno etologico.
Tra gli accessori che non possono mancare nella zona dedicata al relax e allo svago del felino ci sono tiragraffi, cuccette, cuscini, giocattoli, tunnel e mensole e percorsi rialzati.
L’adozione del gatto Gwelf è consigliata a famiglie con bambini e con altri animali, oltre che alle persone anziane.
Trattandosi di un micio che tende a soffrire la solitudine, però, non è indicato per chi trascorre molto tempo fuori casa.
Da dove viene il Dwelf e cosa sappiamo sulla storia di questo gatto? Ecco la risposta.
Questo micio è nato dall’incrocio tra più razze diverse, tra cui l’American Curl, il Canadian Sphynx e il Munchkin.
Da ognuno dei suoi progenitori il quattro zampe ha ereditato peculiarità ben precise: orecchie ripiegate su se stesse, assenza di mantello e statura ridotta.
Allevata a partire dal 2009, ad oggi questa razza non è stata ufficialmente riconosciuta da alcuna associazione felina. Pertanto, si tratta ancora di un gatto sperimentale.
Non c’è dubbio: l’aspetto del gatto Dwelf è davvero peculiare. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Il Dwelf è un gatto di taglia piccola, con un peso nn superiore ai 3 kg.
Nonostante le dimensioni minute, la corporatura di questo micio è massiccia è robusta.
La testa del gatto Dwelf è larga e tonda. Dal capo spuntano due enormi orecchie piegate all’indietro.
Sul muso sono incastonati occhi altrettanto grandi, le cui iridi possono essere di diverse tonalità, tra cui grigio, blu e verde.
Il gatto Dwelf è avvolto da un sottile strato di pelo, che somiglia al velluto.
I colori della cute del micio spaziano nero e marrone a grigio e bianco.
Le zampe del gatto Dwelf sono di lunghezza ridotta: basti pensare, infatti, che non arrivano a superare i 7 centimetri e mezzo!
Oltre a un aspetto affascinante e inconfondibile, il gatto Dwelf ha in serbo una personalità davvero unica.
Affettuoso, coccolone e dolcissimo, richiede costantemente attenzioni ed effusioni da parte del suo umano del cuore.
Attivo e curioso, non manca di un lato giocherellone che lo rende un grande esploratore.
Attenzione alla sua intelligenza e perspicacia, che abbinate alle dimensioni minute del micio potrebbero portarlo a cacciarsi nei meandri più nascosti e misteriosi della vostra casa!
Grazie al suo temperamento amichevole e tenero, il gatto Dwelf è un perfetto compagno a quattro zampe per i più piccoli, nei confronti dei quali si rivela affettuoso e paziente.
Non solo: questo micio, infatti, risulta socievole e ben disposto anche nei confronti degli altri pelosetti, siano essi cani o gatti.
Gli esemplari di questa razza tendono a godere di buona salute.
La durata media della vita di questo micio è compresa tra gli 8 e i 12 anni.
Sebbene non esistano particolari malattie comuni nel gatto Dwelf di natura genetica, questo quattro zampe risulta fragile per via della totale assenza di mantello.
La sua condizione, infatti, lo espone sia a problemi di salute dovuti al freddo che al rischio di ustioni e scottature causate dal sole.
Come prendersi cura al meglio del gatto Dwelf? Nonostante questo felino domestico sia sprovvisto di pelliccia – e quindi non sia necessario spazzolarlo – è fondamentale mettere in pratica alcune importanti operazioni.
Tra queste rientrano la pulizia di occhi e orecchie, oltre che il lavaggio periodico della cute dell’animale, che tende a sporcarsi con più facilità rispetto agli altri felini domestici.
Cosa dare da mangiare al Dwelf, per fare in modo che questo gatto sia sempre in forze e in salute?
Trattandosi di un carnivoro obbligato, è essenziale che l’alimentazione di questo micio sia principalmente basata sull’apporto di proteine di origine animale.
Da carne e pesce, infatti, il gatto trae una serie di nutrienti essenziali che il suo organismo non può produrre in maniera autonoma.
A causa dell’assenza di pelo, questo felino ha un metabolismo più veloce.
Ciò fa sì che il quattro zampe abbia bisogno di porzioni più consistenti di pappa e di alimentarsi più volte nel corso della giornata, mantenendo stabili i suoi livelli di energia.
Ti piacerebbe far accoppiare il tuo gatto Dwelf? Ecco cosa sapere su riproduzione e cuccioli della razza.
La gestazione ha una durata compresa tra i 63 e i 65 giorni, al termine dei quali vengono alla luce 2-4 gattini.
I cuccioli raggiungono le dimensioni adulte intorno al primo anno di vita.
Ormai è ufficiale: hai deciso di adottare un gatto Dwelf. Non ti resta che scegliere il nome perfetto per il tuo amico a quattro zampe.
Le proposte in circolazione sono davvero numerose. Se sei in cerca di idee, consulta questo articolo. Qui troverai oltre 6500 nomi di gatto femmina e maschio.
Per individuare l’appellativo davvero perfetto per il micio, non sottovalutare alcuni importanti consigli di natura pratica.
Prediligi nomi brevi, composti dalla ripetizione di sillabe simili o uguali tra loro.
Questo faciliterà l’animale nel processo di comprensione e memorizzazione. Tra i nomi più gettonati per il Dwelf ci sono:
Infine, non ci resta che chiudere la nostra scheda interamente dedicata al gatto elfo con una serie di imperdibili curiosità sul Dwelf.
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Laura Bellucci
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