Scheda completa sul gatto Bombay: ecco tutto quello che c’è da sapere su questa meravigliosa panterina dagli occhi color oro.
Il gatto Bombay è uno splendido micio dal manto nero, lucido e setoso. Scopriamo insieme da dove viene, le curiosità su questa razza felina, il suo stile di vita ideale e tutte le altre informazioni che dovremmo assolutamente conoscere prima di decidere di accogliere questo meraviglioso pelosetto nella nostra casa e nel nostro cuore.
Signori e signore, ecco a voi il gatto Bombay: conosciamolo attraverso una panoramica generale.
Stai pensando di accogliere nella tua casa e nel tuo cuore un gatto Bombay? Il costo degli esemplari di questa razza felina è compreso tra i 1000 e i 1500 euro.
La cifra, che risulta piuttosto alta poiché si tratta di un quattro zampe molto raro, è influenzata da una serie di fattori, come sesso, allevamento ed età del micio.
Per quanto riguarda le spese di mantenimento del gatto, esse ammontano a circa 30 euro al mese.
Il Bombay è un gatto estremamente affettuoso, che necessita del frequente contatto fisico con il suo umano del cuore.
Per questo, il suo proprietario ideale non può essere una persona che si assenta spesso da casa: il micio ne soffrirebbe molto.
Oltre al suo lato dolcissimo, questa panterina da salotto ha uno spirito avventuriero, che lo spinge ad esplorare con vivacità e curiosità l’ambiente circostante.
Via libera, quindi, ad attività e giochi di intelligenza, preferibilmente se condotti all’aperto, in un’area adeguatamente recintata e posta in sicurezza.
In caso contrario, occorrerà ricreare un ambiente stimolante all’interno della casa, ricorrendo a giocattoli, percorsi rialzati e mensole.
A discapito del nome, le origini del gatto Bombay non affondano in India. Scopriamo di più sulla sua provenienza e sugli eventi che hanno caratterizzato la storia di questa razza felina.
In primo luogo, occorre specificare che questa piccola panterina non esiste in natura. Infatti, si tratta di un micio selezionato in laboratorio a partire dagli anni ’50, da parte un’allevatrice del Kentucky.
L’obiettivo della donna? Dare origine a una razza di gatto che ricordasse Bagheera, la pantera protagonista del romanzo dello scrittore Kipling, “Il libro della giungla”.
Per questo, sono stati incrociati un Burmese nero e un Americano a pelo lungo. La razza è stata ufficialmente riconosciuta nel 1976.
Il gatto Bombay somiglia a una vera e propria pantera in miniatura: ecco tutte le peculiarità fisiche di questo meraviglioso quattro zampe.
Gli esemplari di questa razza sono di taglia media: il loro peso è compreso tra i 3 e i 5 kg, per una lunghezza di circa 30 cm.
Dalla corporatura robusta e dalla muscolatura forte, dal punto di vista fisico il gatto Bombay somiglia molto al suo progenitore: il Burmese.
La testa di questo micio ha una forma arrotondata; da essa fanno capolino le orecchie, leggermente arrotondate sulla punta e inclinate in avanti.
Sul muso sono incastonati due meravigliosi occhioni giallo-oro o bronzo, che contrastano con il manto corvino del gatto.
Esattamente come la pantera, gli esemplari di questa razza sono ricoperti da un mantello corto, lucido e completamente nero.
Lo standard, infatti, non ammette la presenza di altre colorazioni o sfumature.
Le zampe del gatto Bombay sono di media lunghezza e ben proporzionate al resto del corpo. I piedini sono piccoli e di forma ovale.
Dall’aspetto affascinante e dallo sguardo magnetico, il gatto Bombay conquista i cuori degli umani anche grazie al suo temperamento davvero irresistibile.
Infatti, si tratta di un micio molto dolce e affettuoso, che ama trascorrere del tempo insieme alla propria famiglia.
Soprannominato “Velcro Cat”, tende a soffrire la solitudine in assenza del proprio umano di riferimento.
Il gatto Bombay è estremamente vispo e curioso. Grazie alla sua perspicacia, può essere facilmente addestrato e ama dedicarsi ad attività e giochi di intelligenza.
Gli esemplari di questa razza sono equilibrati, mansueti e pazienti. Per tale ragione, si tratta di affascinanti panterine estremamente indicate per interagire con i più piccoli.
Dall’indole socievole e amichevole, il gatto Bombay va d’accordo anche con altri quattro zampe. A volte, però, tende a risultare leggermente dispotico nei loro confronti.
Gli esemplari di questa razza sono mici longevi. La durata media della loro vita, infatti, oscilla tra i 12 e i 15 anni.
In ogni caso, esistono una serie di malattie comuni nel gatto Bombay, che vengono trasmesse prevalentemente per via ereditaria da una generazione all’altra. All’interno delle patologie più frequenti rientrano:
Come prendersi cura al meglio del gatto Bombay? Poiché nell’elenco delle malattie comuni cui questa razza risulta predisposta ci sono numerose patologie del cavo orale, è fondamentale effettuare una pulizia regolare e completa dei denti del micio.
Per quanto riguarda il mantello, questo micio tende a perdere poco pelo, anche durante i periodi di muta.
Per questo, sarà sufficiente spazzolarlo una volta a settimana, in modo da districare eventuali nodi, ridurre la formazione di boli ed eliminare lo strato di pelo morto.
L’alimentazione del gatto Bombay è un aspetto fondamentale nella vita dell’animale, che fa sì che il quattro zampe possa vivere a lungo, serenamente e in piena salute.
In primo luogo, occorre sapere che gli esemplari di questa razza risultano molto ghiotti. Per questo, è importante concordare con il veterinario un piano nutrizionale che possa fornire al quattro zampe le energie di cui ha bisogno, senza eccessi nella sua dieta.
Quali sono i cibi più indicati per questo felino? Esattamente come tutti gli altri membri della sua specie, si tratta di un carnivoro obbligato.
Via libera, quindi, a carni magre e digeribili, come pollo, coniglio e manzo. In particolare, occorrerebbe prediligere frattaglie e cuore, poiché sono ricchi di vitamina B12.
Occasionalmente si può somministrare al gatto Bombay anche il pesce. Completano la sua alimentazione ideale carboidrati, grassi, vitamine e sali minerali.
Vuoi far accoppiare il tuo gatto Bombay? Ecco tutto quello che dovresti assolutamente sapere su riproduzione e cuccioli di questa razza felina.
Queste piccole panterine raggiungono la maturità sessuale molto precocemente, intorno al quinto mese di vita.
Tuttavia, lo sviluppo completo richiede il compimento di 1 o 2 anni. La gestazione del gatto Bombay ha una durata compresa tra i 64 e i 68 giorni.
Al termine della gravidanza, vengono alla luce un massimo di 5 gattini. Inizialmente, il loro mantello è chiaro e richiede circa 6 mesi per assumere la classica colorazione corvina.
Hai deciso di adottare un gatto Bombay? Non ti resta che scegliere il nome perfetto per il tuo nuovo amico a quattro zampe.
Punta su una peculiarità del tuo micio, sia a livello fisico che caratteriale, che lo rende davvero inconfondibile e unico. Dal punto di vista sonoro, sarebbe preferibile scegliere un appellativo di lunghezza ridotta.
Nomi brevi e composti dalla ripetizione di sillabe simili, infatti, aiuteranno il gatto nella memorizzazione. In questo articolo troverai oltre 6500 proposte di nomi di gatto femmina e maschio tra cui scegliere.
Gli appellativi più gettonati per il Bombay sono:
Infine, chiudiamo la nostra scheda completa su questa razza felina con una carrellata di imperdibili curiosità sul gatto Bombay.
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Laura Bellucci
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