A dicembre 2015, sono stati pubblicati, sulla rivista Science, i risultati di una ricerca condotta dalla University of Alabama che ha dimostrato perché i gatti sono più longevi dei cani.
Un dato che in parte deriva da aspetti comportamentali, legati all’evoluzione e alla riproduzione. Steven Austad, studioso di biogerontologia, autore dello studio, ha evidenziato che in generale gli animali più grandi sono più longevi anche per il fatto che siano esposti ad un minor numero di pericoli.
“Non si tratta di una questione di sopravvivenza, ma del risultato di milioni di anni di pressione evoluzionaria. Balene ed elefanti possono permettersi di utilizzare il loro tempo per sviluppare corpi più robusti perché corrono meno il rischio di essere attaccati. I topi e altri piccoli animali devono invece utilizzare le loro energie per crescere e riprodursi più in fretta possibile”, ha spiegato Austad.
In questo scenario però la differenza di speranza di vita tra cane e gatto, aumentata del 20% in epoca contemporanea, non dipende dalla taglia. Viene stimato che i gatti vivono di media tre anni di più dei cani. Inoltre, i cani piccoli hanno un’aspettativa di vita maggiore a quelli di taglia grande.
Secondo lo studioso, la longevità di queste due specie in particolare andrebbe ricercata nei loro antenati: il lupo in natura ha un’aspettativa di vita di 11/12 anni, mentre i gatti selvatici possono arrivare fino a 16 anni. Austad ritiene che il lupo essendo un animale socievole ha più probabilità di contrarre malattie contagiose all’interno del branco. Al contrario il gatto è più solitario e si difenderebbe meglio dalle prede.
Ecco il video esplicativo di questa teoria pubblicato da Science
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