Azzurri, verdi, gialli: perché gli occhi del gatto cambiano colore? Tutte le cause di questo fenomeno e quando si verifica nella vita del micio.
Uno dei tratti caratteristici del muso del gatto è sicuramente lo sguardo, e quindi i suoi occhi. Sono questi a rendere un gatto ancora più affascinante tra i suoi simili. Ma come è possibile che un micio appena nato abbia un paio di occhi diverso da quelli che avrà quando sarà più grande? Alla base di questo fenomeno vi sono alcune cause del tutto naturali, quindi non c’è motivo di allarmarsi, sebbene in alcune circostanze è il caso di andare a fondo. Vediamo quando questo accade e perché gli occhi del gatto cambiano colore nel corso della sua vita.
La differenza tra la vista umana e quella felina è, per certi aspetti, abissale. Non tanto per la morfologia dell’occhio ma per la capacità visiva del felino, che è in grado di vedere anche al buio. A differenza dell’uomo, il gatto riesce a vedere peggio alla luce diurna. Gli elementi che compongono l’occhio del micio e quello dell’uomo sono comuni: cornea, pupilla, nervo ottico, iride, retina e il cristallino. La differenza sta nella terza palpebra, ovvero una membrana che protegge il bulbo oculare dagli agenti atmosferici esterni. La vista del gatto rappresenta un’arma fondamentale per l’attività di caccia degli stessi felini, ed è ovvio che sia particolarmente sviluppata rispetto a quella umana.
La gamma di colori che caratterizzano gli occhi del gatto varia dal marrone al giallo, al verde all’azzurro al grigio etc., si accompagna a una grande varietà di sfumature. Ma difficilmente il colore della nascita (solitamente l’azzurro) viene mantenuto per tutta la durata della sua vita. Spesso poi sarà la stessa razza a determinare un preciso colore di occhi.
Il colore non dipende dalla pigmentazione dei colori ma dalla rifrazione della luce. Gli altri colori sono dovuti alla combinazione tra pigmenti e la percentuale di trasparenza. E’ l’iride a contenere elementi, cioè i melanociti, che producono la melanina che determinerà il colore degli occhi da adulto, sebbene molti di essi mantengono il colore azzurrino della nascita.
Le eccezioni alla regola sono rappresentati da quelle razze che mantengono gli occhi azzurri della nascita e sono: il gatto Himalayano, il Tonchinese, il Birmano, il Balinese, il Ragdoll, lo Snowshoe e lo Javanese.
Chiariamo che un felino appena nato non ha già la vista sviluppata e dunque non vede, tanto da compensare questo senso con il tatto e l’olfatto. Solo col passare dei giorni, in cui si occupano solo di mangiare e dormire, riescono ad aprire gli occhi (accade intorno alla seconda settimana). Ma in realtà anche dalla seconda settimana di vita la vista non può considerarsi sviluppata; è verso il secondo mese, grosso modo, che riusciranno a vedere bene (naturalmente i tempi possono cambiare da gatto a gatto).
Tra i 3 e i 6 mesi di età il colore degli occhi del gatto cambia, o potrebbe cambiare. Gli occhi sono azzurri negli esemplari appena nati, perché la luce viene rifratta dalle cornee. Solo verso la settima settimane di vita si noterà il cambiamento di colore. Se esso avviene quando il gatto è anziano però, alla base potrebbe esserci un motivo di salute, di cui accenneremo in seguito. Dal colore azzurro della nascita solitamente passano a quello giallo, verde o resterà azzurro. Nei mesi di ‘cambiamento’ il colore può essere misto, con diverse sfumature, e da una piccola parte potrebbe passare a ricoprire l’intero iride.
Se si tratta di un gattino appena nato, il fenomeno del cambiamento di colore degli occhi è del tutto naturale. Ma se è il gatto anziano a cambiare colore, si tratterà di un accumulo di granuli di lipofuscina negli occhi: si tratta di pigmentazioni di colore marrone, che appaiono proprio quando l’occhio ‘invecchia’. Anche in caso di uveite il gatto può cambiare colore degli occhi: meglio tenerla sotto controllo poiché si tratta di una patologia spesso legata ad altre, come ad esempio la FIP o la Toxoplasmosi. Altrettanto responsabili del cambiamento di colore possono essere i tumori e i traumi all’occhio: in tutti questi casi sarà necessario richiedere l’intervento del veterinario.
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