Vuoi sapere di più sui vari problemi che possono affliggere la spina dorsale del tuo gatto? Scopri tutte le cause possibili e le cure.
Quali sono i problemi posturali di cui può soffrire un gatto? Problemi alla spina dorsale dovuti a malformazioni congenite della stessa e delle vertebre. Quando da cuccioli iniziano a soffrire di alcuni difetti, il problema potrebbe non essere subito evidente, specialmente se è la nostra prima esperienza di convivenza con un gatto. Le ossa dei gatti sono purtroppo soggette a fratture e a malformazioni, per questo servirà contattare subito il veterinario per una diagnosi veloce appena noteremo dei segnali preoccupanti di postura nel nostro gatto.
Mettendo a paragone la spina dorsale felina e quella umana, noteremo che vi sono due sostanziali differenze: la prima è nel numero di vertebre mentre la seconda riguarda la clavicola. Nel gatto il numero di vertebre è maggiore, sicuramente anche per la presenza della coda: in tutto 7 vertebre cervicali, 7 lombari, 3 sacrali, 13 toraciche le caudali (della coda) da un minimo di 14 a un massimo di 28. Il secondo aspetto riguarda l’assenza della clavicola nel felino, sostituita da un piccolo tessuto clavicolare nascosto tra i muscoli pettorali. Questo è il motivo per il quale il gatto ha un torace più stretto e flessibile per insinuarsi negli spazi stretti. La muscolatura felina aiuta questa flessibilità dello scheletro e gli consente arcuati movimenti e passaggi altrimenti impensabili per uno scheletro ‘rigido’.
Malformazioni delle vertebre, delle ossa, spina bifida e displasia sono solo alcune delle problematiche che possono affliggere il nostro povero gatto. Magari questi nomi non ci diranno granché, ma segnalarne i sintomi potrebbe aiutarci a rendere un quadro più chiaro della situazione al nostro veterinario di fiducia.
L’atlante e l’asse sono la prima e la seconda vertebra cervicale alla base del cranio felino. Di solito una malformazione comprime il midollo spinale che provoca paralisi totale degli arti e morte imminente.
Si tratta di uno sviluppo incompleto del corpo del felino e dell’arco vertebrale, molto comune anche nei cani. Probabilmente è dovuta a una mancata ossificazione di una metà del corpo vertebrale, o ad un’anomala distribuzione delle arterie che non hanno vascolarizzato bene. Le emivertebre possono essere unilaterali, dorsali o ventrali.
Quando la spina dorsale del gatto è visibilmente storta e le vertebre si schiacciano e formano un cuneo.
Deformazioni strutturali della spina dorsale che inclinano in maniera innaturale le normali curve della colonna vertebrale. La lordosi nell’uomo è caratterizzata da un infossamento profondo della colonna vertebrale nella regione lombare, con un bacino all’indietro e un dorso curvo. La cifosi è una curvatura della colonna vertebrale che curva la schiena e porta il bacino in avanti. La scoliosi infine comporta una o più curve della colonna vertebrale che appare anche rotata su sé stessa.
In questo caso una vertebra assume, in parte o completamente, la tipologia morfologica della vertebra sottostante o sovrastante.
In questo caso non vi sono dei sintomi evidenti nel caso una vertebra fosse saldata ad un’altra, come nella cosiddetta ‘vertebra a farfalla’.
E’ una malformazione sacrococcigea, ovvero delle vertebre della parte bassa della spina dorsale, di conseguenza la coda è tronca.
Il gatto presenterà un’andatura debole a causa del fatto che le zampe posteriori non riescono a sorreggerne il peso. È un tratto dominante del gatto di Manx, una razza felina caratterizzata da una mutazione della colonna vertebrale. I suoi esemplari sono manchevoli in parte o totalmente della coda e hanno le zampe posteriori più lunghe di quelle anteriori.
Una disfunzione del midollo osseo che non è regolarmente sviluppato.
I motivi alla base delle malformazioni spinali feline possono essere sia di tipo genetico, sia acquisite dalla mamma gatta nel corso della gravidanza: in questo caso sia le tossine sia carenze alimentari possono aver determinato una malformazione genetica. Tra le cause possibili è d’obbligo annoverare anche il nervosismo e lo stress del gatto.
Diversi ed efficaci sono gli strumenti a disposizione del veterinario per diagnosticare il tipo di problema. Innanzitutto l’esperto dovrà avere un quadro genealogico molto chiaro del felino in questione, sapere (dal padrone) quando e in che modo si sono manifestati i primi sintomi per poi procedere ai test successivi. Ecco quali sono gli strumenti tecnologici a disposizione dell’esperto per definire il quadro clinico:
Naturalmente ad ogni tipo di problema vi è, quando possibile, una cura adeguata e specifica. In alcuni casi è consigliato dall’esperto l’intervento chirurgico, ma in assenza di altri danni alla colonna vertebrale del gatto. La chirurgia inoltre può essere considerata solo se il problema viene riconosciuto in tempo. Quello che possiamo fare noi umani per aiutarli è garantire al gatto il riposo assoluto e dargli il nostro affetto.
Una volta diagnosticato il problema sarà necessario fissare regolari visite (circa ogni 4 mesi) dal veterinario, per notare i progressi. Le successive radiografie a raggi X aiuteranno a valutare la condizione della colonna vertebrale felina. Spesso i problemi alla spina dorsale sono accompagnati da incontinenza o costipazione o da infezioni urinarie molto fastidiose: in questo caso facciamo attenzione all’alimentazione del gatto e a una cura di antibiotici.
Quando abbiamo una diagnosi certa del problema alla spina dorsale del gatto, sarà meglio che gli si impedisca l’accoppiamento per evitare che la prole possa sviluppare malformazioni spinali o vertebrali. I disturbi ereditari quindi dovrebbero ‘costringere’ il padrone alla sterilizzazione del gatto, proprio per preservarne la specie.
Si tratta di una malattia degenerativa della colonna vertebrale del gatto: si formano degli speroni ossei (escrescenze) lungo di essa e ne impediscono il buon funzionamento. Sebbene la qualità della vita possa essere comunque sufficiente, i gatti potrebbero avere problemi di flessibilità e dinamici: in pratica perde la sua elasticità. Potrebbe essere dovuta all’invecchiamento e quindi presentarsi nel gatto anziano, ma anche dovuta a una predisposizione genetica, al sovrappeso e a sforzi intensi.
Quando gli speroni si sviluppano potrebbero formare dei ponti: la rottura di questi collegamenti potrebbe danneggiare il sistema neurologico del gatto e costringerlo alla rigidità. I gatti con spondilosi provano dolore a fare qualsiasi tipo di movimento, anche nel defecare. Questa malattia ovviamente avrà le sue ripercussioni anche nella vita sociale del gatto. Purtroppo non vi è una cura per questo tipo di problema, anche se in alcuni casi la chirurgia ha dato risultati soddisfacenti.
Spesso dei traumi forti come cadute da grandi altezze e incidenti stradali possono compromettere il midollo spinale. Essi possono creare edemi, emorragie interne e necrosi del tessuto del felino, ma anche fratture e lussazioni delle vertebre. Naturalmente la cura e la guarigione dipendono dal caso specifico, ma l’attività fisica controllata ha dato buoni risultati. In altri casi la chirurgia ha stabilizzato il segmento vertebrale lesionato.
La prognosi dei gatti con questo tipo di fratture e lesioni dipende non solo dalla situazione in sé, ma anche dalla tempestività dell’intervento e dallo stato degli altri organi. Il post operatorio di fisioterapia può variare da poche settimane a mesi, nei quali il gatto dovrà sentire tutto il nostro affetto per poter affrontare i dolori e le cure necessarie.
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F.C.
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