L’insufficienza renale è tra le patologie più diffuse nei gatti anziani. Si tratta di una patologia nella quale il rene non è più in grado di filtrare le tossine dal sangue in modo efficiente, per i cui i gatti finiscono per accumulare tossine nel sangue e ciò provoca conseguenze come infiammazione alla mucosa dello stomaco e nausea.
Oggigiorno, se la malattia viene presa per tempo esistono delle terapie e dei metodi per poter aiutare il gatto con problemi ai reni.
ALIMENTAZIONE
Innanzitutto, per curare un gatto con insufficienza renale è necessario cambiare tipo di alimentazione. In base alla diagnosi, il veterinario potrà sviluppare una dieta per l’animale che avrà un apporto limitato di proteine di alta qualità e quantità minime di fosfati e di determinati minerali. Sostanze che sono difficili da filtrare dai reni.
In commercio vi sono numerosi prodotti per questa patologia, tuttavia vi è anche la possibilità di somministrare al gatto una dieta fatta in casa che dovrà essere stabilita con il veterinario. Nella maggior parte dei casi si tratta di un’alimentazione che si baserà sulle carni bianche come il pollo, tacchino o il pesce bianco. In ogni caso, per una dieta equilibrata, il gatto ha anche bisogno di vitamine e minerali, come il calcio.
Il gatto affetto da insufficienza renale tende a perdere l’appetito, per cui è importante controllare la quantità di cibo che ingerisce. Nel caso in cui tende a non mangiare, potreste provare a stimolarlo, imboccandolo con le mani oppure riscaldando il cibo al microonde. Il calore conferirà un odore più forte all’alimento e potrebbe contribuire ad dare voglia al gatto.
Un gatto con insufficienza renale necessita bere in abbondanza in quanto un rene malato trattiene poco l’acqua e produce quantità di urina minori.
FARMACI E INTEGRATORI
Tra gli integratori vi sono i leganti fosfatici in modo che il cibo permanga nel tratto digestivo e non passi nel sangue, per cui aiuterà ad abbassare il livello di fosfati nel sangue e rallenterà la velocità di formazione di tessuto cicatriziale nei reni.
In general, i gatti affetti da questa patologia vanno incontro ad un’infiammazione alla mucosa dello stomaco: questa conseguenza provoca bruciore di stomaco fino ad arrivare in alcuni casi a delle ulcere gastriche. Per alleviare il gatto potrebbe essere necessario un farmaco antiacidi come l’omeprazolo. Inoltre, viene suggerito anche un integrazione di vitamina B che contribuisce alla digestione.
Nei casi più estremi di inappetenza il veterinario potrebbe suggerire dei medicinali che stimolano l’appettito come il diazepam endovenoso o il Periactin, un farmaco antistaminico.
Vi sono anche gli inibitori ACE che sono inibitori di enzimi responsabili della conversione dell’angiotensina (inibitori ACE) e che possono prolungare la vita dei reni.
EFFETTI COLLATERALI
L’insufficienza renale potrebbe avere delle complicanze se associata ad altre patologie. Di norma, gli esemplari malati tendono ad avere una pressione sanguigna elevata (ipertensione) che può provocare coaguli sanguigni e ictus. Per cui si rivela importante, controllare la pressione sanguigna del gatto.
Tra gli altri effetti più rischiosi vi sono anche le infezioni urinarie dato che i gatti tendono a produrre meno urinare per cui lasciano spazio alle infezioni che devono essere curate affinché non provochino danni al fegato, spostandosi dalla vescica al fegato, aggravando la patologie renale.
Infine, è bene tenere sotto controllo anche i rischi di disidratazione per cui l’animale potrebbe essere sottoposto a cicli di fluidi endovenosi.
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