Fa tristezza il solo pensiero, eppure ci sono razze di gatti a rischio estinzione che potrebbero non esistere più tra qualche tempo: ecco quali sono.
Triste immaginare un mondo con meno gatti? Eppure vi sono alcune razze di gatti di cui potremmo perdere le tracce a breve. Infatti vi sono alcune razze di gatti a rischio estinzione che, con le loro particolari caratteristiche, potrebbero sparire dalla circolazione. Vediamo di quali felini si tratta e perché rischiamo di non vederne più neppure un esemplare al mondo.
Probabilmente se pensiamo alla ‘selezione’ naturale della specie, in questo caso dei gatti, potrebbe venirci in mente una sorta di inadeguatezza delle caratteristiche del felino al mondo che lo circonda. Non è sempre così o almeno sono vari i fattori che possono contribuire al rischio di estinzione di questi animali. Essi sono sostanzialmente tre:
Oltre al fatto che gli habitat naturali diventino ogni giorno più inospitali anche per le specie con ottime capacità di adattamento, in realtà anche il fatto che gli esemplari non abbiano cibo a sufficienza è un fattore determinante. Ma a rendere ancora più complessa la sopravvivenza di questi felini è sicuramente la ‘mano dell’uomo’: i cacciatori che vanno alla ricerca di questi esemplari per scopi illeciti oppure per un mostruoso senso del divertimento.
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Una volta chiarite le cause del rischio di estinzione di alcuni particolari felini, vediamo quali sono le razze destinate a questo spiacevole destino. Non si tratta di felini molto comuni, ma abitanti alcune zone lontane dal mondo occidentale e spesso anche poco conosciute. Secondo alcune stime, sono 4 le razze che in breve tempo potrebbero far sparire le loro tracce sulla terra e sono le seguenti.
Conosciuto anche col nome di Catopuma badia, questo felino è tipico delle zone del Borneo, l’isola asiatica dell’arcipelago malese. Si tratta di una specie felina sconosciuta ai più, che dalle ultime stime conterebbe circa 2200 esemplari ancora viventi. La sua abilità nel muoversi ed agire al buio non la tiene lontana dal pericolo dei bracconieri.
Questi spietati cacciatori si insinuano nelle foreste e provano a catturare questi esemplari di piccole dimensioni (solitamente il gatto del Borneo non arriva a superare i 70 cm). Ma lo scopo di questa caccia qual è? La pelle di questi animali, molto ricercata dal settore tessile; inoltre spesso si catturano per venderli ad acquirenti come specie domestica.
Come se non bastasse anche l’habitat in cui vivono riesce a rendere più complicata la loro sopravvivenza: infatti l’estendersi delle piantagioni di palma da olio sta invadendo i territori abitati da questi felini.
Noto anche col nome di ‘gatto di Pallas‘ o ‘Otocolobus manul‘, questo felino è molto ricercato per via della sua preziosa pelle: il costante pericolo di essere cacciato ha contribuito a rendere il suo carattere sempre più schivo e diffidente.
Eppure non è un esemplare che si lascia catturare facilmente: il suo spirito di adattamento gli consente di sopravvivere nelle steppe e nelle zone di alta montagna dell’Asia centrale, fino a quasi 4000 metri di quota. Di lui sappiamo inoltre che si ciba degli animali che riesce a trovare in quelle zone, ovvero uccelli, roditori e pika, una specie di mammiferi Lagomorfi.
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