Quali sono le razze di gatti russe e che caratteristiche hanno questi felini che hanno le loro origini nelle lontane terre della Federazione? Quanti sono e tutte le loro particolarità.
Alla domanda: ‘Quali sono i gatti russi?’ si potrebbe rispondere ironicamente che sono quelli che sopportano bene le rigidissime temperature, tipiche di quella zona così distante dalle nostre terre. Ma che caratteristiche hanno le razze di gatti russi e in cosa si distinguono dalle altre? Ecco una lista di tutti i felini con origini russe, che potrà esserci utile non solo per sapere qualcosa di più sulle loro radici ma anche e soprattutto sulla loro personalità.
Che legame hanno i felini con gli abitanti delle terre russe? Pare vi fosse un particolare rispetto per la figura di questo animale, tanto che era l’unico ad essere ammesso nelle Chiese ortodosse.
Si trattava di animali che valevano quanto quelli impiegati nel lavoro dei campi, quindi molto preziosi: averne uno era segno di grande ricchezza quindi. Ma soprattutto non dovevano ‘subire’ i pregiudizi e le torture, come invece accadeva nei paesi occidentali. In questi ultimi infatti i felini venivano considerati alla pari delle streghe e, come quelle, bruciate sui roghi.
I gatti venivano anche scelti dallo Zar e quindi perfettamente addestrati alla vita del palazzo, sebbene la loro presenza fosse molto utile non solo per la compagnia: erano ottimi guardiani dei granai e davano ottimi risultati nella caccia ai topi.
infine pare certa la loro presenza nei mercati cittadini dove, tra un banco e l’altro, venivano nutriti di ogni cibo ci fosse in vendita, spesso con conseguenti problemi di peso. Più il micio era grosso, maggiore era il motivo di vanto.
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Ma quali sono le razze che hanno origini russe e come possiamo distinguerle dagli altri felini? Di certo hanno caratteristiche molto particolari: ecco di cosa si tratta.
Non era così difficile intuirlo: il Blu di Russia ha origini russe! Ma ciò che forse non si sa di questo felino è che la sua bellezza disarmante fosse apprezzata soprattutto dallo Zar e dalle ricche famiglie di quella terra.
Probabilmente originario dell’Isola dell’Arcangelo o Arcangelo, questo felino si distinse per la sua capacità di cacciare i topi sulle navi mercantili: un lavoro davvero molto apprezzato data la massiccia presenza di ratti a bordo.
Purtroppo la sua bellissima e folta pelliccia era apprezzata anche da chi aveva scopi lucrosi e senza scrupoli: spesso questi esemplari venivano scuoiati e la loro pelle venduta. Addirittura sta per diventare una razza in estinzione durante la seconda Guerra Mondiale. E’ solo grazie all’impegno degli Americani che si è salvata e possiamo godere della sua dolce ed affettuosa compagnia ancora oggi!
Anche in questo caso, come nel precedente, il nome ci dà un indizio fondamentale sulle sue origini. E se il pelo così lungo e folto fosse una caratteristica fondamentale per proteggersi dalle bassissime temperature dei boschi della Russia orientale? Probabilmente sì.
Il Siberiano infatti viene dalla taiga russa siberiana, ma pian piano la loro presenza si è diffusa in tutto il territorio circostante, merito anche della sua capacità di proteggere i granai dall’invasione di topi e dallo svilupparsi di infestazioni di parassiti. Senza contare che sono anche ottimi animali da compagnia, perché socievoli ed affettuosi, quindi molto gradita la loro presenza anche nelle case dei contadini e non solo.
A guardarlo ci si potrebbe chiedere (legittimamente): ma non si era detto che i gatti russi avessero il pelo lungo e folto per proteggersi dal freddo? A quanto pare questo felino sembra smentire ogni certezza in questo senso. Ma è possibile che un gatto come questo sia sopravvissuto ai freddi inverni russi? A quanto pare sì.
Il felino Don Sphynx, noto anche come Don Hairless o Russian Hairless, è completamente glabro ma l’assenza di peli è ‘compensata’ da una serie di qualità molto importanti tra cui la fedeltà e la dolcezza.
Amano stare in compagnia, soffrono la solitudine e preferiscono i luoghi al caldo: un camino e un maglione lo renderanno molto, molto felice. Medesima attenzione a non farli esporre troppo al sole: il pericolo di scottature è dietro l’angolo!
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Dalle zone dell’omonimo fiume del sud-est asiatico arriva il nome di questo felino, ma le sue origini sono ancora più regali. Pare infatti che i primi esemplari di questa razza siano stati un dono del Re del Siam allo Zar Nicola II. Uniti ai gatti Bobtail e Siamesi, con i quali convivevano, pare si sia sviluppata questa razza in tutte le sue particolarità.
Infatti è facile confondere un Mekong Bobtail con un Siamese, poiché hanno caratteristiche fisiche molto simili, come ad esempio intensi occhi blu, ma anche caratteriali come il fatto di essere sempre coccoloni e socievoli.
Razza naturale, non nata da incroci particolari, il Bobtail Kurilian è nato e cresciuto per tanti anni nell’isola di Sakhalin e nella penisola della Kamchatka in Russia. Ma come hanno fatto a ‘scovare’ questo felino che viveva indisturbato in queste terre? Perché in periodo di guerra, queste zone vennero scelte come basi militari.
E poi come resistere a questo felino con la sua inconfondibile coda a batuffolo, così simile ad un pon-pon? Se poi a questa simpatica caratteristica aggiungiamo un carattere dolce e socievole, diventa automaticamente uno dei gatti più dolci e scelti dalle famiglie russe, e non solo.
Francesca Ciardiello
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