Scheda completa sul Burmilla Longhair: tutto quello che c’è da sapere su questa razza di gatti a pelo lungo, originata dall’incrocio tra Persiano e Burmese.
Il Burmilla Longhair è un micio dal mantello folto e setoso, che incanta grazie al suo sguardo magnetico e al suo carattere dolce e affabile. Se stai pensando di adottarne uno, non perderti questo articolo. Qui, infatti, troverai tutte le informazioni da conoscere assolutamente, da storia della razza e stile di vita ideale, a consigli per la cura del micio e alimentazione più idonea.
Iniziamo a conoscere il Burmilla Longhair attraverso una carrellata di informazioni generali che lo riguardano.
Vuoi accogliere nella tua casa e nel tuo cuore un Burmilla Longhair? Il costo di un esemplare di questa razza felina è compreso tra i 1000 e i 1500 euro.
Una cifra tanto elevata dipende da una serie di fattori, come allevamento cui ci si rivolge, età e sesso del gatto, ma non solo.
Infatti, viste le loro origini recenti e particolari, questi mici sono ancora oggi molto rari e poco diffusi in Europa.
I costi di mantenimento del Burmilla Longhair ammontano a circa 30 euro al mese.
Trattandosi di un micio poco indipendente, che tende a soffrire la solitudine, la sua adozione è sconsigliata a coloro che trascorrono poco tempo in casa.
Al contrario, via libera a famiglie con bambini e altri quattro zampe al seguito. Il Burmilla Longhair, essendo un gatto energico e predisposto all’obesità, ha bisogno di fare attività fisica regolarmente.
Per questo, occorre mettere a sua disposizione un’area in cui correre, arrampicarsi e saltare. Nelle belle giornate di sole può stare in giardino, purché adeguatamente recitato e posto in sicurezza.
In alternativa, complice anche il fatto che tende a soffrire il freddo, occorrerà allestire uno spazio dedicato al gioco all’interno della casa.
Gli accessori indispensabili? Tiragraffi, percorsi rialzati, tunnel, mensole e giocattoli.
Le tappe che hanno caratterizzato la storia del Burmilla Longhair sono decisamente peculiari: scopriamole insieme.
L’origine di questo micio è stata del tutto casuale. Infatti, un esemplare di Persiano Chinchillà e un gatto Burmese, entrambi di proprietà della Baronessa Miranda Von Kirchberg, si accoppiarono inavvertitamente.
Così, nel 1981 vennero alla luce quattro meravigliosi cuccioli, che grazie al loro aspetto tenero e particolare conquistarono il cuore della Baronessa.
La donna se ne innamorò a tal punto da dare origine all’allevamento di una nuova razza felina, che prese il nome di Burmilla.
Visti i progenitori della razza, Persiano Chinchillà e Burmese, l’aspetto di questo pelosetto non può che essere affascinante: ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Il corpo del Burmilla Longhair è robusto e muscoloso, di taglia e dimensioni medie. Il torace si presenta arrotondato e la schiena dritta.
Il peso degli esemplari di questa razza è compreso tra 4 e 6 kg, per una lunghezza massima di 35 cm.
La testa del Burmilla Longhair è arrotondata nella parte superiore e acuminata in quella inferiore. Ciò le conferisce una forma triangolare.
Le orecchie sono larghe e arrotondate sull’estremità. Gli occhi, grandi e ben distanziati, sono di colore verde e appaiono incredibilmente espressivi e luminosi.
Il Burmilla Longhair presenta un mantello folto, setoso e morbido. Il pelo è più lungo e consistente intorno alle zampe, oltre che su coda e gorgera.
Il manto può assumere svariate colorazioni, come blu, nero, cioccolato e cannella. Ammesse dallo standard ma meno frequenti sono le cromie crema, rosso e squama di tartaruga.
I riflessi argentati e scintillanti sono tipici della pelliccia dei mici di questa razza.
Le zampe del Burmilla Longhair sono sottili ma robuste, ben proporzionate rispetto al resto del corpo.
Gli arti posteriori risultano leggermente più lunghi rispetto a quelli anteriori. I piedini appaiono piccoli e di forma ovale.
Prima di adottare un nuovo amico a quattro zampe, è fondamentale conoscere la sua indole, per scoprire se possa essere compatibile con noi e con il nostro stile di vita.
Il carattere del Burmilla Longhair sintetizza i migliori pregi di Burmese e Persiano. Da un lato, infatti, questo micio è attivo, giocoso ed energico. Dall’altro, invece, conserva un temperamento placido e rilassato.
Gli esemplari di questa razza sono incredibilmente devoti e affezionati nei confronti della propria famiglia. Ciò li porta a soffrire la solitudine in assenza del loro umano di riferimento.
Grazie alla sua indole paziente e affettuosa, questo quattro zampe risulta particolarmente predisposto alla pet therapy.
Naturalmente, in virtù dei pregi elencati nel precedente paragrafo, l’adozione del Burmilla Longhair non può che essere caldamente consigliata anche alle familglie con bambini.
Questo micio, infatti, è un perfetto compagno di giochi per i più piccoli. Inoltre, grazie alla sua socievolezza, è adatto anche alla convivenza con altri pelosetti, siano essi cani o gatti.
Cosa c’è da sapere sulla salute del Burmilla Longhair? Si tratta di un gatto tendenzialmente sano e robusto.
La durata di vita media degli esemplari di questa razza si aggira tra i 12 e i 15 anni. Tra le malattie comuni che possono insorgere nel micio, di natura ereditaria e non, ci sono:
Come prendersi cura del Burmilla Longhair? Trattandosi di un micio a pelo lungo, è opportuno spazzolarlo una volta al giorno per evitare la formazione di nodi e boli di pelo.
Non solo: così facendo si eliminerà lo strato di pelo morto e si avrà modo di ispezionare regolarmente la cute del micio, captando la presenza di eventuali disturbi della pelle o di parassiti.
Cosa dare da mangiare al Burmilla Longhair, per mantenere questo micio forte e in salute?
Trattandosi di un carnivoro obbligato, l’alimentazione di questo quattro zampe deve essere principalmente basata sulla carne. I cibi ideali sono pollo, manzo, tacchino e coniglio.
Via libera anche al pesce, fonte di proteine e omega 3, seppur meno frequentemente.
Infine, attenzione alle quantità. Il Burmilla Longhair è un gatto predisposto all’obesità e decisamente goloso.
Per questo, occorre razionare i suoi pasti con l’aiuto del veterinario, che terrà conto di una serie di fattori come età, salute e stile di vita del micio.
Ti piacerebbe far accoppiare il tuo Burmilla Longhair, per far venire alla luce degli splendidi micetti? Ecco cosa sapere sull’argomento.
Lo standard ammette l’unione fra esemplari della stessa razza, sia nella variante shorthair che in quella a pelo lungo.
Generalmente, la gravidanza delle gatte ha una durata compresa tra i 63 e i 68 giorni. Il numero di gattini per ogni cucciolata varia tra due e quattro.
Nei primi mesi di vita i piccoli presentano un colore degli occhi e del pelo diverso da quello ammesso dallo standard, che tende a modificarsi progressivamente nel corso del tempo.
Se hai deciso di adottare un Burmilla Longhair, tra le decisioni più importanti che ti restano da compiere c’è quella del nome da dare tuo nuovo pelosetto.
Come destreggiarsi tra molteplici proposte, ognuna con il suo fascino? Il primo consiglio è quello di scegliere un appellativo che rispecchi una peculiarità del tuo amico a quattro zampe.
Si tratta di un gatto particolarmente loquace? Potresti optare per un nome che punti tutto su questa caratteristica, come Miao.
Inoltre, sarebbe bene evitare nomi eccessivamente lunghi, che non favoriscono la memorizzazione del micio. Se sei alla ricerca di idee e suggerimenti, consulta questo articolo, dove troverai oltre 6500 nomi di gatto femmina e maschio.
Tra gli appellativi più gettonati per il Burmilla Longhair ci sono:
Infine, chiudiamo la nostra scheda completa su questa meravigliosa razza felina con una serie di imperdibili curiosità sul Burmilla Longhair.
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Laura Bellucci
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