È obbligatorio il microchip per il gatto in Umbria? E se sì, quando? Scopriamo cosa stabilisce in materia la normativa regionale.
La disciplina degli animali di affezione, per quanto regolata a livello nazionale dalla Legge quadro n. 281 del 1991, è caratterizzata da una grande varietà di normative, poiché l’attuazione della legislazione di dettaglio è delegata alle Regioni. In Umbria la materia è regolata dalla L. R. n. 11 del 2015: è obbligatorio mettere il microchip al gatto?
La Legge quadro n. 281 del 1991 definisce il gatto quale animale in libertà, libero di vivere nel luogo che ha scelto come territorio.
Da esso non può essere allontanato: il felino è legittimato a vivere per strada, a differenza del cane (con l’eccezione del cane di quartiere).
Da tale status la legge fa derivare anche minori obblighi burocratici a carico del proprietario dell’animale. Mentre il proprietario del cane è tenuto ad iscriverlo presso il registro dell’Anagrafe canina territoriale (in base alla Regione di appartenenza), chi possiede un gatto è esonerato dall’adempimento.
Pertanto la registrazione del felino, con la contestuale inoculazione del microchip, è lasciata alla discrezionalità del proprietario.
Come sappiamo, il dispositivo aumenta sensibilmente le possibilità di ritrovare l’animale smarrito; questo perché il codice di 15 cifre che lo contraddistingue lo collega univocamente alle identità del cane e del rispettivo proprietario.
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In alcune Regioni, tuttavia, si è assistito ad un’inversione di tendenza.
La prima a tracciare la strada è stata la Lombardia, che a partire dal 1 gennaio 2020 ha previsto l’obbligo di microchip per il gatto (per approfondire Microchip obbligatorio per i gatti in Lombardia: cosa stabilisce la disciplina regionale).
Sull’esempio della Regione lombarda anche la Puglia ha introdotto l’adempimento a carico dei possessori del felino. Anche l’Umbria è intervenuta sull’argomento, statuendo in merito con l’art. 219 co° 9 della Legge regionale n. 11 del 2015 (Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali).
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In base alla disciplina vigente in Umbria è obbligatorio inoculare il microchip al gatto soltanto nell’ipotesi di sua vendita o cessione a qualsiasi titolo.
La modifica della normativa regionale è intervenuta a seguito dell’Accordo del 24 gennaio 2013 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane.
L’obbligo non sussiste soltanto per l’allevatore di gatti, ma anche per chi, occasionalmente, proceda alla cessione, non necessariamente a titolo oneroso, dell’animale.
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Antonio Scaramozza
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