I pasti del gatto e gli errori da evitare per rendere questo momento il più piacevole della giornata. Ma quali sono gli sbagli da non commettere?
Quando si parla di discute di quante volte al giorno deve mangiare un gatto, ciò che bisogna tenere in considerazione è l’età, le abitudini, lo stile di vita e le caratteristiche fisiche del proprio animale domestico. In linea di massima per un’alimentazione corretta, il gatto deve mangiare solitamente due volte al giorno, mattina e sera se viene nutrito con alimentazione umida.
Altrimenti la tendenza del gatto è quella di effettuare più volte piccoli pasti nell’arco della giornata, soprattutto con gli alimenti secchi. Queste tendenzialmente le direttive degli esperti ma ciò di cui vogliamo trattare in questo articolo sono i pasti del gatto e gli errori da evitare.
Come comportarci con i pasti del gatto e gli errori da evitare quali sono? Diciamo che chiunque ha la fortuna di vivere con un gatto, sa bene o almeno crede di sapere come comportarsi, ma ciò che maggiormente viene ignorato sono i vari errori che purtroppo vengono commessi anche inconsapevolmente.
Errori che possono riguardare il modo di nutrire l’animale, il modo di conservazione dei cibi, la qualità e anche la quantità. Nei prossimi paragrafi vedremo come comportarci con i pasti del gatto e gli errori da evitare per una vita sana dell’animale.
Primo fra tutti come errore è quello di considerare il gatto un piccolo cane. La convivenza con il gatto è differente da quella con il cane e chi ci vive lo sa bene. Anche se a volte li consideriamo molto simili sotto determinati aspetti, parliamo sempre e comunque di due animali molto differenti nei loro comportamenti.
In particolare per quanto riguarda il cibo, il gatto assume un atteggiamento molto testardo nei confronti di un pasto che non è di suo gradimento. Il felino è talmente testardo che sembra mantenere il principio, lasciando per giorni la sua ciotola piena e arrivando a farsi morire di fame.
Ma se ha deciso di non mangiare ciò che non è di suo gradimento, stanne certo che non lo mangerà piuttosto rischia di farsi venire la lipidosi epatica felina per il digiuno eccessivo.
Cosa che non accadrebbe con il cane che resisterebbe massimo un giorno. Per quanto riguarda invece le dosi, anche esse non possiamo considerarle a pari di un cane. Cerchiamo di non lasciare che il gatto diventi obeso, va da sé che è impossibile che un gatto possa mangiare le stesse quantità di un cane o gli stessi alimenti in commercio. Infondo se esiste una linea di alimenti per gatti e una per cani un motivo e anche più di uno ci sarà sicuramente.
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Con i pasti del gatto gli errori da evitare non sono solo le quantità o la qualità, bensì bisogna stare attenti anche alla conservazione del cibo. Molto spesso utilizziamo alimenti non solo fatti in casa ma anche prodotti che troviamo in negozi specializzati, ai quali dobbiamo stare molto attenti alle modalità di conservazione. Un cattivo mantenimento potrebbe deteriorare e mandare a male il cibo che poi somministriamo inconsapevolmente al nostro gatto.
Un altro errore che ci capita di commettere è quello di eliminare la confezione originale, magari per ridurre l’ingombro, sottavolutandone la sua importanza. Eliminare l’imballaggio di origine significa togliere informazioni importanti sul prodotto, la data di scadenza, le proprietà e in ultimo, ma non per importanza, il nome del prodotto.
Ti sembrerà strano perché starai pensando che un croccantino vale l’altro. Solo chi vive con un gatto sa che non è così. Se il tuo amico peloso impazzisce per un pasto in particolare sarà meglio non dimenticare la marca e il gusto altrimenti come abbiamo precedentemente detto sarà capace di non mangiare e sentirsi male, se sbaglierai l’acquisto.
Inoltre le buste dei croccantini, sono state progettate per garantire la freschezza del cibo il più a lungo possibile, basterà rispettare il modo corretto di chiusura e manterranno un sapore inalterato. Non esporre il cibo al prolungato contatto con l’aria e con l’umidità, infatti, degrada più velocemente la qualità degli alimenti e si aumenta il rischio di contaminazioni batteriche e micotossicosi.
Anche l’imballaggio ha la sua importanza, perché se la scatoletta è deteriorata, bucata o ammaccata potrebbero essersi create delle microfessure da cui potrebbero essere entrati batteri contaminanti o batteri che producono gas e fermentazioni.
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Per i pasti del gatto gli errori da evitare come abbiamo visto sono diversi ma quello più importante per il rispetto della salute del nostro animale e quello che riguarda la scadenza del cibo. Leggere sempre in modo accurato la data di scadenza sulle confezioni e non solo se parliamo di cibo fatto in casa, ricordiamoci che non più di due giorno è il caso di conservalo. Un alimento non fresco non è sicuro e oltre a rischiare di perdere la qualità organolettica dell’alimento e si rischiano anche contaminazioni batteriche.
La stessa attenzione che bisogna avere per la scadenza è necessaria averla per gli alimenti che non vanno esposti al sole. Anche se lasciati nella propria confezione salva-freschezza la maggior parte degli alimenti abbandonati al sole, potrebbero alterarsi le loro proprietà all’interno e rischiare contaminazioni batteriche.
Quante volte ci è capitato di avere rimanenze di cibo del gatto ma non è abbastanza per un pasto adeguato e chi non ha avuta la tentazione di aggiungere la scatoletta di cibo nuovo al vecchio? In quel momento ci sembra la soluzione migliore per non fare sprechi, ma è una scelta che potresti pagare in futuro.
Questo perché anche nel cibo vecchio, come abbiamo potuto capire nei paragrafi precedenti, c’è la possibilità di contaminazioni che può nuocere alla salute del gatto. Ecco perché davanti ad eventuali dubbi sui pasti del gatto e gli errori da evitare, sempre meglio consultare il veterinario di fiducia.
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Raffaella Lauretta
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