Il gatto al guinzaglio, perché è utile e come educarlo
Nell’immaginario di tutti, il gatto rappresenta la libertà. Una specie indipendente che difficilmente si sottomette ai comandi, non ama le costrizioni o le limitazioni. Convivere con un gatto significa condividere gli spazi, momenti di affetto e di coccole ma stabilire delle regole nella casa.
Educare un gatto è molto più difficile rispetto all’insegnare qualcosa ad un cane. Il processo di addomesticamento è molto più recente e il gatto ha preservato un maggiore istinto nella vita di tutti i giorni, a differenza del cane che si rivela più obbediente e collaborativo.
Il gatto è autonomo, entra ed esce di casa a qualsiasi ora, fa i suoi bisogni da solo e non obbedisce ai comandi. Alcuni gatti non hanno l’opportunità di accedere all’esterno e si accontentano di un balcone o del cornicione di una finestra. Ecco perché per alcuni comportamentisti di gatti, può rivelarsi utile insegnare al gatto ad uscire al guinzaglio. Sherry Woodard, un’esperta americana ha infatti sottolineato che il guinzaglio si può rivelare uno strumento utile e benefico per i gatti, soprattutto per quelli che vivono in appartamento e per cui una passeggiatina non guasta.
I gatti sono creature curiose, in cerca di avventure, amano esplorare e mettere alla prova il proprio corpo, amano odorare, farsi le unghie sugli alberi. Sono contemplativi e osservano qualsiasi movimento.
Il gatto ragiona su come usare il suo corpo. Osservando un albero, un gatto studia il percorso migliore per arrampicarsi. Elementi che stimolano la sua indole e lo rendono al contempo più riflessivo. Un gatto non ha bisogno di correre come un cane. Ma sicuramente il contatto con la natura è fondamentale per un suo equilibrio. A partire dall’aria all’aperto e il contatto con il sole che lo aiutano sicuramente a vivere meglio durante la giornata.
A differenza del cane, il gatto è più timoroso, risponde maggiormente ai rumori. Non è socievole e se incontra altri simili può generarsi uno scontro o provocare la fuga. Un gatto non risponde al richiamo. Se scappa, rischia di esporsi a numerosi pericoli soprattutto per strada e se non è abituato ad uscire.
Inoltre, i cuscinetti delle zampe sono più delicati e rischia di ferirsi più facilmente con pezzi di vetro o qualsiasi altro materiale tagliente.
Per chi vive in città, è sempre difficile far accedere il gatto all’esterno, in un luogo sicuro o avere un giardino riparato. Per questo, è possibile abituare l’animale al guinzaglio. Si tratta di una procedura che richiede tempo e pazienza. Non solo l’animale deve abituarsi alla pettorina e alla lunghezza del guinzaglio. Dovrà desensibilizzarsi ai rumori, ai movimenti, alle persone e all’ambiente in cui si troverà a camminare, imparando a fidarsi del padrone.
La passeggiata all’esterno deve essere pensata per il gatto. Non si tratta di portare fuori il cane per fargli fare i bisogni, attività fisica o per farlo socializzare.
Portare a passeggio il gatto significa scoprire i luoghi, fare lunghe soste perché il gatto ama osservare, sentire gli odori. Il gatto si soffermerà ad odorare e guardare le lucertole o gli uccelli sugli alberi. Se ha timore, tenderà a nascondersi dietro ad un vaso o un albero. La passeggiata con il gatto deve essere contemplativa e aiuterà sicuramente le persone a riscoprire il piacere del vivere “lento”.
Inoltre, abituare il gatto ad uscire al guinzaglio può essere utile quando si parte in vacanza con l’animale. Sarà più facile gestirlo e il gatto avrà meno timore di trovarsi in luoghi sconosciuti.
Prima di tutto è importante scegliere il tipo di collare per portare fuori il gatto. Di sicuro è meglio evitare il collare, in quanto il collo è una parte molto sensibile del gatto che non deve essere sollecitata dagli strappi. Una zona del corpo dove ci sono grossi vasi, nervi, linfonodi o ghiandole. Inoltre, il gatto può sfilarsi facilmente il collare che non è sicuro e non garantisce il controllo del gatto all’esterno.
Per portare il gatto all’esterno è consigliata la pettorina. Ci sono diversi modelli, alcuni dei quali sono più efficienti.
I gatti non sono abituati ad essere legati per questo bisogna prevedere molti elementi. Si potrebbe rivelare utile abituarlo fin da cucciolo.
C.D.
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