La clamidiosi felina è una infezione causata da un organismo batterico chiamato Chlamydophila felis o C. felis. Si tratta di un batterio particolare poichè si riproduce solo all’interno delle cellule dell’animale, al contrario di tutti gli altri batteri che vivono e si riproducono fuori. Questa malattia è chiamata volgarmente anche polmonite perchè va ad ostruire tutto il tratto respiratorio, come occhi, naso e gola, creando cosi un mix fatale per il gatto. La diffusione del batterio avviene per forza per contatto diretto tra un animale e l’altro, perchè il batterio non sopravvive all’esterno.
Il periodo di incubazione, cioè il tempo in cui l’animale contrae la malattia e quando si manifesta, va dai 3 fino a 10 giorni. I soggetti più colpiti sono gattini piccoli e gatti giovani non vaccinati e i sintomi sono quelli di una comune rinocongiuntivite. Il batterio infetta le membrane che rivestono le palpebre e coprono i bordi dei bulbi oculari. Nei gatti sani, la congiuntiva non è facilmente visibile e si presenta con una colorazione rosa salmone pallido. Nei gatti con congiuntivite, la congiuntiva diventa gonfia e rossa.
La clamidiosi può essere difficile da diagnosticare poiché esistono molte cause di congiuntivite e i gatti possono essere affetti da molteplici infezioni contemporaneamente.
DIAGNOSI:
Per riconoscere un batterio sarà necessaria la coltura in vitro e l’analisi di laboratorio. Talvolta, gli organismi Chlamydophila sono visibili su strisci colorati preparati da raschiati congiuntivali. Un’altra opzione diagnostica consiste in un esame del sangue per la ricerca della presenza di anticorpi C. felis. Tutti i gatti presenti in famiglia seppur vivendo fuori sono a rischio infezione se è presente un gatto infetto, quindi dovranno essere trattati anche in assenza di sintomi. A volte anche negli esseri umani stare a contatto diretto con un animale infetto, potrebbe generare l’infezione della congiuntivite.
TERAPIA FARMACOLOGICA:
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