Tra i vari tipi di lettiera per gatti c’è anche quella al silicio. Ma che cos’è? E perché acquistarla? Ecco una breve guida sull’argomento.
Chi in casa ha un gatto alla lettiera non può proprio rinunciare. Col tempo il mercato ha predisposto vari modelli, al fine di soddisfare le diverse esigenze dei proprietari e dei rispettivi felini. Fra i vari tipi di lettiera per gatti, annoveriamo quella al silicio. Ma in che cosa si differenzia da quella classica? Ecco una breve guida sull’argomento.
Gli accessori per animali domestici disponibili in commercio sono sempre più numerosi. Ma, a conti fatti, quelli di cui proprio non si può fare a meno sono sempre quelli classici: ciotola per mangiare e bere, trasportino, cuccia e lettiera.
Quest’ultimo accessorio è fondamentale non solo per le abitudini del felino, ma anche per l’igiene dello stesso ambiente domestico. Il mercato, nel corso del tempo, è andato incontro alle diverse esigenze dei consumatori, predisponendo diverse tipologie di lettiera.
In una breve rassegna sui vari modelli dell’accessorio, non si può non partire da quella classica, in argilla o in bentonite, che può essere agglomerante o meno.
Nel primo caso il materiale componente la lettiera si agglomera, per l’appunto, formando una vera e propria palla in cui sono contenuti i bisogni del gatto; nel secondo caso questo non avviene, ma l’accessorio ha una capacità maggiore di neutralizzare gli odori.
Una delle ultime novità è la lettiera per gatti vegetale, che costituisce il punto di equilibrio tra le esigenze del felino e la salvaguardia dell’ambiente, tema sempre più scottante.
Ogni anno, infatti, occorrono circa 200 kg di materiale da inserire nella lettiera; scegliendo sostanze naturali e riciclabili ridurremo in maniera significativa il nostro impatto sull’ecosistema.
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L’altra soluzione offerta dal mercato è la lettiera per gatti ai cristalli di silicio. Come qualsiasi altro modello, anche questo accessorio presenta dei pro e dei contro. Un punto a favore di tale tipologia di materiale è che quello con le migliori qualità assorbenti, sia in termini di odori che di umidità.
Altro grande pregio è la durata, mediamente più lungo di altri materiali (fino ad anche 4 settimane). Il gatto, però, potrebbe non pensarla proprio allo stesso modo. Non è raro che il felino rifiuti tale tipo di lettiera a causa della durezza dei granuli, tali da non renderla abbastanza confortevole.
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Le conseguenze sono facilmente intuibili: il gatto sceglierà altri posti per espletare i suoi bisogni, e, in particolare per la pipì, potrebbe optare anche per qualche anfratto della casa; non proprio il massimo, insomma.
E se siete particolarmente attenti all’ambiente, non è il materiale che fa per voi; tra quelli utilizzati come lettiera per il gatto, è quello che si smaltisce in più tempo.
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A. S.
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