Per quanto riguarda le vie di trasmissione della FIP, esse sono:
Le forme di FIP nel gatto sono di due tipi: umida e secca. La forma umida causa un versamento di liquido in addome detta ascite, che può portare a difficoltà respiratorie e ad un distintivo aspetto panciuto. La forma secca colpisce le medesime parti del corpo, ma non causa un versamento di liquido.
Ha senso isolare gatti FIP positivi da gatti probabilmente sani? Purtroppo no ha senso, perchè la diffusibilità del virus è del 100%, quindi TUTTI lo avranno già contratto. Poi solo il 5-10% sviluppa il virus letale, quello della FIP per intenderci, ma senza che vi siano esami che possano indicare i soggetti a rischio”. L’unica cosa che si può fare è tenere l’ambiente pulito, disinfettato e quanto più tranquillo per evitare che i soggetti positivi possano peggiorare per via dello stress e risultare contagiosi negativamente.
Fortunatamente, il Coronavirus felino può essere eliminato nell’ambiente casalingo, per mezzo di disinfettanti per la casa, come una soluzione combinata di candeggina e acqua (diluizione 1:32). Una volta che il gatto sviluppa la malattia, sia che si tratti della forma umida che di quella secca, è quasi certo che il decorso sarà fatale. La forma umida è “peggiore”, nel senso che i gatti affetti possono sopravvivere per 1-2 mesi una volta diagnosticata la condizione. I gatti affetti dalla forma secca possono sopravvivere un altro anno circa mantenendo una buona qualità della vita.
E’ possibile migliorare la qualità della vita degli animali affetti per mezzo di alcuni farmaci e integratori, come prednisone, ciclofosfamide, interferone, basse dosi di aspirina e vitamina C, oltre anche a migliorare l’ambiente in cui vive limitando stress, sporcizia e un buon alimento.
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