A volte, purtroppo, capita che il nostro amico a quattro zampe si smarrisca. Ma quanto lontano si può allontanare un gatto da casa? Scopriamolo insieme.
Non si augura a nessuno di smarrire il proprio amico a quattro zampe, e a volte, anche il solo leggere un articolo a riguardo e pensare che possa capitare proprio a noi può essere molto doloroso. Ma è meglio sapere tutto ciò che può essere utile nell’ipotesi in cui un giorno accada davvero. Dunque, quanto lontano si può allontanare un gatto da casa? Ecco cosa sapere.
Quanto lontano si può allontanare un gatto da casa
Il gatto, si sa, è un animale estremamente abitudinario. La sua vita è scandita da piccoli riti quotidiani, ad alcuni dei quali ci onora di esserne parte. Per quanto sia estremamente curioso ed ami esplorare il mondo che lo circonda, ha i suoi luoghi preferiti, e da essi non si allontana.
Insomma, se il vostro pelosetto è solito fare una passeggiata quotidiana all’aperto, rigorosamente in solitario, è molto probabile che frequenti i soliti posti.
Può capitare però, purtroppo, che il felino si smarrisca. Eppure, anche quando non riusciamo a trovare il nostro amico a quattro zampe, è molto più vicino di quel che possiamo pensare.
Secondo uno studio, il gatto, nelle sue passeggiate quotidiane, in media non si allontana più di cento metri dalla propria abitazione. L’esperimento, ideato da alcuni ricercatori dell’Università della Carolina del Nord, è stato condotto su mille gatti, sia randagi che domestici.
Grazie ad un Gps legato al loro collo, i ricercatori sono stati in grado di tracciarne i movimenti: ebbene, la maggior parte dei gatti non si allontanava per più di cento metri dalla propria abitazione o dal luogo eletto a proprio domicilio.
Pochissimi i felini intraprendenti; qualcuno di essi ha superato il chilometro di distanza, soglia oltre la quale ha invertito la rotta, tornando a casa.
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Perché è importante saperlo
Non si tratta solo di una semplicità curiosità per gattari od un mero dato statistico. L’informazione riveste carattere fondamentale per ritrovare il gatto smarrito. Perché aiuta a focalizzare le proprie ricerche in una data zona, senza disperdere energie psicofisiche.
Anche il fattore tempo è fondamentale. Spesso ci ritroviamo ad affrontare il fattore silenzio del gatto; il felino mette in atto una strategia di difesa, che purtroppo ci ostacola nel ritrovamento.
Il gatto si nasconde in un posto nel quale non può essere avvistato da potenziali predatori, e ivi rimane immobile, non mangiando né bevendo, anche per intere settimane.
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E purtroppo, laddove non lo si ritrovi in tempo, il fattore silenzio può causare la morte dell’animale. Per questo occorre subito cercare in ogni palmo situato nei dintorni della propria abitazione: un gatto non si allontana mai troppo da essa.
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