Perché il gatto non sente il sapore dolce?Quali sono i sapori che percepisce e come è fatta la sua lingua? Scopriamo tutte le risposte.
Quante volte ci siamo ritrovati insieme al nostro gatto, su di un divano sotto una copertina, nelle fredde serate d’inverno, a guardare la televisione o a leggere un buon libro, ma con il desiderio di assaporare un buon dolce accompagnato da una gustosa e confortante cioccolata calda.
Penso un po’ tutti coloro che vivono con un gatto hanno già vissuto o vivranno presto questa situazione. Spesso infatti per noi umani fare merenda con qualcosa di dolce o terminare la cena con un dolcetto è molto usuale, ma possiamo condividerla con il nostro gatto questa coccola? Ma poi è vero che il gatto non sente il sapore dolce?
Il gatto non sente il sapore dolce a causa di una capacità di autodifesa sviluppata naturalmente dal suo organismo durante l’evoluzione della loro specie. Il gatto genera con difficoltà una delle due proteine necessarie per gustarlo, a differenza di noi umani che abbiamo entrambe le proteine nelle nostre papille gustative.
Il motivo sarebbe il non funzionamento del gene che controlla la produzione di questa proteina. Il gene in questione viene pertanto definito “pseudogene”, cioè un gene che ha perso le sue funzionalità. Il gatto rifiuta qualsiasi cosa contenga zucchero o dolcificanti sintetizzati, come la saccarina. Tutto questo a differenza della maggior parte dei mammiferi.
Questa sua mancanza ha fatto in modo di determinare una dieta del gatto prettamente carnivora. Ma se teniamo in considerazione il cibo mangiato in natura che il gatto ha sempre cacciato, non ci deve sorprendere che il sapore dolce non rientri a far parte della varietà di gusti ampliati in questa specie.
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La lingua del gatto è un organo muscolo, molto elastico e lunga, dotata di papille sottili ruvide e incurvate all’indietro, situate nella parte centrale del corpo della lingua; queste papille particolarmente utili al gatto per la pulizia del proprio mantello. Poi sono anche presenti papille gustative a forma di fungo, situate in particolare sulla punta e sui lati della lingua, e infine papille sensitive circumvallate alla base della lingua.
La preferenza di un cibo piuttosto che di un altro si sviluppa nel gattino già nel grembo della madre, a seconda della dieta offerta alla gatta durante la gestazione. Per avere invece un quadro più preciso è possibile affermare che nel gatto i recettori per il gusto (papille gustative) si trovano sulla lingua, l’epiglottide, il palato molle, le labbra, le guance e la gola. Nello specifico è stato stabilito dagli esperti della materia che:
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Ricordiamoci sempre che ciò che è delizioso per noi può essere una minaccia per la salute dei nostri animali domestici. Di seguito alcuni degli alimenti che risultano tossici per il nostro gatto:
Teniamo ben presente che per ogni variazione alimentare del gatto, è sempre meglio rivolgersi al veterinario, solo lui è in grado di poterci dare pareri attendibili.
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Raffaella Lauretta
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