Tra i sensi del gatto (clicca qui) vi è quello della vista che è fondamentale per l’animale, essendo un abile predatore sopratutto notturno. Molte volte i gatti mostrano strani comportamenti, fissando nel vuoto cose che non riusciamo a capire, tanto da indurci a pensare che i felini domestici hanno facoltà e sensi più spiccati da farli percepire realtà metafisiche o presenze “spettrali” (clicca qui).
Senza spingersi troppo oltre, lo sguardo del gatto ha diversi significati (clicca qui) e viene anche utilizzato come linguaggio nella comunicazione.
Il gatto può vedere sia di giorno che di notte. La sua vista è superiore sia a quella dell’uomo che del cane, permettendogli appunto di cacciare. Questa facoltà è dovuta alla ricchezza di cellule specializzate presenti nelle retine del gatto. Ovvero nelle retine dei gatti vi sono un numero maggiore di bastoncelli, recettori visivi sensibili alla luce, rispetto ai coni, ovvero le cellule che registrano i colori. La media nei gatti è di 25 bastoni e un cono, mentre nell’uomo è di 20 bastoni e un cono.
Questo fa sì che il gatto veda gradazioni di blu e verde e le loro combinazioni, mentre mancherebbero i coni relativi al rosso. In ogni caso, per le funzioni e le necessità predatorie del gatto sono più importanti la luminosità, la dimensione e il movimento.
Come sottolineano alcuni esperti, il senso visivo notturno del gatto non aiuta l’animale quando viene accecato dai fari delle auto. Il gatto rimane pietrificato dalla luce. Ecco perché nelle zone dove transitano le automobili viene suggerito di non fare uscire i gatti la sera anche se è il momento del giorno che preferiscono per cacciare.
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