Scheda completa sul gatto Birmano: ecco tutto quello che c’è da sapere sul meraviglioso Sacro di Birmania dagli occhi blu e il manto soffice.
Il gatto Birmano è un micio dall’aspetto magnetico e affascinante, che riserva un carattere davvero irresistibile. Scopriamo insieme ciò che riguarda le sue origini, il suo stile di vita ideale e tutte le informazioni indispensabili per rendere serena e felice la sua vita in nostra compagnia.
Signore e signori, ecco a voi il gatto sacro di Birmania. Iniziamo le presentazioni con questo micio con una carrellata di informazioni generali su di lui.
Stai pensando di accogliere nella tua casa e nel tuo cuore un gatto Birmano e vuoi sapere qual è il prezzo di un esemplare di questa razza?
Il costo di questo micio è compreso tra i 700 e gli 800 euro, a seconda di fattori come allevamento cui ci si rivolge, età e sesso.
Per quanto riguarda le spese di mantenimento, esse ammontano a circa 40 euro al mese.
Il gatto Birmano necessita di una famiglia sempre presente, poiché adora seguire i propri umani di riferimento in ogni loro attività.
Pertanto, è indispensabile che chi decide di accoglierlo trascorra la maggior parte del tempo in sua compagnia.
Amante del relax e delle coccole, il sacro di Birmania necessita di fare attività fisica per non annoiarsi o accumulare peso in eccesso.
Quindi, è necessario, qualora non si disponga di una zona all’aperto e posta in sicurezza, allestire un’area giochi per il micio direttamente all’interno del proprio appartamento. Gli accessori irrinunciabili? Tiragraffi, mensole, percorsi e giocattoli.
Scopriamo insieme da dove viene il gatto Birmano e quali vicissitudini hanno caratterizzato la storia di questa razza felina.
A discapito del nome di questo micio, che richiamerebbe chiaramente la sua terra di origine, la provenienza del sacro di Birmania è tutt’altro che chiara.
I suoi natali, infatti, affondano nella leggenda. Secondo il mito, una coppia di questi gatti sarebbe giunta in Francia grazie a un miliardario statunitense, che li aveva rubati da un tempio di Lao Tsun, in Birmania.
Il maschio morì durante il viaggio, mentre la femmina diede alla luce diversi gattini, dando origine alla razza felina.
In realtà, la teoria più accreditata è che il gatto Birmano sia frutto dell’accoppiamento tra Persiano e Siamese.
Dallo sguardo magnetico e dal folto mantello, il gatto Birmano è in grado di far cadere ogni umano alle sue zampe: ecco cosa sapere sulle sue peculiarità fisiche.
Il sacro di Birmania è un micio di taglia media, con un peso compreso tra i 2 e i 6 kg, per una lunghezza di circa 30 cm. La sua corporatura è massiccia, dall’ossatura robusta e forte.
Dalla rotonda testa del gatto Birmano fanno capolino due orecchie lunghe e larghe. Il musetto del micio è pieno, e si distingue nettamente sia da quello schiacciato del Siamese che da quello triangolare del Persiano.
Il suo sguardo è magnetico, grazie alla profonda e intensa tonalità dei suoi occhi, che oscilla tra il blu e l’acquamarina.
Oltre allo sguardo irresistibile, ciò che maggiormente caratterizza il sacro di Birmania è il suo mantello folto e lungo.
Il motivo del pelo può essere fumato, rigato o tartarugato. Il colore del manto del gatto Birmano, invece, va da nero, blu e cioccolato, a lilla, crema e rosso.
L’importante è che gli esemplari di questa razza presentino il caratteristico pelo colorato solo sulle estremità di zampe, orecchie e coda.
Le zampe del gatto Birmano sono di media lunghezza e ben muscolose. Esse presentano i peculiari guantini bianchi, mentre le estremità risultano grandi e tonde.
Oltre al suo aspetto regale, il gatto Birmano ha in serbo un temperamento davvero irresistibile.
Il sacro di Birmania è un micio molto affettuoso e tenero. I suoi hobby preferiti? Lasciarsi coccolare dai suoi umani del cuore a suon di fusa compiaciute.
Ciò non toglie, naturalmente, che questo felino domestico non abbia anche un lato vivace e giocherellone. Curioso e intelligente, si dedica volentieri ad attività di esplorazione e movimento, rigorosamente in compagnia della propria famiglia.
Infatti, il gatto Birmano è decisamente poco indipendente e tende a soffrire di solitudine.
Il sacro di Birmania è un micio equilibrato, paziente e dolce. Per questo, risulta un perfetto amico a quattro zampe per i più piccoli, con cui adora trascorrere il suo tempo.
Visto il suo carattere vispo e vivace, ma anche tenero e amichevole al tempo stesso, il gatto Birmano è adatto alla convivenza con altri animali, siano essi membri della sua stessa specie che cani.
Salute e cura del gatto Birmano
Il sacro di Birmania è un micio tendenzialmente sano e longevo. La sua durata media della vita si aggira intorno ai 14 anni.
Tuttavia, esistono una serie di patologie comuni nel gatto Birmano, prevalentemente di natura ereditaria. Tra le malattie più frequenti in questa razza ci sono:
Come prendersi cura del sacro di Birmania? Nonostante il pelo del gatto Birmano sia lungo e folto, questo micio non presenta sottopelo. Pertanto, non c’è il rischio della formazione di nodi e non necessita di essere spazzolato spesso.
Spazzolare il mantello del proprio amico a quattro zampe 2 o 3 volte a settimana sarà più che sufficiente per fare in modo che il pelo si mantenga lucido e pulito.
L’utensile più adatto per compiere questa operazione? Una spazzola a denti larghi e con setole morbide.
Cosa dar da mangiare al gatto Birmano per far sì che si mantenga robusto e in salute?
Come tutti gli altri felini, il sacro di Birmania è un carnivoro. Pertanto, la sua dieta deve essere principalmente basata sull’apporto di carne. Anche il pesce può essere somministrato al micio, seppur in minor misura.
Completano la sua alimentazione ideale nutrienti come carboidrati, grassi, proteine di origine vegetale, sali minerali, vitamine e acqua.
Si può optare si per una dieta basata sull’apporto di mangimi industriali, in cui alternare cibo secco e umido, che per un’alimentazione casalinga.
In questo caso, tra i migliori cibi da fornire al micio ci sono tuorlo d’uovo crudo, pollo, manzo, merluzzo e spigola.
I rischi di deficit nutrizionali sono dietro l’angolo: per questo, è molto importante che, qualora si decida di cucinare da sé i pasti per il proprio amico a quattro zampe, si chieda il parere di un professionista, che saprà indicare il corretto apporto di tutti i nutrienti volti a garantire il benessere del micio.
Stai pensando di far accoppiare il tuo gatto Birmano? Ecco tutto quello che c’è da sapere su riproduzione e cuccioli di questa razza felina.
L’accoppiamento consentito dallo standard è solo tra felini domestici della stessa razza.
Tendenzialmente, la gestazione del sacro di Birmania ha una durata compresa tra i 64 e i 68 giorni, al termine dei quali vengono alla luce da 2 a 4 gattini.
Alla nascita, i cuccioli di questa razza appaiono completamente bianchi. Il loro motivo caratteristico comincerà ad apparire dopo alcuni giorni, continuando a scurirsi progressivamente nei primi 2-3 anni di vita.
Hai deciso di adottare un gatto Birmano? Dopo aver allestito degli spazi appositamente progettati per accoglierlo al meglio, non ti resta che scegliere il nome per il tuo nuovo amico a quattro zampe.
Se sei alla ricerca di proposte e suggerimenti, in questo articolo potrai trovare più di 6500 idee per nomi di gatto femmina e maschio.
In generale, il miglior consiglio è quello di scegliere un appellativo che rispecchi una peculiarità del tuo pelosetto, assicurandoti che non risulti eccessivamente lungo.
Parole composte da un ampio numero di sillabe, infatti, ostacolerebbero la memorizzazione del micio.
Al contrario, sono da preferire nomi corti e composti dalla ripetizione degli stessi suoni. Tra gli appellativi più gettonati per il gatto Birmano ci sono:
Infine, chiudiamo la nostra scheda completa sul sacro di Birmania con una carrellata di imperdibili curiosità che riguardano il gatto Birmano.
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Laura Bellucci
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