Neonato e gatto: come gestire il loro primo incontro e la convivenza

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By Diana Cavalieri

Gatti

Ecco alcuni consigli su come gestire il primo incontro e la convivenza di un neonato con un gatto, bastano poche accortezze.

Bambino e gatto
Bambino e gatto (AdobeStock-Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Quando arriva un bambino in una famiglia è una grande gioia ed un enorme cambiamento. Lo è anche per gli animali domestici che ci sono in casa. Questi devono essere preparati ed accompagnati nel nuovo percorso per far accettare loro la nuova presenza.

Molto spesso ci comportiamo con un cane o un gatto come se fosse un bambino, ma se arriva davvero un bebè potrebbero esserci dei problemi di gelosia. Quindi, ecco cosa fare con neonato e gatto e come gestire il loro primo incontro. Non solo, vedremo anche come far continuare la loro convivenza.

Avere un gatto che ha un bel rapporto con il bambino di casa è una marcia in più. I gatti sanno essere molto premurosi e affettuosi, da quando scoprono che la loro mamma umana è incinta.

Neonato e gatto: come gestire il loro primo incontro

I gatti possono andare molto d’accordo con i bambini, anche molto piccoli, quindi, non c’è ragione di preoccuparsi perché bastano poche e semplici accortezze da seguire.

bambino accarezza gatto
Bambino accarezza gatto (Pexels-Amoreaquattrozampe.it)

Se si seguiranno le giuste regole di igiene, un gatto non sarà per nulla pericoloso per il bambino. Anzi, trasmetterà soltanto belle emozioni e piacevoli sensazioni. Il gatto può diventare il suo compagno, il suo migliore amico, dargli la sensazione di sicurezza permettendogli di sviluppare empatia e responsabilità.

Il tutto, però, deve partire quando il bimbo è ancora nella pancia della mamma. Il gatto sa percepire la gravidanza. Quindi, la mamma deve massaggiare delicatamente la sua pancia con accanto il gatto. Questo gesto permetterà al micio di capire che si tratta di un nuovo arrivato a cui bisogna voler bene. Inoltre, è utile lasciarlo libero di esplorare la stanza del piccolo oppure annusare le sue cose. Questo gli darà tempo e modo di abituarsi al cambiamento.

Quando il bambino nascerà, non bisogna forzare il gatto a stare vicino a lui, ma lasciargli i suoi tempi. I gatti sono curiosi, ma anche molto gelosi. Quindi, il tutto deve avvenire lentamente e secondo le loro tempistiche. Quando il bambino piange, deve mangiare, deve addormentarsi è utile chiamare il gatto e coinvolgerlo in queste azioni, magari dandogli dei premi e facendogli delle coccole.

Come educare il bambino alla presenza del gatto

Non bisogna soltanto pensare al gatto, ma anche al bambino e a come quest’ultimo può interagire con il pelosetto senza scambiarlo per un peluche.

Gatta in braccio ad una bambina
Gatta in braccio ad una bambina (Pexels-Amoreaquattrozampe.it)

Nei primi tempi non bisogna mai lasciarli da soli. Il gatto potrebbe graffiare il bambino e il bambino potrebbe fare dei movimenti che infastidiscono il gatto. Inoltre, i bambini non sanno quando esagerano e la loro curiosità li può portare ad essere troppo prepotenti.

I bambini, di solito, toccano il gatto dove questo non vuole essere toccato. Oppure si mettono a tirargli i baffi, la coda e il pelo. Bisogna far capire al bambino che cosa può fare, accarezzarlo con delicatezza, ad esempio, e che cosa non può fare. Occorre fargli capire che il gatto deve essere lasciato libero di fare come vuole e che non bisogna mai disturbarlo quando sta mangiando.

Per il resto, ovviamente, è molto importante tenere l’ambiente sempre pulito. La vaccinazione è importante, così come lo sono controlli regolari e gli antiparassitari adeguati.

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