Il termine ifema intendiamo il sanguinamento dell’occhio del gatto. Il versamento origina dai vasi sanguigni iridei ma può anche originare dal corpo ciliare, dai vasi sanguigni coroideali o dai vasi sanguigni retinici. I gatti affetti da questa malattia sperimentano un calo progressivo della funzione visiva, sia di uno che di entrambi gli occhi infetti. Tuttavia, nel caso sia coinvolto un solo occhio, il comportamento del gatto è in genere normale. ovviamente il gatto che soffre di ifema ha gli occhi doloranti, la lacrimazione aumenta e le palpebre vengono sbattute spesso.
L’ifema indotto da trauma è spesso accompagnato da emorragie o lividi a carico della congiuntiva e dei tessuti circostanti l’occhio. Il sanguinamento, se colpisce tutto l’occhio porta a cecità completa perché il sangue formando dei coaguli blocca completamente la funzione visiva dell’occhio. Gli occhi affetti da ifema grave presentano un rischio maggiore di sviluppare glaucoma e hanno bisogno costante di visite oculistiche per tenerlo sotto controllo.
Il fatto che ci sia la presenza di ifema può essere un sintomo di una grave patologia oculare o una manifestazione di un problema interno localizzato ad altre regioni corporee. L’ifema spontaneo può insorgere in presenza di numerose patologie oculari e sistemiche differenti. Pertanto, è di fondamentale importanza che la causa venga identificata immediatamente.
I sintomi di ifema possono essere di diversa natura e origine. Alcuni sono spontanei altri sono dovuti a traumi.
Troveremo arrossamento della cornea, iride e pupilla. C’è una vera e propria raccolta di sangue all’interno dell’occhio nascondendo la pupilla. Questa raccolta ematica può depositarsi sul pavimento della camera anteriore per gravità e formare un coagulo di sangue nella stessa camera. Altri segni di traumi (contusioni, ferite), infiammazione o irritazione (arrossamento, scolo oculare) dell’occhio. Possibile dolore accompagnato dalla presenza di occhi socchiusi o chiusi.
Cecità monoculare (se l’occhio affetto è uno solo) o binoculare (se la condizione interessa ambedue gli occhi).
Consigliamo un esame completo dell’occhio tramite visita specialistica dall’oculista. Qualora l’animale fosse venuto a contatto con sostanze velenose va riferito subito al veterinario; nel caso in cui si riscontri sanguinolento improvviso portarlo immediatamente dal veterinario perché potrebbe aver ingerito un veleno. Faremo eseguire un esame oftalmico completo. In genere include: esame dell’interno dell’occhio mediante l’uso di opportune lenti di ingrandimento, colorazione della cornea con fluoresceina e tonometria per identificare l’eventuale presenza glaucoma.
È importante determinare l’entità dell’ifema. Gli esami del sangue saranno opportuni per verificare la corretta funzionalità delle piastrine, per escludere eventuali infezioni batteriche. Profilo biochimico per verificare la funzionalità degli organi interni e della quantità di proteine nel siero. Test della tiroide. Sicuramente sarà d’obbligo la misurazione della pressione sanguigna dell’occhio per determinare se il gatto presenta una pressione sanguigna elevata. Possiamo anche chiedere un’ecografia contribuisce a identificare la presenza di masse anomale nell’occhio, lussazione del cristallino, distacco della retina o emorragie vitreali.
La prima cosa che faremo sarà sicuramente trattare il dolore e l’infiammazione così da evitare il dolore al gatto stesso. Uso di farmaci corticosteroidi topici, sotto forma di collirio o pomata. Vengono impiegati per ridurre l’infiammazione presente nella camera anteriore dell’occhio.
Tenere il gatto in casa in un ambiente il più tranquillo possibile per favorire l’arresto dell’emorragia, per consentire all’ifema di depositarsi nell’occhio e per ridurre il rischio di ulteriori emorragie. Sicuramente limiteremo l’attività fisica del gatto per 7-10 giorni. Da evitare le uscite all’aperto quando un gatto vive fuori perché la perdita della vista può causargli gravi incidenti.
B.M
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