Anche i nostri amici a quattro zampe possono soffrire per la perdita dei propri cari: come aiutare il gatto a superare il lutto.
Il dolore per la perdita di un compagno di vita è un altro aspetto che accomuna gli esseri umani agli animali. Alcuni legami, che trascendono l’appartenenza ad una specie piuttosto che all’altra, possono essere spezzati solo dalla morte. Anche il gatto può provare sofferenza per la scomparsa altrui: ecco come aiutarlo nella fase del lutto.
Anche le più grandi storie d’amore e di amicizia sono destinate a finire: la morte è un limite invalicabile, che prima o poi ci separerà dai nostri affetti. Questo vale anche per i nostri amici animali, e, nello specifico, per il gatto.
Anche il felino, infatti, può soffrire la perdita di un caro, che sia della stessa specie o diversa (umani compresi). É difficile stabilire con sicurezza se l’animale sia in grado di comprendere cosa sia la morte nel suo senso più profondo; ma di certo avverte l’assenza di chi faceva parte in maniera costante della sua vita e ne patisce le conseguenze.
Il lutto del gatto può avere diversa durata; esattamente come accade a noi, sono tanti i fattori che incidono sull’intensità del dolore: il nostro carattere, il nostro modo di reagire alle avversità, il legame che ci univa allo scomparso.
La sofferenza dell’animale può manifestarsi attraverso vari modi: un atteggiamento apatico, che può esplicitarsi anche attraverso il disinteresse verso il gioco ed il cibo. L’inappetenza del gatto è una delle conseguenze più comuni di un lutto.
Il felino è un animale estremamente abitudinario. La rottura della routine, causata dall’assenza forzata dello scomparso, potrebbe indurlo ad allontanarsi per ritrovarlo; così come al contrario potrebbe rimanere immobile in un luogo in attesa del ritorno.
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Non esiste una formula magica che consenta al gatto di superare il lutto; ogni situazione è a sé, ogni animale ha la sua indole ed il suo modo di reagire. Se il gatto è triste, non mangia, è apatico, o comunque non è quello di sempre, possiamo mettere in pratica alcuni consigli utili.
É chiaro, prima di tutto, che occorrerà avere pazienza con il gatto; il lutto può avere una durata diversa, ed in alcuni casi potrà perdurare anche per diversi mesi. Come detto, il felino è un animale molto abitudinario; ed è bene, per quanto possibile, di non variare la sua routine.
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Pertanto, sempre nel limite di quanto possibile, dobbiamo sostituirci nelle attività che la persona scomparsa compiva con il gatto. É molto importante tenere occupato l’animale, facendolo giocare e offrendogli nuovi stimoli (ad esempio attraverso nuovi giochi).
Non esitiamo a ricorrere all’aiuto di un professionista, specialmente laddove il lutto si manifesta attraverso l’inappetenza dell’animale. In questo caso la situazione va risolta celermente, onde evitare conseguenze negative dal punto di vista fisico.
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A. S.
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