Scheda completa sul gatto Burmilla: tutto quello che c’è da sapere su questa razza frutto dell’incrocio tra Persiano e Burmese.
Il Burmilla, in realtà, è un gatto nato per errore. La creazione di questa razza, infatti, non era affatto nei progetti degli allevatori. Nonostante questo, ha avuto origine un magnifico pelosetto, dal carattere affettuoso e che, non necessitando di cure particolari, è adatto davvero a tutti. Da origini a curiosità, ecco cosa sapere su questo meraviglioso quadrupede.
Informazioni generali sulla razza
Signori e signore, ecco a voi il gatto Burmilla. Scopriamo tutto quello che c’è da capire su questo quattro zampe attraverso una panoramica generale delle informazioni che lo riguardano.
- Origine: Inghilterra
- Vita media: 12-15 anni
- Dimensioni: medie
- Peso: 4-6 kg
- Anallergico: no
- Tendenza a fuggire: no
- Tendenza ad ingrassare: sì
- Tendenza a miagolare: sì
- Tendenza a soffrire la solitudine: sì
- Clima: caldo-temperato, tende a soffrire il freddo
- Compatibile con bambini: sì
- Compatibile con altri animali: sì
Quanto costa un gatto Burmilla
Stai pensando di accogliere nella tua casa e nella tua vita un gatto Burmese? Il costo per un esemplare di questa razza felina dipende da una serie di fattori, come età, sesso e allevamento cui ci si rivolge.
Tendenzialmente, la cifra di acquisto si aggira intorno ai 1000-1500 euro. Per quanto riguarda le spese di mantenimento mensili, invece, esse ammontano a circa 30 euro al mese.
Habitat e stile di vita ideale
Il gatto Burmilla tende ad accumulare peso in eccesso. Per questo, ha bisogno di vivere all’interno di un ambiente stimolante, in cui possa scatenare le sue energie, correre ed arrampicarsi.
L’ideale, sarebbe avere a disposizione un’area all’aperto, che sia posta in sicurezza e adeguatamente recintata.
In caso contrario, occorrerà progettare un arricchimento ambientale in casa, completo di tiragraffi, cuscini, mensole e percorsi rialzati.
Trattandosi di un pelosetto poco indipendente, la sua adozione è sconsigliata a chi è poco presente in casa
Origini e storia della razza
Quali sono le origini del gatto Burmilla e quali tappe hanno caratterizzato la storia di questa razza? Scopriamolo insieme.
Nel 1981, un esemplare di Burmese di nome Fabergé e un Persiano Chinchillà chiamato Sanquist, entrambi della Baronessa Miranda Von Kirchberg, si accoppiarono fortuitamente.
Dalla loro unione ebbero origine quattro splendidi mici Burmilla, che conquistarono immediatamente il cuore della donna. Così, la Baronessa diede avvio all’allevamento della nuova razza felina.
Viste le loro recenti origini, ad oggi si tratta di esemplari ancora molto rari e non ufficialmente riconosciuti da tutte le associazioni feline.
Aspetto e caratteristiche fisiche
Il Burmilla è un gatto dall’aspetto indiscutibilmente affascinante: ecco tutto ciò che riguarda le sue peculiarità fisiche.
Corpo
Gli esemplari di questa razza sono di taglia media. La loro corporatura è robusta e muscolosa.
Il peso di questi mici è compreso tra i 4 e i 6 kg, per una lunghezza di massimo 35 cm.
Testa
La testa del gatto Burmilla è di forma triangolare, con gli zigomi sporgenti e la mascella ben sviluppata.
Le orecchie sono di medie dimensioni e dalla punta arrotondata. Gli occhi di questo micio sono grandi e magnetici, dal colore brillante oro o verde.
Manto
Gli esemplari di questa razza hanno un mantello corto, dal motivo tipped. Ciò significa che la radice appare chiara mentre la punta di ogni pelo è scura.
Lo standard ammette tutte le cromie, ad eccezione del bianco. Tra le colorazioni più comuni ci sono cioccolato, lilla, nero, grigio e blu.
Zampe
Le zampe del gatto Burmese sono mediamente lunghe, muscolose e proporzionate rispetto al resto del corpo.
Carattere del gatto Burmilla
Oltre ad un aspetto magnetico, il gatto Burmilla ha in serbo un temperamento davvero irresistibile.
Il carattere di questo pelosetto è dolce e affettuoso: ama trascorrere del tempo in compagnia della propria famiglia, all’insegna di coccole e relax.
Si tratta di un micio poco indipendente, che soffre la solitudine in assenza del proprio umano di riferimento.
Oltre al suo temperamento tenero, il gatto Burmese non è sprovvisto di un lato curioso e giocherellone.
Compatibilità con bambini e altri animali
Grazie alla sua indole mansueta e dolce, questo pelosetto è un perfetto compagno di coccole e di avventure per i più piccoli.
Inoltre, si tratta di un quattro zampe estremamente socievole e amichevole. Ciò lo rende adatto alla convivenza con altri animali, siano essi membri della sua stessa specie o cani.
Salute e cura del gatto Burmilla
Gli esemplari di questa razza sono tendenzialmente in salute. La durata media della loro vita si aggira tra i 12 e i 15 anni.
Tuttavia, ci sono una serie di malattie comuni nel gatto Burmilla, in particolar modo di natura ereditaria. Tra queste rientrano:
- Malattia del rene policistico;
- Obesità, a sua volta associata all’insorgenza di patologie come artrite, disturbi cutanei, malattie cardiache, lipidosi epatica e diabete mellito;
- Calcoli renali.
Come prendersi cura del gatto Burmilla? Trattandosi di un micio a pelo corto che non tende a perdere ingenti quantità di pelo, è sufficiente spazzolare il suo manto una volta a settimana.
Durante il periodo di muta, tuttavia, questa operazione dovrebbe essere effettuata con maggior frequenza.
Alimentazione ideale
Qual è l’alimentazione ideale da somministrare al gatto Burmilla per fare in modo che si mantenga robusto e in salute?
Come abbiamo anticipato, tra le patologie cui questa razza risulta predisposta ci sono l’obesità e i calcoli renali. Pertanto, somministrare al micio cibi di qualità è fondamentale per evitare l’insorgenza di tali disturbi.
Attenzione alle dosi di pappa: è fondamentale tenere conto dell’età del quattro zampe, oltre che del suo stile di vita e delle sue condizioni di salute.
In generale, la dieta del Burmilla dovrebbe essere principalmente basata sull’apporto di carni magre e, meno frequentemente, di pesce. Tra gli alimenti più indicati ci sono pollo, manzo e platessa.
Riproduzione e cuccioli
Vuoi far accoppiare il tuo Burmilla? Ecco tutto quello che occorre sapere su riproduzione e cuccioli della razza.
La gestazione dei quattro zampe di questa razza ha una durata compresa tra i 63 e i 68 giorni, al termine dei quali vengono alla luce 2-4 gattini.
Alla nascita il pelo dei cuccioli appare chiaro e tende a scurirsi nei mesi successivi. Il Burmilla raggiunge la dimensione di gatto adulto intorno al primo anno di vita.
Nomi per il tuo gatto Burmilla
Stai pensando di adottare un gatto Burmilla? Dopo aver adeguatamente progettato gli ambienti della tua casa affinché siano a prova di micio, non ti resta che scegliere il nome più adatto al tuo nuovo amico a quattro zampe.
In generale, per aiutare il micio a memorizzare con facilità il suo nome dovresti prediligere parole corte e composte dalla ripetizione di suoni simili, come Minnie, Lola, Gigio e Billy.
Se sei alla ricerca di proposte, in questo articolo troverai una lista di più di 6500 nomi di gatto femmina e maschio: hai solo l’imbarazzo della scelta! Tra gli appellativi più gettonati per il gatto Burmilla ci sono:
- Femmine: Idra e Sissi;
- Maschi: Pukie e Zorro.
Curiosità sul gatto Burmilla
Infine, chiudiamo la nostra scheda completa su questa razza felina con una carrellata di curiosità sul gatto Burmilla.
- Gli esemplari di questa razza sono molto rari. Basti pensare che in Italia esiste un unico allevamento che certifica la selezione di Burmilla con pedigree;
- Questo pelosetto esiste nella variante a pelo corto e in quella longhair. Quest’ultima tipologia risulta ancora meno comune ed è determinata da un gene recessivo ereditato dal Persiano Chinchillà;
- I gatti Burmilla nascono senza pelo. Il loro manto inizia a crescere dal terzo mese di vita in poi.
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Laura Bellucci