Alle volte pare lo faccia apposta per farci un dispetto, ma se non è così allora perché il gatto ci distrugge casa e come possiamo fermarlo? Le risposte.
Alcuni comportamenti del felino domestico rimarranno un mistero anche per i padroni più esperti, ma a volte pare davvero che il predatore di casa faccia di tutto per sfogare la sua rabbia sui nostri mobili e oggetti. Se però non si tratta di un mero dispetto nei nostri confronti, allora perché il gatto distrugge casa e in che modo possiamo fermarlo prima di dover comprare tutto l’arredamento da capo? Una serie di risposte utili per i padroni più ‘avviliti’.
Il comportamento del gatto talvolta può sembrarci anomalo o comunque diverso dal solito: spesso le conseguenze si notano proprio nel suo atteggiamento distruttivo. Ma non si tratta solo di graffiare mobili, tende e tappezzeria del divano ma anche di imbrattare con le sue feci e l’urina pavimenti e luoghi non destinati a questo ‘uso’.
Potrebbe inoltre mostrarsi aggressivo perfino durante i momenti di coccole col suo umano preferito, non solo con gli estranei: ciò solitamente è dovuto ad un distacco precoce dalla figura materna o legata ad uno stato di malessere fisico, oltre che psicologico. Tra gli altri atteggiamenti apparentemente dispettosi ritroviamo anche quello di miagolare senza sosta.
Ma se vogliamo capire come affrontare la situazione del nostro piccolo Attila di casa, è opportuno andare a fondo nelle motivazioni che lo spingono a comportarsi così.
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La risposta che solitamente tendono a darsi i padroni che hanno un ‘senso di colpa’ sempre pronto a fare capolino, è che sicuramente è stata colpa loro! Non è proprio così, ma c’è un certo legame col suo umano preferito. Infatti solitamente se il gatto tende ad essere distruttivo nei confronti di mobili e oggetti della sua stessa casa è perché sente la sua mancanza.
Si tratta di un risultato emerso da un esperimento su oltre 200 esemplari di felino domestico, che hanno manifestato i segni di una profonda ansia da separazione perché sente la mancanza del padrone, che magari si è ‘dovuto’ allontanare per impegni o lavoro o altri motivi. Siamo soliti pensare che l’ansia da separazione del cane sia quella più frequente, ma pare che anche i nostri mici la provino, nonostante la fama (ingiusta) di animali poco socievoli e indipendenti.
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E’ assolutamente necessario trovare una soluzione prima che sia troppo tardi e la nostra casa venga totalmente distrutta dalla rabbia del nostro felino. Una volta capito che la motivazione è quella dell’ansia da separazione nel gatto, è ovvio che dovremo provare a fare il possibile per stare insieme a lui e non lasciarlo troppo tempo da solo, in modo che si tranquillizzi.
La prima cosa da fare è ‘salvare il salvabile’, ovvero proteggere i mobili e i divani coprendoli con vecchie coperte o magari con tessuti che il gatto odia. Infatti uno dei modi per impedirgli di toccare qualcosa è proprio quello di rendergliela poco gradevole, sfruttando gli odori. Infatti ci sono alcuni odori che il gatto non sopporta (tra tutti vincono sicuramente gli agrumi).
Possiamo anche provare a conquistarlo col cibo, offrendogli magari degli snack che gli piacciono ma che siano anche salutari, come ad esempio quelli con Omega 3 e Omega 6. Allo stesso tempo possiamo dargli la possibilità di rifarsi le unghie su tira-graffi diversi e sparsi un po’ ovunque in casa. Sempre in tema di ‘accessori del gatto’, preoccupiamoci sempre di curare l’igiene della sua lettiera e degli spazi dove mangia.
E’ possibile infatti che il luogo destinato a questi suoi bisogni fisiologici non gli piaccia perché sporco o perché troppo rumoroso ed eccessivamente illuminato. In ogni caso facciamo attenzione che le ciotole del cibo non siano mai troppo vicine alla lettiera: un animale tanto pulito non accetterebbe mai di consumare il pasto dove fa i suoi bisogni!
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