Ci sono alcune malattie che i gatti randagi trasmettono all’uomo, ma quali sono le più trasmesse? Conosciamo meglio l’argomento.
I gatti possono essere degli ottimi animali domestici e fare molta compagnia se abituati ad un contesto di famiglia e casa. Per i gatti randagi, invece, il discorso cambia perché hanno dovuto vivere per strada e cercare di sopravvivere.
Se un gatto randagio si avvicina e decidete di adottarlo, bisogna sapere che ci sono delle malattie trasmesse dai gatti randagi all’uomo. Occorre esserne a conoscenza e stare in guardia perché possono essere anche gravi.
Vediamo in questo articolo quali possono essere le malattie più comuni e come fare per non entrarne in contatto. Naturalmente, il consiglio e la guida di un veterinario esperto è la soluzione migliore.
Le malattie trasmesse dai gatti randagi all’uomo: le più comuni
Un gatto randagio deve fare i conti tutti i giorni con luoghi malsani, con il cibo che riesce a trovare e con la sfida per il territorio con altri gatti randagi. Tutto questo non gli fa avere un’aspettativa di vita molto lunga rispetto ad un gatto domestico, coccolato e controllato in un ambiente sicuro e protetto.
Rabbia
Una delle malattie con cui si può avere a che fare se si ha contatti con un gatto randagio è la rabbia. È un’infezione virale del sistema nervoso pericolosa e letale. Il gatto o il cane può trasmetterla all’uomo attraverso la sua saliva, quindi, attraverso un morso o una leccata su una ferita aperta.
Vi aspettiamo sul nostro nuovo canale TELEGRAM con tanti consigli e novità
Occorre fare attenzione ad accarezzare o prendere in braccio un gatto randagio. È vero anche che se si lava subito la ferita le possibilità di contagio diminuiscono e che se si interviene immediatamente con dei farmaci appositi si può evitare la malattia.
Toxoplasmosi
Di toxoplasmosi si parla tanto quando una donna è incinta. In quel caso contrarre questa malattia dal gatto può essere molto pericoloso per la donna e per il bambino.
Questa malattia è causata da un batterio che si trova nelle feci del gatto. Il contagio avviene tramite ingestione delle feci. Questo può avvenire molto di più di quanto si pensa. Se si pulisce la lettiera, non ci si lava le mani e si porta la mano alla bocca, ad esempio, oppure se sono presenti dei residui nel pelo del gatto.
Ad ogni modo, bisogna evitare di avere contatti con feci di gatti randagi e anche con la lettiera nel caso di gatti domestici. Non ci sono sintomi e la cura necessaria sarebbe a base di antibiotici e antimalarici.
Iscriviti al nostro nuovissimo canale WHATSAPP e ricevi ogni giorno storie e video inediti solo per te
Tigna
La tigna è un’infezione contagiosa ma non grave. C’è un fungo responsabile della trasmissione della malattia che ama particolarmente i gatti randagi, ma non solo. Questa malattia si può contrarre anche in una piscina o in un bagno pubblico.
Leucemia e AIDS
Queste due malattie non possono essere trasmesse all’uomo, ma vale la pena parlarne alla fine del nostro articolo. Infatti, sono malattie del sistema immunitario molto gravi nei gatti e occorre assolutamente accertarsi delle condizioni di salute quando si decide di accogliere un gatto dalla strada o di adottarne uno.
Se un gatto ha una di queste due malattie andrebbe isolato da altri animali e da altri gatti. Ci sono cure possibili per tenere sotto controllo il micio, così come ci sono metodi di prevenzione da conoscere che il veterinario potrà indicare.