Anche i gatti soffrono la solitudine, in alcuni casi però questo disturbo può essere patologico
Non è raro sentire di padroni di cani disperati per il fatto che il proprio animale soffre di crisi di abbandono. Questo accade molto spesso e per il cane che soffre di questo disturbo la vita non è così semplice per via dell’ansia accumulata nei momenti di distacco dal padrone, ansia che potrebbe portarlo a distruggere oggetti in casa o addirittura a ferirsi da solo. Una cosa simile, seppur in maniera meno frequente, succede anche con i gatti, questo stato di malessere è dovuto all’iperattaccamento di un animale nei confronti del proprio padrone, una condizione che può renderci la vita difficile e che non fa bene all’animale ne al padrone. Alcune volte però siamo noi a promuovere tale situazione attraverso comportamenti sbagliati che portiamo avanti nel tempo.
Sono diversi i motivi per i quali il gatto può sviluppare comportamenti morbosi, motivi che molto spesso dipendono dai padroni e che affliggono per lo più i gatti da appartamento. Uno dei problemi più fastidiosi, sia per i proprietari che per gli animali stessi, è quello di soffrire di Iperattaccamento. Anche se in generale si tende a pensare che un gatto sia un animale solitario ed indipendente, e che quindi non abbia bisogno di nulla o quasi, la verità è che non è così.
I gatti hanno invece bisogno di attenzione e socializzazione ed una gestione scorretta può sfociare in squilibri emotivi e comportamentali in grado di rovinare la convivenza. Un gatto che soffre di Iperattaccamenro tenderà a miagolare se lasciato da solo, quasi incessantemente, ma può anche vomitare, non riuscire a dormire o muoversi avanti e dietro in maniera ossessiva.
Anche la minzione incontrollata in casa è un segno di frustrazione che potrebbe derivare da un problema di Iperattaccamenro, aggravato dal fatto che si solito in questi casi i gatti imbrattano proprio i luoghi che il padrone frequenta di più, nella speranza che questo torni per ripulire.
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Questo problema potrebbe però derivare da nostri comportamenti sbagliati portati avanti quando il gatto era solo un cucciolo. Un tenero micetto spesso viene tenuto costantemente in braccio e trattato come un peluche, questo è uno dei motivi che potrebbe far entrare il gatto quasi in uno stato di simbiosi negativa col padrone. Anche il distacco, la mancanza di socializzazione, lo stress e l’essere isolati in ambiente chiusi e senza stimoli può però portare alle stesse conseguenze.
Un gatto stressato e solo tenderà a riversare tutte le sue energie verso il suo padrone, diventando morboso e fastidioso e restando costantemente tra i piedi. Una convivenza come questa non è facile da gestire ed anche il gatto ne soffrirà quando si troverà per forza di cose da solo. Mantenere un giusto rapporto con il gatto fin quando è piccolo è dunque fondamentale, così come lo è fornire un ambiente vario, dare se possibile al gatto la possibilità di uscire in giardino e variare i suoi giocattoli in modo che non lo annoino.
Anche ascoltare i consigli di un comportamentalista è una buona idea, soprattutto nei casi più gravi, mentre punire il gatto, invece, non sortirà benefici ma potrebbe quasi sicuramente aggravare il problema.
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