Se vi siete sempre chiesti come educare un gattino appena portato a casa ecco alcune regole da sapere. Quando parliamo di gatti le persone intorno a noi pensano tutte una cosa: INDIPENDENZA. Certo, il gatto è un animale indipendente e solitario, ma non tutte le apparenze sono vere! Il gatto stringe fin dalla più tenera età un legame molto forte con il proprio umano, forse più del cane a volte, che alla fine se gli viene dato cibo da uno sconosciuto mangia lo stesso, il gatto invece riconosce ambiente e profumi diversi dal proprio padrone. Una cosa a cui non tutti pensano è educare il proprio gattino a dei comandi molto semplici e intuitivi per la mente di un gattino. Tuttavia, utilizzando le tecniche corrette e con grande pazienza, è possibile addestrare il proprio gattino a diventare un compagno felice, sano e ubbidiente. Elenchiamo qui di seguito la breve guida per educare il nostro gattino.
Dobbiamo lasciare che il gattino passi le sue prime otto settimane in compagnia della madre e dei fratelli. Il gattino ha bisogno di essere educato in primis dalla madre, per poi condurre una vita indipendente dal resto del branco. La mamma gli insegnerà l’inibizione al morso, gli insegnerà come si gioca e quando è il momento di smettere di giocare. I gattini dopo lo svezzamento hanno un mese per imparare a mangiare i cibi solidi e secchi. Se invece possediamo una gatta che partorisce in casa potremmo aiutare la madre nello svezzamento, ed è comunque importante aspettare due mesi prima di separarli dalla mamma. Mamma gatta è importante perché insegnerà al gattino come dosare la forza e a usare la lettiera per fare i bisogni.
Nel caso in cui decidiamo di adottare un gattino dovremmo sempre sapere se è stato svezzato dalla mamma oppure se è stato preso da una cucciolata, o trovato per strada e quindi svezzato in casa. Dovremmo cercare di evitare di adottare gattini che non hanno eseguito lo svezzamento corretto con la madre perché potranno avere delle patologie comportamentali da adulti.
Una cosa importantissima per il gattino appena arrivato a casa e quella di farlo socializzare con più persone possibili nell’arco del primo mese di vita: uomini, donne, bambini, anziani, gente di corporatura diversa, aiuteranno il gattino ad essere meno aggressivo nei confronti degli estranei. Il primo obiettivo del padrone sarà quello di conquistare la fiducia del proprio gattino in modo tale che i comportamenti tipici dei gatti randagi che sono avversi agli umani siano sradicati dall’essere del gatto.
La prima regola da usare con il gattino sarà la PAZIENZA perché il gatto è un animale molto indipendente e si stufa facilmente di comportamenti che non gradisce. Sdraiati magari accanto a lui per insegnargli a sedersi e a darti la zampetta con un bocconcino risulterai sicuramente meno minaccioso e impositivo.
Usa sempre maniere gentili e i rinforzi positivi con bocconcini, quando il tuo gatto fa qualcosa di giusto, senza sgridarlo o strofinargli il muso sui bisogni, che è la cosa più sbagliata che un padrone possa fare. Di solito se un gatto viene ignorato a seguito di un comportamento sbagliato, tenderà a miagolare e a grattarsi le unghie sui mobili per attirare la nostra attenzione.
La furbizia starà nel dargli dei bocconcini sempre di sapore diverso magari dai gusti esotici e marinari in modo da attirare sempre la sua attenzione. Evita di sgridare il gattino più possibile perché altrimenti instaurerai in lui il senso di paura dell’essere umano che ogni volta che gli si avvicina scapperà pensando venga rimproverato. Questo comportamento lo porterà a trovare dei punti strategici nella casa dove potersi rifugiare quando si cercherà di prenderlo anche solo per una coccola o per portarlo dal veterinario.
Impariamo ad usare dei suoni particolari esclusivamente per riprendere il gattino quando fa qualcosa di sbagliato che saranno lui familiari sono nel momento in cui sarà compiendo un’azione sbagliata senza così creare in lui ansie e paure verso suoni diversi.
1.1 Usare dei sacchettini di erba gatta o semplicemente delle piantine da far germogliare d’erba gatta, aiuterà il nostro gattino ad apprendere più velocemente gli stimoli positivi che gli lanciamo, evitando così di portarlo verso ambienti e luoghi in cui potrebbe fare danni. Basterà strapparmi qualche foglioline e posizionarla verso il tipografico verso la sua cuccia oppure in luoghi dove vogliamo che il gatto giochi e si riposi. Non tutti i gatti sono attirati dall’erba gatta, per questo dovremo insegnarci con altri metodi ad esempio sacchettini di valeriana che i gatti adorano da impazzire e potremmo lasciarceli giocare anche per ore.
1.2 Dobbiamo concedere degli spazi privati al nostro gatto in cui può riposarsi senza temere l’attacco o l’arrivo improvviso di altre persone. Per evitare che si arrampichi sui balconi o su delle tende o in ambienti in cui può farsi male semplicemente dovremmo usare i giochini e l’erba gatto o dei bocconcini appetitosi ed attirarlo verso luoghi più sicuri in modo tale lui non avrà paura di noi scapperà animatrice avviciniamo.
1.3 Cerca di giocare spesso con il gattino in modo tale da farlo sfogare per almeno mezz’ora al giorno e in ultima analisi anche prima di farlo mangiare, cerca di stimolare il senso predatorio, magari con giochini legati a dei fili in modo tale da poter sfogare le sue energie. Si tratta di una parte fondamentale della vita quotidiana di un gatto, perché senza questo tipo di stimolazione può diventare di malumore o troppo agitato. Prendi un giocattolo, fai saltare e correre il gatto, prima di dargli il suo pasto. Generalmente, questi animali si lavano e dormono dopo aver mangiato. Gioca con il tuo micio per almeno 20 minuti al giorno o finché lui non perde interesse.
B.M
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