Sollevare il gatto in questo modo è completamente sbagliato: non dovremmo mai farlo, perché si rischia di far male al micio.
Sollevare il gatto è un gesto che facciamo ripetutamente durante la giornata. Quando abbiamo necessità di portarlo da qualche parte, lo facciamo per metterlo nel trasportino. A volte possiamo trovarci a doverlo spostare da un punto della casa interdetto al micio; altre, semplicemente perché desideriamo prenderlo in braccio per fargli tante coccole. Qual è il modo giusto di sollevare il gatto? Scopriamo insieme come fare e gli errori da evitare.
Non sollevare il gatto in questo modo
Chi ha accolto in casa una mamma gatta, sa bene come la micia afferra e sposta i suoi cuccioli.
Può capitare, infatti, che sia necessario cambiare tana per questioni di sicurezza. In questo caso, il trasferimento avviene afferrando un gattino alla volta e portandolo dal vecchio al nuovo riparo.
Come? La gatta prende delicatamente i suoi piccoli per la collottola, spostandoli a peso morto. I cuccioli, infatti, diventano completamente inerti se afferrati in questo modo.
La spiegazione risiede in un meccanismo noto come riflesso di portage, ovvero una reazione di immobilità fisica che si scatena quando l’animale viene trattenuto per la collottola.
Si tratta di un riflesso indispensabile per la sopravvivenza dei cuccioli: la mamma, infatti, li sposta per garantire la loro incolumità, spesso attraversando zone colme di pericoli.
Se i mici fossero in grado di divincolarsi, rischierebbero di perdersi o di morire. Una volta adulti, il riflesso di portage permane nei gatti, ma assume una funzione completamente diversa.
Infatti, i maschi trattengono per la collottola le femmine durante l’accoppiamento, in modo che non riescano a divincolarsi e a scappare. L’atto della riproduzione, infatti, risulta molto dolorosa a causa dei piccoli uncini presenti sull’organo genitale maschile.
Sollevare il gatto adulto tenendolo per la collottola, quindi, non è una buona idea: l’immobilità forzata a cui costringiamo l’animale accresce stati d’animo negativi come ansia, agitazione e paura.
Ci sono altri modi meno stressanti e più efficaci con cui possiamo prendere in braccio il micio: scopriamo quali.
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Come abbiamo anticipato, il riflesso di portage dovrebbe essere a esclusivo appannaggio di mamma gatta.
Per sollevare correttamente il nostro amico a quattro zampe, possiamo ricorrere a soluzioni alternative e meno stressanti.
In primo luogo, dobbiamo domandarci se l’animale voglia effettivamente essere preso in braccio, o se il nostro gesto potrebbe metterlo a disagio e spaventarlo.
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Si tratta di una considerazione importante, perché sollevare un micio che non vuole essere preso – in special modo se il felino non è nostro – potrebbe provocare reazioni aggressive dettate dalla paura.
Qualora il gatto si avvicini a noi, si strusci e si posizioni per qualche secondo su due zampe, manifestando il desiderio di essere preso in braccio, potremo procedere.
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Il miglior modo per tirare su il quattro zampe consiste nel cingere il petto con una mano e la pancia con l’altra, per poi avvicinarlo al nostro corpo.
In alternativa, per una migliore stabilità del micio, potremo sostenere le sue zampe posteriori cosicché abbia un appoggio e si senta più sicuro.
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