Belle da vedere e pratiche da curare, ma possono essere pericolose per i nostri quattro zampe: le piante grasse velenose per cani e gatti.
Molti le scelgono per i loro colori, altri invece per il fatto che non hanno bisogno di essere innaffiate ogni giorno ma per alcuni nostri ‘coinquilini’ potrebbero essere davvero molto dannose: ecco quali sono le piante grasse velenose per cani e gatti. Se non vogliamo creare problemi alla loro salute, è opportuno tenerle fuori dalla portata delle loro zampe e non solo.
Le piante a cui non dobbiamo rinunciare se abbiamo un cane o un gatto
Chi ha detto che non ci si possa circondare di piante quando si convive con un quattro zampe? Però bisogna fare attenzione a sceglierle bene per evitare che il contatto con esse possa danneggiarli.
E’ probabile che alcune di esse non siano del tutto conosciute, mentre altre possiamo tenerle in casa perché altamente consigliate anche dal nostro veterinario di fiducia. Per averne un breve elenco, ecco tutte le piante da appartamento che possiamo esporre in casa anche a portata di zampa:
- orchidea,
- erba gatta,
- erbe aromatiche,
- erba miseria,
- kentia,
- peperomia,
- Coda di Burros,
- calathea,
- Hawortia,
- clorofito,
- Beucarnea (o anche detta ‘Mangiafumo’),
- Chamadorea,
- Echeveria,
- Cactus di Natale,
- Felce di Boston.
7 piante grasse velenose per cani e gatti: quali non avere in casa
Chi ama questo genere di piante, utili non solo per arredare le nostre case ma anche per l’effetto ‘purificante’ che hanno per l’aria domestica, può tirare un sospiro di sollievo poiché non tutte sono velenose per cani e gatti. Ve ne sono 5 in particolare che però possono avere un effetto tossico sulla loro salute, soprattutto se ne mangeranno o vi entreranno in contatto.
Si potrebbero tenere fuori dalla loro portata ma, si sa, quando un felino in particolare vuole raggiungere una superficie la vivrà come una sfida da vincere (peggio ancora se si tratta di un posto in alto). Insomma quelle che non dovremmo mai acquistare saranno:
- l’aloe vera (l’aloina causa inappetenza, problemi alle urine, convulsioni, episodi di vomito e diarrea, stanchezza generale),
- Giada (perché causa problemi cardiaci, letargia e difficoltà di equilibrio),
- Kalanchoe (i glicosidi cardiaci contenuti potrebbero portare non solo danni gastrointestinali ma anche cardiaci, respiratori fino alla morte dell’animale),
- foglia di violino (detta anche ‘pianta del panda’, tossica per la bocca e che potrebbe causare danni allo stomaco),
- senecio (piante che si appendono, ma se fossero alla portata degli animali potrebbero causare problemi intestinali e letargia),
- pianta del serpente (altrettanto pericolosa per possibili problemi intestinali),
- Enopla, Monstrose e Corn Cob Cactus (o Euphorbia Succulente che sono pericolose non solo per gli animali ma anche per gli esseri umani che ne entrano a contatto).
Piante grasse velenose per cani e gatti: cosa fare in caso di avvelenamento
E’ opportuno saper riconoscere immediatamente i sintomi per allertare il nostro veterinario oppure condurre l’animale al pronto soccorso veterinario più vicino. Se siamo certi che il nostro cane o gatto abbia ingerito foglie o altre parti di una pianta grassa citata tra quelle velenose, segnali allarmanti di intossicazione o avvelenamento nel cane e del Micio potrebbero essere: vomito, diarrea, ipersalivazione, problemi cardiaci e insufficienza renale.
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Tra gli altri consigli utili forniti dagli esperti vi sono quello di non indurre il cane o il gatto a vomitare, evitare di somministrargli acqua o altre cose da bere o farmaci (senza aver prima consultato il medico). Potrebbe accadere anche quando siamo fuori casa, quindi facciamo sempre attenzione a non perdere di vista i nostri amici quando escono.