Perché i gatti sono matti per l’erba gatta? Ecco quali sono le caratteristiche di questa pianta e cosa accade quando la mangiano.
I padroni più attenti lo sanno: se vogliono rendere felici i loro felini devono dare loro erba gatta. Ma quali sono le caratteristiche benefiche di questa meravigliosa pianta? Ma soprattutto: fa male ai nostri gatti quando la mangiano? Ecco tutto quello che si deve conoscere su questa pianta e alcune utili indicazioni per coltivarla nel nostro giardino.
Indice
Erba gatta: di cosa si tratta
Il suo nome in botanica è Nepeta Cataria, ma è nota come ‘erba gatta’ o gattaria o menta dei gatti. Si trova sparsa in tutti i continenti tranne in Australia, sebbene non da tutti sia apprezzata allo stesso modo. In particolare negli USA la considerano dannosa a causa della facilità e la brevità con la quale si riproduce. In Italia si trova soprattutto nelle zone montane e sulle Alpi. Se pensiamo di averla vista nei negozi di articoli per animali probabilmente ci inganniamo: quella filiforme è solo una delle 250 varietà di erba gatta; quella ‘originale’ ha un gradevole profumo di menta.
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Erba gatta: proprietà
Non lasciamoci ingannare dalle apparenze: la vera erba gatta non ha lunghi fili verdi filiformi. Si tratta di un’erba aromatica che ha un fusto alto e grigio, dall’aspetto legnoso. I fiori invece sono piccoli e delicati divisi in coppie, di colore bianco-rosato oppure lilla. Infine la completano le foglie sempre più piccole all’estremità superiore. L’erba gatta appartiene alla famiglia delle Labiate ed è caratterizzata da un odore mentolato dovuto al nepatalattone, che ‘strega’ i gatti. Ne vanno matti anche se il suo utilizzo è spesso legato a motivi poco ‘edificanti’: infatti spesso la mangiano per vomitare boli di pelo o in caso di indigestione.
Perché coltivare erba gatta: benefici
Ma l’erba gatta fa male ai nostri gatti? Ci sono rischi per il gatto che mangia l’erba? Assolutamente no! Anzi ha un effetto euforizzante e non fa bene solo ai nostri amici a quattro zampe.
Fa bene ai gatti
Non è solo questione di gusto, ma soprattutto di salute. I gatti sono attirati dal particolare odore di menta che emana, e allo stesso tempo sono portati a stare lontani da quelle velenose. Ne sono così attratti da sembrare ipnotizzati: perfino gli spray all’essenza di erba gatta sono efficaci allo scopo. Come già accennato l’erba gatta ha anche una funzione digestiva: mangiando i fili di quella filiforme stimolano lo stomaco ad espellere i boli di pelo.
E’ utile anche all’uomo
Non solo piace ai gatti ma è anche un ottimo repellente per insetti e zanzare. Averla in casa dunque è un piacere. Non solo per il suo gradevole profumo di menta ma anche perché tiene lontano il pericolo delle punture di insetti sui nostri animali e su noi umani. In particolare dà beneficio anche alle donne durante il ciclo mestruale grazie alle sue proprietà antispasmodiche. Inoltre essa è utile in caso di:
Contratture
Insonnia
Stress
Crampi
Catarro bronchiale
Indigestione
Mal di testa
Stati febbrili
Come coltivare erba gatta
Tutti i padroni dei gatti dovrebbero dedicare, quando possibile, uno spazio in giardino dove coltivare erba gatta. Non ha bisogno di particolari cure, cresce da sé e in tempi anche piuttosto brevi. E’ possibile piantare semi oppure trapiantarne una comprata in vasetto.
Condizioni climatiche adatte
Non occorre un clima particolare per farla crescere: nasce e si sviluppa ovunque, col sole o in ombra, ma è preferibile in ambienti soleggiati. L’importante è che il terreno sia sempre umido e costantemente drenato: è importante infatti innaffiarle poche volte al giorno.
Piantare semi
Se abbiamo acquistato dei semi di erba gatta è importante piantarli tutti vicini sia che si tratti di un piccolo pezzo di guardino sia che si tratti di un vaso. In quest’ultimo caso è importante scongiurare il ristagno di acqua con dei sassolini sul fondo e ricoprirli di terreno. Su questo strato di terriccio fare dei piccoli fori e posizionarvi i semi: una volta ricoperti di terra e di acqua dopo una settimana darà i suoi frutti.
Trapianto
E’ preferibile utilizzare i semi, ma se abbiamo già delle piante basta concimarle con del compost casalingo.
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F.C.
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