Quali e quanti sono i metodi contraccettivi per il gatto? Scopriamo tutte le possibili soluzioni per evitare di incorrere in gravidanza indesiderate.
Per controllare le nascite, esistono numerosi metodi contraccettivi per il gatto. Ne proponiamo un esauriente elenco all’interno di questo articolo, per valutare quale potrebbe essere più adatto al vostro micio. La scelta del metodo più appropriato, naturalmente, dovrà prima essere discussa in maniera approfondita con il proprio veterinario di fiducia.
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La sterilizzazione chirurgica è indubbiamente il più noto tra i metodi contraccettivi per il gatto. Si tratta di un vero e proprio intervento operatorio a cui viene sottoposto il micio. Nel caso di esemplari maschi, possiamo propriamente parlare di vasectomia e castrazione del gatto.
La prima pratica consiste nella legatura e asportazione dei dotti deferenti che veicolano lo sperma. La vasectomia è un intervento raramente praticato. Infatti, sebbene in gatto diventi sterile, continua ad avvertire il bisogno di accoppiarsi.
Al contrario, invece, con la castrazione cessa qualsiasi comportamento legato alla maturità sessuale dell’animale. In questo caso, l’operazione prevede la rimozione dei testicoli del gatto. Attenzione, però, alla cura del felino dopo l’operazione. Il micio, infatti, è più esposto al rischio di ingrassare.
Per quanto riguarda le femmine, invece, la sterilizzazione chirurgica rende la gatta incapace di procreare. Tecnicamente, l’intervento è noto come ovarioisterectomia. Durante questa procedura, vengono asportati l’utero e le ovaie dell’animale. Si tratta di una procedura ormai molto comune.
Sebbene la sola rimozione delle ovaie risulterebbe sufficiente ad evitare gravidanze indesiderate e sarebbe meno traumatica per la micia, l’asportazione dell’utero riduce il rischio che si presentino patologie a carico di questo organo.
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A differenza delle procedure di sterilizzazione chirurgica, che appartengono ai metodi contraccettivi per il gatto non reversibili, questa modalità non risulta permanente. Essa è rivolta esclusivamente agli esemplari femmine, e consiste nell’assunzione per via orale o tramite iniezione endovenosa di un apposito farmaco.
Ci sono due principali tipi di contraccettivi chimici in commercio. Il primo è a base di proligesterone, che ha sull’animale lo stesso effetto del progesterone, ovvero l’ormone rilasciato durante la gravidanza del gatto. Esso, dunque, causa una falsa gravidanza, provocando tutti i sintomi tipici di questo stato, come aumento dell’appetito e del peso.
Tuttavia, si tratta di un metodo contraccettivo che espone la gatta a potenziali infezioni. Per questo, è stata introdotta una ulteriore soluzione. La seconda modalità di sterilizzazione chimica consiste nell’uso di farmaci che inibiscono il ciclo mestruale e, di conseguenza, la gravidanza.
Un particolare sistema tra i metodi contraccettivi per il gatto consiste nel causare una falsa gravidanza nella micia. Questa procedura non prevede l’utilizzo di preparati chimici, ma deve essere eseguita esclusivamente da persone esperte, come il proprio veterinario di fiducia.
Quando la gatta è in calore, viene stimolata con una apposita bacchetta. In questo modo, verrà simulata la penetrazione da parte del maschio. Ciò determinerà l’ovulazione nella femmina. A causa dell’assenza dello sperma, però, gli ovuli non risulteranno fecondati.
In questo modo, il periodo di calore terminerà e la gatta sarà protetta da nascite indesiderate. Al pari della procedura di sterilizzazione chimica con il proligesterone, però, l’animale verrà esposto a una falsa gravidanza.
Antonio Scaramozza
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