Pensate che mamma gatta dopo il parto stia sempre con i suoi cuccioli? Invece no! Può avere comportamenti strani: ecco perché.
Abbiamo l’immagine di mamma gatta che, dopo le fatiche del parto, si gode le coccole con i suoi piccoli appena nati? Pensiamo che il suo istinto sia sempre quello di stare accanto ai suoi gattini? Non è sempre così, poiché in alcuni casi la partoriente si comporta in maniera del tutto inaspettata. Ma può capitare e c’è un motivo alla base di questo suo atteggiamento. Vediamo cosa può fare una mamma gatta dopo il parto e come darci una spiegazione.
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Quando la gatta partorisce il nostro ruolo è assolutamente fondamentale, non tanto perché dobbiamo aiutarla in qualche operazione (i gatti si mostrano molto indipendenti anche in momenti come questi) ma soprattutto non dobbiamo arrecarle disturbo. Infatti la nostra presenza deve solo essere di supporto al felino, qualora se ne presentasse la necessità. E’ importante che qualsiasi contatto con la gatta e i suoi cuccioli non rilasci alcun odore su di essi: è meglio indossare dei guanti perché i nostri umori potrebbero confondere quelli dei piccoli nati, tanto che mamma gatta potrebbe non riconoscerli più (Leggi qui: Mamma gatta non allatta i suoi cuccioli? Ecco perché e come aiutarla).
Siamo attenti che mamma gatta non si comporti in modo ‘strano’ (come vedremo a breve): in caso contrario sarà opportuno intervenire e prendersi cura in prima persona dei cuccioli nati.
Solitamente mamma gatta, dopo il parto, si preoccupa della cura e dell’igiene dei piccoli nati, leccando via la placenta e aiutando il cucciolo a respirare meglio, per poi avvicinarlo alla mammella per allattarlo. Questa è la situazione più ‘normale’. Ma vi aspettereste mai che una mamma abbandoni i suoi figli subito dopo averli messi al mondo? Oppure che si rifiuti di allattarli? Purtroppo può accadere anche tra felini, ma c’è sempre una motivazione alla base.
Purtroppo mamma gatta potrebbe comportarsi anche in modo spaventoso dopo il parto. Dobbiamo sempre pensare che si tratti di un animale che segue il suo istinto, che talvolta potrebbe non rispecchiare ciò che ci aspetteremmo da una mamma che ha appena dato alla luce i suoi piccoli. Non sono così rari i casi di ‘cannibalismo’ della mamma nei confronti dei suoi cuccioli. Sebbene possa sembrare raccapricciante (e lo è!), vi è una spiegazione anche a questo: mamma gatta li avverte come esemplari deboli, inadatti alla vita e non abbastanza forti da poter sopravvivere. E se pensa che non siano abbastanza forti, decide di ucciderli lei stessa!
Ma non è solo questa la motivazione che può spingere una gatta a mangiare uno dei suoi piccoli. Può anche darsi che il felino si senta molto stressato dopo il parto e che uno degli effetti sia proprio questo, il cannibalismo appunto. Anche una mastite nella gatta, sebbene in casi più rari, può avere questo tipo di conseguenze.
Francesca Ciardiello
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